4.

9 1 6
                                    

Dopo quello strano incontro, avevo passato i giorni seguenti con quella donna dai capelli ricci e il fuoco negli occhi. Hermione veniva a casa mia tutti i giorni, mi insegnava tutto quello che sapeva. Quando Hermione notò la mia velocità nella lettura dei libri, decise di insegnarmi solo gli incantesimi e lasciarmi i libri da leggere.

Hermione aveva stretto amicizia con mia madre. Quella donna era davvero dolce e simpatica, ascoltava sempre quello che avevamo da dire.

Mi ricordo il primo giorno che è venuta da me, ci ha condotto a Diagon Alley quartiere magico. Quel luogo si distingueva per la sua particolarità, c'erano tante cose mai viste. Hermione mi aveva spiegato che per noi babbani e mezzosangue era sempre come essere in un sogno.

Entrammo in un negozio rimodernato, a detta di Hermione, dove vendevano bacchette.

Un ragazzo salutò Hermione per poi rivolgersi a me.

"Vedo che sei potente ragazzina, Hermione lei è così particolare che potrebbe anche non aver bisogno di bacchetta cosa assai rara."

"Purtroppo però ha bisogno di una bacchetta, ah Charles vedi di tener segreto il nostro incontro." disse lei.

"Allora ragazzina, ti darò qualche bacchetta tu dovrai agitarla. E' la bacchetta a scegliere il mago, ricordalo."

"Va bene."

L'uomo mi porse una bacchetta di Ebano e corde di cuore di drago. Al solo toccarla iniziò a bruciarmi la mano, come se fosse incandescente, finendo a terra.

"Strano, davvero strano."

Guardandomi la mano rossa, esclamai. "Ma mi ha bruciata, come è possibile."

"Evidentemente non vai d'accordo con le corde di cuore di drago, mai successa una cosa simile."

Il ragazzo mi porse un'altra bacchetta, però di noce nero con crine di unicorno.

Questa a differenza dell'altra non mi fece effetto al tatto, perciò dovetti agitarla. Forse era meglio non farlo, dato che si fulminarono tutte le luci.

"Direi proprio di no"

"Non penso possa succedere una terza volta, non lo credo possibile" sussurrò il ragazzo afferrando titubante una scatola rossa.

"Ollivander mi ha lasciato questa bacchetta, ha detto che non ha mai trovato nessun proprietario."

Mi porse la scatola aperta, quella bacchetta dal colore chiaro era così attraente quanto un afrodisiaco.

La afferrai. Emanava calore, ma non come la prima bacchetta, questa sembrava comunicarmi un certo affetto attraverso il calore.

"I tuoi occhi, stanno cambiando." affermò mia madre. "Sono diventati del tutto viola con qualche pagliuzza grigia. Oddio ora brillano come l'ametista."

"Fanny, sembra che le tue piume siano solo per grandi maghi."

"Ambra, la tua bacchetta ha delle gemelle che appartengono a grandi maghi" sussurrò Hermione prendendomi la mano.

"Il precedente proprietario di questo negozio, ha venduto solo due bacchette così. Una a colui che non deve essere nominato e l'altra al celebre Harry Potter." spiegò il ragazzo. "Tu, ragazzina, sei la terza a cui è venduta questa bacchetta. La terza piuma di Fanny, una fenice dal cuore d'oro."

Quella stessa sera guardai nelle mie mani, quel pezzo di legno che doveva essere la mia bacchetta.

Quel giorno Hermione non era sola, insieme a lei c'era Harry Potter. Mia madre li accolse con un sorriso sornione. Come ogni giorno ci accomodavamo in salotto, mentre mia madre andava in cucina a preparare qualsiasi cosa le servisse.

"Ambra, tra qualche giorno partirai per Hogwarts, sei agitata?" disse sorridendomi Potter.

"Un po', anzi sono terrorizzata.. è qualcosa che comunque non conosco. Ancora non ci credo di avere dei poteri, sembra di essere in uno dei libri che leggo."

"Cosa ti ha raccontato Hermione della scuola?"

"In realtà mi ha parlato solo delle materie, sopratutto dell'inutilità di divinazione." dissi guardando la donna con cui ultimamente avevo stretto amicizia.

"Ma non è vero! Hermione ancora non ti piace? Sempre la stessa." disse l'amico deridendola.

"Perchè fissare una palla di vetro serve sempre eh" ribatte la donna.

"Vabbè, ti spiegherò un pò come sarà all'inizio.. ancora mi ricordo i primi giorni."

"Certo" dissi sorridendo, dietro la porta mia madre si commosse vedendomi sorridere. Era da un pò che non sorridevo. La guardai felice, per una volta forse avrei potuto realizzare un sogno di bambina, scoprire il mondo.

"La partenza avverrà al binario 9 3/4 di King's Cross, è nascosto dalla magia ti avverto. Salirai sul treno che ti porterà direttamente alla scuola. La sera stessa verrai smistata in una delle quattro case dal cappello parlante. Griffondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ti basterà poi seguire qualcuno scelto dalla preside." mi dice Harry.

"Minerva avrà molta cura di te, qualsiasi cosa potrai parlare con lei. L'abbiamo informata di tutto, sopratutto della tua inesperienza nel mondo magico."

"I nostri figli saranno ad Hogwarts, potrai contare su di loro." sussurrò Potter.

"Al binario 9, ti farò conoscere mia figlia Rose. Le ho già parlato di te. E' un prefetto, saprà spiegarti tante cose." mi confessò Hermione. "Durante la tua assenza, faremo compagnia noi a tua madre. E' una donna così solare." continuò la donna, rassicurandomi.

HALF-BLOOD.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora