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Hermione si trovava nel suo ufficio nel Ministero della magia. Seduti davanti a lei c'erano suo marito e l'amico di lunga data. Gli uomini erano andati da lei per poter cenare insieme a casa dell'amico, l'ormai adulto Harry Potter. Prima di dirigersi a casa di Harry, avevano deciso di fermarsi un po' a chiacchierare.

Mentre i tre amici parlavano, la porta dell'Ufficio fu aperta bruscamente da una donnetta sulla cinquantina che assisteva Hermione nel suo lavoro.

"Signora, è urgentissimo, il ministro della magia vuole vederla." disse ansimando per la corsa.

"Oh cavolo! Grazie Melinda." disse la donna dai capelli ricci. "Che diamine sarà mai successo a quest'ora"

"Oh cielo, mi scuso per avervi interrotto. Stavano mandando qualcuno a cercare anche suo marito e il signor Potter, ma suppongo che sarà inutile."disse guardando dolcemente gli uomini ancora seduti.

"Miseriaccia. Anche noi, allora è qualcosa di grave." disse l'uomo dai capelli rossicci.

I tre adulti si diressero dal ministro della magia in persona. Lo trovarono davanti alla scrivania, mentre stringeva una delle comunicazioni urgenti.

"Ci scusi ministro Wulfric, è successo qualcosa?" chiese Harry Potter all'uomo brizzolato.

"Potter salve, signori Weasley. Sono successe troppe cose, oltre alle solite sparizioni. Stasera è successo qualcosa di bizzarro nella Londra babbana."

"Che cosa è avvenuto a Londra?" chiese diretta Hermione.

"Un babbano ha subito una maledizione Cruciatus. Alcuni nostri inviati che lo hanno interrogato, hanno riportato che l'uomo ha cercato di violentare una ragazza ma questa le ha fatto qualcosa, ovvero il maleficio"

"Non vedo dove sia il bizarro, se non l'aver usato la magia su un gabbano." commentò Ronald.

"Sembrerebbe che la ragazza non avesse nessuna bacchetta e che terrorizzata fosse scappata via."

Tutti rimasero attoniti dall'affermazione del ministro.

"Esattamente. Dobbiamo trovare questa ragazza. E' uscita una profezia nel momento in cui è comparsa." affermò l'uomo.

"Quale profezia?" chiese il signor Potter.

"Gli ideali del signore oscuro giungeranno dopo anni, un uomo ripeterà le cose quando comparirà la mezzosangue dagli occhi grigio-viola. Essa scoprirà un potere che non saprà gestire da sola, avrà bisogno dell'aiuto di eredi dei salvatori. Lei guidata dai sentimenti salverà per amore il mondo magico. " riprese fiato il ministro e con voce debole "ecco ciò che recita la profezia. Dobbiamo trovare questa ragazza, sospetto sia la mezzosangue della profezia."

"Occhi grigio-viola? Ma è impossibile nessun essere umano può avere del viola negli occhi" commentò Hermione riflettendo, mentre si faceva aria per via del caldo di fine estate.

Il giorno seguente Hermione in compagnia del suo amico Harry, si recarono a Londra per scoprire qualcosa in merito della ragazza. Non sapevano nulla, nemmeno la sua età. Anche se i due dopo una attenta riflessione avevano deciso di credere fosse una ventenne; perché impossibile che abbia utilizzato la magia con una traccia.

I due amici fecero un sopralluogo sul posto dov'era avvenuto il fatto. Quel vicolo era orribile, sporco e maleodorante. Hermione storcendo il naso si guardò in giro, notando un oggetto vicino al muro.

Era un cellulare. Hermione li conosceva bene, nonostante nel mondo magico quasi nessuno li usava perché di poca utilità. Lo prese in mano e schiacciando un tasto apparve la foto di una ragazza su un molo. Il cellulare iniziò a squillare tra le mani della donna, quest'ultima prontamente decise di rispondere.

"Ehm mi scusi, ha trovato lei il mio cellulare?" chiese una voce tremante.

"Certo, passato e ho sentito squillare."

"Oddio grazie, menomale che non è quell'uomo." affermò con un sospiro di sollievo la ragazza.

"Quale uomo scusi?" chiese Hermione con circospezione.

"Oh scusi. Un uomo ieri sera, mentre tornavo dal mio lavoro part-time per pagarmi la scuola mi ha aggredita." spiegò la ragazza. "Mi spiace disturbarla, ma le devo chiedere di raggiungermi a scuola per le 16. Le mando per messaggio l'indirizzo. Spero di non causarle qualche disagio."

"Oh cara, stai pure tranquilla. Certo che posso raggiungerti." rispose Hermione.

Quando la telefonata fu chiusa, la donna guardò l'amico.

"Credo che la ragazza non si sia resa conto dei suoi poteri" affermò Hermione.

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