Cinque Anni.

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Attenzione! Fatti e personaggi sono puramente frutto d'immaginazione. Eventuale coincidenza di avvenimenti descritti nella realtà, l'autore, non sarà colpevolizzabile.

Luigi è un ragazzo di vent'anni che fin da piccolo sogna di diventare un attore di film e serie tv.

All'età di quindici anni i suoi genitori gli permisero di andare ad una scuola di recitazione situata a Milano alla condizione che con lui ci sarebbe potuto essere suo fratello maggiore, accettò la proposta e con l'aiuto del fratello maggiore (e di un suo amico della città) riuscì a trovare una stanza per studenti in affitto.

Il giorno della partenza era arrivato e Luigi era in preda all'emozione di partire da solo. Certo. C'è anche Andrea con me ma sarò libero di fare quel che voglio. Più o meno. Si diceva fra sé e sé.
Salutò i genitori e i suoi amici d'infanzia e salì sull'aereo. Luigi con il cuore che batteva «Emozionato?» chiese sorridente il fratello «Molto!» esclamò quasi gasato il ragazzino. Andrea gli tappò la bocca trattenendosi dal ridere. La sua risata era leggermente antipatica. Forse per il fatto che assomigliava a quella di un cane, prese un respiro per calmarsi «Non c'è bisogno di urlare.» gli disse mettendosi la cuffia destra «Ma la Hostess ha detto che non si può usare il telefono.» disse Luigi «Ma non sto usando il telefono ma il lettore musicale.» bisbigliò Andrea come se fosse un segreto «Te ne sei reso conto che non ho più nove anni, vero?» rispose Luigi inarcando il sopracciglio sinistro «Certo.» disse Andrea «Ma ora leggi un pò il libro che ti sei portato. A proposito, che libro ti sei portato?» gli domandò scegliendosi la canzone dalla playlist «Harry Potter E Il Calice Di Fuoco.».

Finiti i cinque anni di superiori, Luigi finalmente torna a Palermo. Questa volta da solo.

«Quindi torni a Palermo?» domandò Luigi.
«Certo. Ormai a te è rimasto solo un anno di scuola da fare.» rispose Andrea sedendosi al tavolo sorseggiando il suo solito caffé nero «Sei abbastanza grande per cavartela anche senza di me.» soffiò sul caffé socchiudendo gli occhi «E comunque, hai molti amici qui. Non sei da solo.»
«Questo mi sembra ovvio.» rispose Luigi alzandosi dalla sedia ficcandosi le mani nelle tasche sul retro dei jeans grigi «Quando dovresti partire?»
Andrea guardava il suo caffé senza sorseggiarlo «Tra cinque giorni.».

«Ultima chiamata per Palermo. Ripeto: Ultima chiamata per Palermo.».
«Oh. È il mio, buon viaggio per la Danimarca. È stato un piacere aver chiaccherato.» disse Luigi alzandosi dalla sedia scomoda di plastica e porgendo la mano alla ragazza dai capelli lunghi e neri.
«Il piacere è stato mio.» rispose la ragazza alzandosi a sua volta e ricambiandolo con una stretta di mano.
Luigi si mise in cammino verso il tunnel che l'avrebbe fatto salire sull'aereo. A metà si girò verso la ragazza ancora seduta «A proposito.» attirando l'attenzione della ragazza «Come ti chiami?» la ragazza sorrise «Sofia.» Luigi ricambiò con un largo sorriso «Spero che ci rivedremo.» disse ricominciando a camminare «Lo spero davvero.» ripeté sottovoce. Arrivò davanti ad un ragazzo che era accanto alla porta per il tunnel; gli diede il biglietto e i documenti, aspettò un attimo e passò oltre quella porta.

Quattro anni dopo Luigi andò a Roma per un provino, trovato tramite un amico conosciuto a Milano durante le superiori, prese il biglietto di andata e ritorno per la durata di una settimana. Anche qui fece conoscenze e per il giorno dei provini a Luigi fù sottopposto un copione totalmente in spagnolo lo studiò in quell'istante dandogli venti minuti di tempo «Fai attenzione.» iniziò il tizio al centro pelato col pizzetto, indossava occhiali da sole «Al primo errore non passerai. Scegli un personaggio.» Luigi si preoccupò leggermente e cominciò a leggersi il copione affidato. La donna vicino al tizio pelato «Non essere così crudele.» disse bisbigliandogli nell'orecchio «Dobbiamo vedere se sono perfetti per i ruoli. E questo dipende anche da come reagiscono e cazzate varie.» rispose l'uomo mettendo una mano davanti alla bocca per non far capire al ragazzo cosa stessero dicendo. Luigi era pronto per il provino e così fecero salire una ragazza bionda seduta dietro loro.
Quando Luigi iniziò il suo provino per dieci minuti, l'altra donna seduta alla destra dell'uomo si mise in piedi per applaudire «Bravo! Sei il migliore che abbiamo visto.». Luigi era perplesso non capiva bene cosa era successo. Si era calato completamente nel personaggio che aveva scelto. La donna che lo stava incitando era molto larga, a tal punto che poteva occupare due posti, alta 1'78 cm., capelli color castano chiaro, occhi color nocciola e la carnagione chiara. L'uomo la prese per il braccio «Tieni a freno i tuoi ormoni facilmente eccitabili.» disse con voce calma. La donna si sedette tranquillamente ricomponendosi. Passata mezz'ora tra provino e richieste di cambiare scena dai tre tizi seduti a guardare Luigi, l'uomo si tolse gli occhiali e si mise in piedi chiamando anche l'altra gente che era lì per lo stesso obiettivo del ragazzo. L'uomo pelato aveva gli occhi azzurri, guardandoli Luigi sentivà la tensione che si accumulava in quel palco, magro, alto 1'78 cm., con la carnagione leggermente abbronzata. «Signori e signore, anzi, rimanenti.» iniziò facendo alzare anche le altre due donne e aggirando i suoi occhi ghiaccianti fra i presenti, nessuno escluso. «Vi siete "esibiti" come meglio vi sembrava. Tra quelli che siete rimasti solo alcuni verranno scelti, ovviamente, il cerchi tra quest'ultimi si stringerà ad una persona. Vi manderemo un'e-mail per farvi sapere chi è stato scelto e chi no.». Luigi si iniziò ad allarmare «Mi scusi ma nell'e-mail dell'accettazione per i casting avete scritto che sarebbe stato detto il nome del selezionato.» disse facendo un passo avanti, l'uomo sorrise e si rimise gli occhiali «È vero. Ma siccome non è solo uno, dovrete aspettare.» detto questo fece spostare la donna alla sinistra e iniziò a fare strada «Jerome!» esclamò la donna con i capelli castani «Abbiamo messo da parte chi potrebbe essere scelto.» L'uomo sospirò abbassando lo sguardo a terra «Okay. Faccia un passo avanti chi verrà chiamato.» si riguardò tutti i presenti «Alessandro Crenaci.» un ragazzo mingherlino coi capelli biondi fece un passo avanti «Eleonora Vardi.» una ragazza alta 1'70 cm., con capelli neri, fece anche lei un passo avanti «Daniele Dorti.» un ragazzo con capelli rossi, alto 1'76 cm., anche lui fece il passo avanti. Jerome era indeciso «Manuela Lussi.» un'altra ragazza dai capelli color miele, alta 1'68 cm., fece il passo avanti leggermente tremolando. L'uomo sorrise fiero «Ultimo ma non meno importante... Luigi La Corte.» poi ricominciò a camminare. Luigi passò avanti incredulo, guardò gli altri scelti. Tutti erano sorpresi.
Tutti tranne uno. Alessandro. Quasi come se si aspettasse che sarebbe stato scelto.

Ciak! L'amore GiraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora