Isabel Valtersen.

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Isabel Valtersen.

Quanto mi costava il peso di quella bugia cosi grande? Quel peso sullo stomaco di cui non mi potevo liberare? Il condurre una vita vuota e falsa?

Il mio migliore amico, Jonas: probabilmente mi ha sempre tenuto vicina perché sperava che avrei spinto altre ragazze ad aggiungersi alla nostra piccola compagnia. "Perché, ovviamente, le ragazze fanno comunella, ed è NATURALE che vengano a cercarti per farti unire ai loro gruppi ed invitarti alle loro feste" (diceva lui), ma io non mi sono mai sentita cosi tanto a mio agio con loro, preferisco la compagnia dei ragazzi (cosa che mi aveva fatto spesso definire come una "poco di buono", ma la gente parlava solo per dare fiato alla bocca: loro non sapevano la verità).

La sua ex ragazza, Eva: mi odiava, detestava. Pensava che avrei potuto portarglielo via.

Non riuscirei mai neanche ad immaginare Jonas provare qualcosa PER ME.

E soprattutto, chi sarebbe mai andato a raccontare ad Eva che io ero pazza di lei e non di lui? E che non avrei mai potuto portarglielo via, perché non provavo niente?

E' il mio migliore amico, gli ho sempre voluto bene come ad un fratello.

Come lo voglio a Magnus e Mahdi: i miei amici di spinello e compagni di scuola.

Fumo quella roba per divertimento, ma ai tempi esageravo, soprattutto quando i problemi in famiglia aumentavano e diventano sempre più ingestibili.

E poi c'ero io: il problema principale, una sessualità repressa.

Amavo Eva, con tutto il mio cuore, ma tradire il mio migliore amico? Che senso avrebbe avuto? Chi mi sarebbe rimasto accanto?

Eva faceva parte del nostro gruppo prima, ma le cose si fecero sempre più difficili: tra lei e Jonas, tra lei e me. Pensavo che avesse cominciato a sospettare di me...a sospettare che fossi innamorata di lei...

Li feci lasciare, li feci lasciare perché ero arrabbiata. Lei mi aveva raccontato di aver baciato Penetrator Chris. Bel ragazzo, certo, ma hai ferito il mio migliore amico, e soprattutto hai ucciso me: perché ora avevo due avversari da battere, anzi, forse tre: il mio migliore amico, uno dei ragazzi più popolari della scuola e la tua dannata eterosessualità.

Eppure ero convinta che provassi qualcosa per quella Noora, che ti stava sempre cosi appiccicata! Pensavo che fossi minimamente attratta dal gentil sesso!

E invece no, tu, Eva, rimanevi incollata ai ragazzi e ti lasciasti solo sfuggire un bacio alcolico con la tua stupida amica Vilde.

Ho sognato tanto di essere io quella fortunata...anche se ero consapevole del fatto che sarebbe stata solo l'ennesima illusione.

Io, le ragazze, a volte, non le capisco, perché si trasformano in finte dee saffiche quando bevono? Come possono giocare cosi tanto con la loro sessualità?
Forse ero solo invidiosa di quell'aspetto, forse ero solo troppo arrabbiata, troppo impaurita.

In ogni modo, ho avuto dei ragazzi nella mia vita, più e più volte, non provando niente, fingendo di essere felice e di condurre una vita normale. Neanche il mio migliore amico conosceva la verità, neanche con il mio migliore amico ero riuscita ad aprirmi.

Fino a quando non incontrai un angelo che seppe leggermi dentro in qualche modo, senza che io dicessi niente: Eskild.

Mi trovò in un gay bar, stanca, stufa, ubriaca, triste, probabilmente depressa.

Avevo problemi con me stessa, con la mia famiglia, con i miei sentimenti devastati.

Eskild mi portò a vivere con lui, con Linn. Noora ormai viveva a Londra con William, ed una stanza era rimasta vuota e pronta per me.

Poi successe una cosa strana.

Tutto iniziò ad andare meglio, poi a catafascio, poi diventò bellissimo, poi di nuovo un disastro e poi di nuovo meraviglioso:

EVELYN BECH NÆSHEIM ENTRÒ NELLA MIA VITA.




***

Ciao amici, come state?

Si, lo so, è un'idea da pazzi, eh?

Io ci provo, sappiate che ci saranno molte modifiche: dai dialoghi a determinate situazioni.

Le carte in tavola sono completamente mischiate.

Vi piace l'idea generale? Preferite che segua l'andamento perfetto della terza stagione o pensate che sia carino aggiungere anche qualcosa di nuovo? Ovviamente di non troppo elaborato.

Fatemi sapere. Mandatemi un segnale.

Vi voglio bene.

-Martina

Jenta som ikke klarte å holde pusten under vannWhere stories live. Discover now