Capitolo 35

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"La persona giusta non esiste. La persona giusta si diventa, se amiamo davvero."

Il giorno dopo mi alzo con i migliori propositi.
Non voglio perdere Alex!
Sono un po' agitata però, non voglio che lui mi rifiuti ancora, quindi, per stendere un po' i nervi mi faccio una, bella, doccia calda e mi ascolto un po' di musica rilassante!
Mi asciugo il corpo e i capelli e cerco di essere, quanto meno, presentabile!
Oggi o la va o la spacca! Saprò se, Alex, mi vorrà ancora frequentare oppure no!
Io spero con tutto il cuore di si, perché ci tengo davvero a lui.
È un ragazzo, totalmente, diverso dagli altri e al anche che ci conosciamo da poco, ma per me e come se lo conoscessi da sempre!
Abbiamo ancora tante cose da raccontarci!
Mi vesto di corsa, faccio colazione con cappuccino e cornetto e volo a scuola.
Mi devo ricordare richiamare Kate!
Ieri sera mi ha mandato un messaggio ma non ero in vena di rispondere.
Arrivo nel parcheggio della scuola e lo aspetto al solito posto, ormai so dove parcheggia la sua macchina.
Lo vedo arrivare e questa volta mi dovrà ascoltare, se non ne vuole sapere, allora lo lascerò andare.
Io rincorro le persone ma fino ad un certo punto!
Ho anche io la mi dignità e non la butterò di certo nel cesso per un ragazzo!
Buona si ma fessa no!
Scende dalla macchina, mi guarda e inizia a dirigersi verso l'entrata dell'istituto.
Lo rincorro e lo blocco prima che possa fare un altro passo!

-Tu ora mi ascolterai e non me ne frega un cazzo se non vuoi sentirmi! Questa sarà l'ultima volta che ti rincorro per parlarti, dopodiché ognuno per la sua strada! Ho finito di rincorrere le persone!

Dico tutto d'un fiato e lui rimane impassibile, mi fissa e non dice una sillaba.

-So che hai visto il bacio tra me e David, ma ti giuro che l'ho allontanato perché mi faceva ribrezzo anche solo averlo accanto.
Tu non sai che, cazzo, ho passato con lui, non lo puoi nemmeno immaginare ok?
Tu non sai niente!
Anzi, a sto punto non so, nemmeno, perché perdo tempo a convincerti del fatto che a me non interessa lui!
Non mi ha degnato di un saluto, di una parola, di uno sguardo per le tue paranoie!
E continui a non dire nulla!
Bene, come vuoi!
Detto questo mi volto per avviarmi alla mia prima lezione della mattinata.
Però mi sento afferrare un polso ma non mi volto.
-Ti chiedo scusa, Ava! Ho capito, solo, ora che ti dovevo ascoltare, ma quando ho visto quel bacio, non ci ho capito più nulla!
Credevo che mi prendessi in giro e ho fatto le mie conclusioni senza ascoltare le tue ragioni.
Spero che tu possa perdonarmi!
Mi sei mancata, davvero!

Mi volto per guardarlo ma non so che fare a questo punto.
Non mi ha calcolato per una settimana!
Credo che lo lascerò cuocere un po' nel suo brodo!
Così impara e capisce cosa si prova ad essere ignorati!
Mi stacco dalla sua presa e raggiungo la porta, entro senza dirgli una parola.
Spero di non pentirmene amaramente di questo gesto!

Un solo minuto di te #Wattys2017Where stories live. Discover now