Capitolo 27

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"Qualcuno dovrebbe dire a tante persone che non vi è alcuna tassa sul sorriso, né tantomeno sulle parole "grazie", "buongiorno" e "buona giornata"

La mattina seguente mi sveglio di buon umore.
Mi sento raggiante, mi sento divinamente!
Strano! Di solito la mattina mi sveglio peggio di uno zombie putrefatto!
Mi giro verso il comodino e sento il telefono vibrare, segno che mi è appena arrivato un messaggio!
Mi spunta un sorriso al solo pensiero di sapere chi è il mittente!
Guardo lo schermo ed è Alex!
Alex: Buongiorno Ava! Come ti stai? Hai visto che splendida giornata fuori?
Io: Si! È davvero una splendida giornata! Comunque io sto bene! E tu? Dormito bene?
La risposta arriva quasi immediatamente.
Alex: Ho dormito benissimo, grazie! Hai un passaggio per scuola?
Io: Ho la macchina! Ci vediamo direttamente nel parcheggio, se ti va?
Alex: Va benissimo, si! A dopo allora e stai attenta per strada, per favore!
Io: Certo, non preoccuparti! Sono vicina a casa per fortuna!
Mi alzo, mi lavo e faccio colazione di corsa.
Prima volta che ho voglia di andare a scuola così in fretta!
Esco di casa, chiudo la porta e salgo in macchina.
Mi dirigo verso scuola e individuo la macchina di Alex.
Cavolo! È già qui!
Sto iniziando ad agitarmi, mi sudano le mani e sto andando in iper ventilazione.
Mi verrà un infarto un giorno o l'altro!
Morirò giovane, me lo sento!
Scendo dall'auto e inizio a guardarmi intorno alla ricerca di un paio di occhi verde-azzurri inconfondibili.
Lo trovo seduto sotto un albero intento a studiare qualche libro sulla meccanica.
Mi aveva accennato al fatto che lavorasse in un'officina fuori città.
I motori sono la sua passione fin da quando era bambino.
Gli arrivo alle spalle, senza farmi sentire e gli appoggio le mani sugli occhi.
-Indovina chi sono?
Non esita neanche un momento sul darmi la risposta.

-Queste mani le riconoscerei tra mille dopo ieri sera!

Le prende e le sposta delicatamente dai suoi occhi.

-Ciao Ava!
-Ciao Alex!

Ci guardiamo negli occhi e mi perdo in essi come la prima volta.
E adesso cosa dovrei fare? Lo dovrei baciare? Ma noi non stiamo insieme! Forse è un po' prematuro.
Mi siedo vicino a lui e gli chiedo che cosa stesse studiando.
Mi parla di un certo sistema che dovrebbe utilizzare nel suo lavoro.
Non mi chiedete cosa sia perché non ve lo saprei rispiegare!
Ma lo ascolto perché mi affascina il modo in cui spiega la sua passione alle persone.
Mi dice che sta studiando questa tipologia di argomento per il prossimo lavoro che dovrà svolgere.
Vuole abbandonare l'officina perché fa troppe ore e non gli vengono pagati gli straordinari.
Suona la campanella che ci avvisa dell'inizio delle elezioni, mi saluta con un bacio sulla guancia e se ne va con un sorriso smagliante!
Io mi avvio nella mia classe e non bado a niente e nessuno.
Sono nel mio mondo, sto sognando ad occhi aperti!
Forse è il ragazzo giusto, ma non posso dirlo con certezza.
È ancora, troppo, presto.
Mi siedo sul banco e inizio a ripassare la lezione precedente di biologia.
La professoressa Landon non interroga, ma non voglio farmi trovare impreparata sull'argomento che ha spiegato la scorsa settimana.
Sento il cellulare vibrare più di una volta, segno che mi sono arrivati due messaggi.
Sono ricercata stamattina! Ho una taglia sopra la mia testa? Boh!
Il primo messaggio è di Kate.
Kate: Ciao pazza paranoica! Allora, com'è andata ieri sera? Ti sei divertita? Mi aspetto un resoconto dettagliato! Un bacio!
Le rispondo che ci vediamo a pranzo così le racconto tutto ciò che vuole sapere.
Il secondo messaggio è di Alex.
Ci sta prendendo gusto, il ragazzo.
Alex: Grazie a te, la giornata è iniziata meravigliosamente! Un bacio e buona lezione.
Questo ragazzo è un amore! Lo strapazzerei di coccole.
Non rispondo e metto via il cellulare.
Dieci minuti dopo la lezione inizia ed io sono ancora tra le nuvole e penso e ripenso a tutto ciò che mi è capitato negli ultimi mesi.

Un solo minuto di te #Wattys2017Where stories live. Discover now