VOMITI ARCOBALENO

1.1K 55 2
                                    

Continuammo a camminare fino ad un corridoio molto familiare: quello dello studio della McGranitt. Ci fermammo un attimo e poi, più cautelamente continuammo a camminare. "Non così in fretta Potter, Weasley, Weasley." disse da dietro, ci voltammo e la trovammo in vestaglia da notte, dovevamo aver saltato la cena. "Professoressa! Che piacere vederla!" disse George, la McGranitt fece un mezzo sorriso:"Lo è anche per me Weasley, ora tornate al dormitorio, tu e il tuo gemello. Potter ti dispiacerebbe seguirmi?" mi girai verso Fred e George che mi lanciarono uno sguardo d'intesa e, dopo aver salutato come due gentil uomini la professoressa, ripresero a camminare verso la sala comune. Varcai la porta dello studio della McGranitt, era accogliente ed allo stesso tempo freddo. Come al solito la McGranitt mi chiese di prendere un biscotto ed io non me lo feci ripetere due volte, d'altronde non avevo cenato. "Non chiederò nemmeno cosa ci facevate a zonzo nei corridoi a quest'ora ma devo dirti una cosa abbastanza importante, Baston è sveglio" la notizia, l'ottima notizia, arrivò come una vampata di calore in un inverno londinese, come una botta di vita. "È vivo? Sta bene?" cominciai, "Si è vivo" rispose tranquillamente la professoressa che subito dopo continuò:"Continua a ripetere il tuo nome" arrossii violentemente, ma inevitabilmente un sorriso comparve sul mio volto ed abbassai lo sguardo verso il tappeto dello studio. "Se domani vuoi andare a trovarlo..." cominciò la professoressa, ma la stoppai dicendo:"Posso andare ora?" la McGranitt si rassegnò davanti al mio sguardo di supplica e disse:"Pur che non ti fai beccare" sorrisi e augurai la buonanotte alla professoressa. Cominciai a camminare velocemente verso l'infermeria, i miei passi rimbombavano nelle orecchie tanto che sembrava ci fosse un concerto. Misi l'orecchio sulla porta. Non sembrava esserci nessuno così spalancai la porta. Lo vidi li, su un lettino, addormentato. Sembrava un angelo. Andai vicino e presi la sua mano. "Camilla?" chiese balbettando, sorrisi:"Si sono io Oliver" sorrise anche lui ed il mio stomaco prese a vomitare arcobaleni in giro per l'intestino. Mi avvicinai ancora di più, il profumo di cannella, quell' inebriante profumo di cannella, mi inondò le narici. Mi sentivo a casa. Gli stampai un bacio sulla guancia e mi misi ritta sulla sedia. Poco dopo caddi anche io nelle braccia di Morfeo.

Lost in your Beautiful || Oliver BastonWhere stories live. Discover now