POSTI SPECIALI

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OLIVER'S POVS
Decisi che quel giorno avrei saltato le lezioni, volevo portare Camilla in un posto speciale. La presi per mano e cominciai a trascinarla fuori dal castello. "Oliver dove stiamo andando?" mi chiese lei, "In un posto assai speciale" le risposi. Non volevo dire nulla in anticipo e perciò continuai:"Vedrai. Ti piacerà" era sempre più interdetta ma andava bene così per ora, doveva esserlo. Non sapeva cosa aspettarsi ed era un bene. Me la portavo in giro per i corridoi della scuola come se fosse il mio trofeo, il più importante di tutta la mia vita. La amo. È il mio primo pensiero la mattina e l'ultimo la sera. Rinuncerei al quidditch per lei, è tutta la mia vita, ma ancora non lo sa. Voglio dirglielo, voglio urlarlo al mondo: porca pluffa è mia. Arriviamo a destinazione, davanti ad una grotta. Ci piazziamo qui davanti ed aspetto la reazione di Camilla sorridendole.
C:"Da quanto sai che è qui?"
Me:"Poco più di un anno..."
C:"Come hai fatto a trovarla?"
Me:"Bhe, ero triste perché tu non mi ti filavi e quindi mi sono incamminato qui dentro e l'ho trovata"
C:"Ma sei pazzo? Ti addentri così tanto nella foresta, da solo. Poteva succederti qualcosa e..."
"Ti stai per caso preoccupando per me Potter?" la interruppi, la vidi sprofondare nelle fiamme della vergogna ma mi sembrava ancora più carina completamente rossa nascosta dietro ai ricci castani. "Entriamo allora?" gli proposi cercando di riempire quell' attimo di silenzio, lei alzò di poco lo sguardo ed annuì. Aveva ancora le gote rosse per la vergogna ma sembrava aver ripreso il suo carattere da Grifondoro. Entrammo nella grotta, vidi lo stupore disegnarsi sul volto della ragazza. Devo ammettere che ogni volta che entravo in quella grotta mi impressionavo sempre: c'era un arco che faceva da entrata per una piscina naturale di acqua dolce. "È stupendo qui" mi disse, "Mai quanto te" gli risposi adagiando la mia mano sulla sua spalla, arrosì violentemente, quasi quasi ci avevo preso gusto a vedere le sue guance che diventavano rosse. "Che ne dici di fare un bagno?" disse raggiante spiazzandomi totalmente, "Okay, volentieri" le risposi altrettanto sorridente. Con un colpo di bacchetta fece apparire una tenda dietro la quale si nascose per cambiarsi. La osservavo spogliarsi rapito, desiderando ardemente che non ci fosse quella stupida tenda fin troppo trasparente a separarci. Quando percepii il movimento della stoffa sul metallo feci finta di guardare altrove ma la curiosità mi spinse a girare gli occhi verso Camilla, e devo dire che per una volta la mia curiosità aveva avuto pienamente ragione. La sua bellezza era abbagliante. Portava un costumino due pezzi che copriva il necessario (anche fin troppo per i miei gusti) rosso grifondoro, ovviamente. Ha delle curve perfette, al loro posto senza un filo di pancia ne cellulite. Era a dir poco ammaliante. Aveva i capelli ricci ribelli legati in una coda di cavallo che mostrava per intero il viso dolce. Gli occhiali però li aveva tenuti. Tolsi la maglietta e vidi i suoi occhi scivolare sui miei addominali scolpiti, cosa che ovviamente non mi diede fastidio anzi, tutto il contrario. Sfilai anche i pantaloni e rimasi in costume. "Era già tutto programmato?" chiese riferendomi al costume che indossavo sotto ai vestiti. Avanzai verso di lei e le sfilai gli occhiali. "Oliver, non ci vedo senza" mi disse. Forse senza occhiali era anche più bella... Mi avvicinai ancora con un sorriso malizioso e dissi:"Forse è meglio che tu non veda" ed annullai le distanze tra noi con un bacio passionale.

Lost in your Beautiful || Oliver BastonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora