Isolamento

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Sabato 29 marzo 2014

Mi va di aggiornare adesso il mio diario, ora che è mattina e che non ho ancora nulla di cui essere arrabbiato.

Ultimamente mi è stato detto che mi sto isolando come facevo tempo fa, alle medie, in quella classe di gorilla. Se pensassi di non esserlo, non sarei neanche qui a scriverlo, ma invece è proprio così: un'altra volta mi sto allontanando dai rapporti scolastici e mi sto ripiegando su me stesso.

Mi sono chiesto il perché, ovviamente, e non ho impiegato molto tempo a trovare la risposta. Per mantenere le mie passioni intatte, ho bisogno di una certa dose di segretezza. Una di queste, la scrittura, è infatti ancora "sconosciuta" a praticamente tutti i miei amici. Solo che secondo i miei, e a volte anche secondo me, questo isolamento non m'è d'aiuto, perché il rifiutare di stare con gli altri mi mette solo in maggiore difficoltà.

E poi c'è un problema fondamentale: alla mia età non si va avanti se non si è in un giro d'amicizie. A proposito, un paio di giorni fa sono stato a una conferenza del teologo Vito Mancuso, il quale ha parlato della libertà, analizzando come questa sia solo un ideale; e ha fatto notare che il dover dipendere da una cerchia di amici è una forma di non-libertà. E per essere liberi basterebbe quindi svincolarsi da questo giro? No.

No, perché se ti levi dal giro ti levi anche da tutto il resto, e rimani solo, imprigionato dalla tua condizione di lupo solitario.

La mia conclusione è quindi che io potrei continuare ad isolarmi, a coltivare le mie passioni con dedizione (prima di tutto, la scrittura), ma alla fine verrei "bocciato" dalla vita sociale. Ecco, questo è un altro dei meccanismi odiosi che muovono la società al giorno d'oggi, che si aggiunge ai tanti altri che ho nominato. E nessuno di questi può essere contrastato da me...

Diario di un ragazzo scrittoreWhere stories live. Discover now