6. Sesto senso

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ALEX

È ormai mattina, eppure io non sono riuscita a chiudere occhio neanche un secondo questa notte. Sarà forse l'ansia. O meglio, la paura. Paura che qualcosa possa andare storto. Non deve accadere. Non ora, non adesso. Vorrei solo poter uscire da questo posto insieme alla persona che amo. Chiedo molto? Il problema che in questo momento più mi affligge è che per quanto io possa sforzarmi di essere positiva, ho comunque la sensazione che accadrà qualcosa che rovinerà tutto. È una sorta di sesto senso che mi pervade. Spero solo che i presentimenti che mi tormentano siano sbagliati, un mio semplice errore. Non sopporto di vedere così Piper, ultimamente sembra essere particolarmente seria. Forse è perché prova la stessa paura che sta assillando me. Vederla così mi fa stare male, vorrei solo vederla sorridere come faceva ogni giorno. Spero solo che una volta che saremo fuori da qui riuscirà a liberare la mente da tutti i pensieri negativi. Ho solo bisogno che lei stia bene.

La giornata proseguì normalmente, in questo momento sono in mensa di fronte al bancone, improvvisamente, sento una stretta circondarmi il polso, trascinandomi nella cucina. È lì che trovai Lorna, Piper, Nicky e Red.

"Sarebbe stato più semplice chiedermi gentilmente di entrare in cucina, non credi?" dissi a Red facendole notare la sua maniera piuttosto brusca di trascinarmi lì dentro.
"Quel che è fatto è fatto" risponde alzando le spalle, mentre sentii le altre ridacchiare leggermente.

Sospiro.

"Allora? Come mai mi avete trascinata qui?" chiesi guardandomi attorno.
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Uscii dalla cucina senza dare nell'occhio, ero venuta a conoscenza del fatto che Red e Lorna sapevano ciò che è successo ieri. Il loro sostegno è confortante, certo, ma vorrei evitare che la voce giri per tutto il carcere. Questo posto è pieno di stronzi che farebbero di tutto per uno sconto della pena, per questo ho paura che si sappia in giro. Ora come ora però, quel terribile presentimento che qualcosa andrà storto continua a vagare per la mia mente. E se il mio sesto senso non fosse solo frutto dell'angoscia? E se inconsciamente io stessi cercando di allarmare me stessa?
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LORNA

In questo momento mi trovo in biblioteca nell'intento di cercare un libro interessante che possa occupare la mia giornata, quando improvvisamente sento delle voci provenire proprio da qui fuori. Mi avvicino meglio nell'intento di capire chi stia parlando. Sbirciando mi rendo conto che si tratta di Caputo e Bayley. Non mi risulta difficile capire quello che stanno dicendo.

"Mi è stato riferito da una detenuta che nell'orto c'è uno strano odore ultimamente" dice il signor Caputo grattandosi la nuca.
"Che genere di odore signore?" Domanda educatamente l'agente Bayley.
"Sembra che ci sia una strana puzza di... Cadavere" risponde Caputo.

Non appena sento quella affermazione sobbalzo. Capisco immediatamente che si tratta del corpo che Piper e Alex hanno sotterrato ieri. Ed è così che inizio ad andare in panico.

"..Cosa?" L'agente Bayley sembra sconvolto.
"Esatto, perciò voglio che tu chiami a rapporto tutte le guardie per un ispezione immediata all'orto, se troverete quello che pensiamo, allora faremo fare delle analisi accurate per trovare subito il colpevole. A lavoro" ordina Caputo.

Okay, se prima ero in una situazione di panico, adesso sono nel panico più totale. Non posso permettere che Alex e Piper vengano scoperte, non ora che possono finalmente uscire da qui. Così, inizio a correre alla disperata ricerca di entrambe. Dobbiamo fare qualcosa il prima possibile.
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ALEX

Sono stesa sulla mia branda mentre sto letteralmente affogando nei miei pensieri. Vorrei tanto poter essere ottimista come Lorna in questo momento. Ma come cazzo fa a sorridere sempre quella ragazza? Parli del diavolo e spuntano le corna. Ecco che sento dei passi avvicinarsi sempre di più a passo spedito. Lorna si piazza di fronte a me, ma questa volta sembra essere molto preoccupata, non ha il suo solito sorriso stampato sul volto.

"Alex! Abbiamo un enorme problema!" Esclama con voce stridula.
"Che genere di problema?" Domando inarcando un sopracciglio.
"L'unico che potrebbe condizionare il vostro futuro." Dice con un tono ancora più preoccupante sospirando.

Non ci vuole molto a capire che si riferisce a me e Piper. A quello che abbiamo fatto. Ed ecco che il mio battito cardiaco inizia ad accelerare.

"Cos'è successo?" Chiedo col cuore in gola.
"Caputo ha detto che nell'orto si sente puzza di cadavere! Ha mandato tutti gli agenti ad ispezionarlo!" Mi avverte.

Non appena sento pronunciare queste parole il mio cuore sembra bloccarsi per qualche secondo, per poi tornare a battere ancora più velocemente. Deglutisco, sudo freddo e sento l'ansia pervadere il mio corpo. Tutto quello che avevo immaginato, il mio futuro con lei, la nostra vita felice al di fuori di questo posto, sembravano mutarsi in altri lunghi anni da passare qui. Non era la volta buona. È proprio vero che quando tutto sembra cominciare ad andare bene, accadono le cose più brutte. Avrei dovuto dare ascolto al mio sesto senso. Avrei dovuto fare qualcosa, spostare quel corpo dall'orto il prima possibile, e invece sono rimasta qui, con le mani in mano. E adesso? Come andranno le cose d'ora in poi? Inizio a sentire un grosso nodo alla gola, le lacrime tentano di uscire. Non posso rendermi vulnerabile, non ora. Ma è proprio nel momento in cui sono intenta a dirigermi nell'orto prima che le guardie scoprissero qualcosa, che sento una voce richiamare la mia attenzione. Mi volto di scatto.

"Alex Vause, metti le mani dietro la schiena e non azzardarti a fare un altro passo" mi dice duramente una delle guardie.

Una delle guardie che aveva già qualcuno in ostaggio. Piper. La tiene ferma bloccandole le braccia, ha gli occhi lucidi, e l'unica cosa che riesce a sussurrare è un semplice "mi dispiace". Ci hanno scoperte.

È davvero così che terminano le nostre speranze?

Rather Be [VAUSEMAN]-oitnb Where stories live. Discover now