Capitolo 10

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"Sveglia Lulù, siamo in vacanza!" Draco entrò come una furia in casa della sorella saltando sul di lei letto come se fosse un bambino. "Ma che diavolo sta succedendo?" Chiese la ragazza, la voce arrochita dal sonno. "Voglio venire con te tra i babbani! Portami con te, ti prego!" "Prima di tutto." Iniziò Lucinda, che oramai aveva perso Lea speranza di ricominciare a dormire. "Adesso hai quattordici anni, tra i babbani potresti andarci da solo. Seconda cosa dovrei procurarti i vestiti e non mi è permesso usare la magia per trasfigurarti le vesti. Quindi dovrai aspettare. Oppure ti vestirai da donna." Concluse la ragazza indicando una delle vesti da mago che lei aveva modificato in modo da farlo risultare un abito da donna babbana. Il fratello fece una smorfia disgustata, simile a quella che Lucius, il signor Malfoy, faceva ogni volta che vedeva la figlia. "Hey! Dove sono mamma e papà?" Chiese la ragazza, che si era resa conto solo in quel momento dell'assenza dei genitori. Si alzò dal letto senza aspettare la risposta del fratello, sporse la testa fuori dalla porta e si mise in ascolto. Nessun rumore proveniva dalla casa. "Sono usciti poco fa. Quando ho sentito che si sono smaterializzati sono venuto a svegliarti. Non mi hanno detto dove sono andati, ma staranno fuori tutto il giorno." "Qualcosa mi dice che quest'estate non andranno a caccia di animali fantastici." "Perché sei sempre così sospettosa? Sono i tuoi genitori!" Si lamentò il ragazzo. "Io sono sospettosa quanto voglio!" Urlò la ragazza e corse in cucina per mangiare. Aveva una fame pazzesca.
"Scusa, Lulù." Una voce alle sue spalle per poco non fece scivolare la bottiglia di latte che la ragazza aveva in mano. "No. No, sei tu che devi scusarmi. Non so perché, ma sono particolarmente irritabile in questo periodo." "Non preoccuparti." Sorrise Draco, abbracciandola. "Fratelli?" Chiese il ragazzo. "Per sempre." Sorrise Lucinda. Era una vecchia formula, che i due fratelli avevano inventato quando erano piccoli. La usavano per fare pace quando litigavano.

Personalmente, trovo che sia una cosa molto dolce. Trovo che il rapporto tra i fratelli sia una cosa fantastica, ed è per questo che ho passato l'infanzia a chiederne uno. Ma gli dei non sono stati benevoli con me.

Dopo colazione i due ragazzi si recarono nel mondo dei babbani e Lucinda comprò dei vestiti al fratello. Lei aveva passato molto tempo tra i non magici, quindi sapeva esattamente cosa comprare per Draco. Passarono molto tempo a guardare le vetrine dei negozi e la ragazza mostrò al ragazzo un ristorante dove lei si fermava spesso a mangiare, durante le vacanze pagarono il conto con monete babbane, semplici galeoni che Lucinda aveva trasfigurato mentre era a scuola in modo che sembrassero sterline. Era un incantesimo permanente, che aveva imparato tre anni prima a babbanologia e che aveva approfondito per conto suo. Nel pomeriggio rientrarono a casa e la ragazza si ritirò in camera sua a scrivere due lettere. La prima era indirizzata a Remus, nella quale Lucinda chiedeva novità, la seconda a Suzanne, la ragazza che aveva conosciuto il giorno prima sul treno. Legò le lettere alla zampa di Zoss, la sua civetta, e la fece partire. Prese poi la sua bacchetta e iniziò a rigirarsela fra le mani. Non vedeva l'ora di diventare maggiorenne e si consolava all'idea che mancasse solo un mese. I suoi pensieri furono interrotti da un sonoro CRACK che veniva dal soggiorno e da una voce strascicata che chiedeva "Lucinda è di sopra, Draco?" La ragazza si affrettò a raccogliere la sua veste da notte e a correre in bagno. Proprio mentre chiudeva la porta il padre arrivò di sopra e si mise a bussare in camera sua. "Sono in bagno, papà!" Urlò Lucinda. "Puoi venire un momento in salotto?" Chiese l'uomo dall'altra parte della porta. "Mi posso lavare un momento? Faccio in fretta." "Va bene!" Acconsentì l'uomo e se ne andò. "La ragazza si sedette sul pavimento freddo del bagno, con la schiena appoggiata alla porta. Si alzò dopo pochi secondi e fece scorrere l'acqua della doccia. Si spogliò ed entrò, posizionandosi sotto il getto d'acqua tiepida. Venti minuti dopo si stava dirigendo verso il salotto, dove il resto della famiglia la stava aspettando. "Accomodati." La invitò il padre, indicando un posto sul divano, proprio accanto al fratello. Quando si sedette, il signor Malfoy iniziò a parlare. "Come vi ho già detto ieri, il ministero ha affidato a me e a vostra madre un incarico che riguarda le bestie magiche. C'è stata tuttavia una leggera variazione di programma. Invece di partire solo occasionalmente dovremo lasciare la casa dopodomani e stare via per tutta l'estate, almeno fino alla seconda settimana di agosto. Lucinda, tu sei quasi maggiorenne, quindi confidiamo che ti prenderai cura egregiamente della casa. Domande?" "Sì, io ne avrei una." Disse la ragazza. "Dove dovrete andare, di preciso. Dovete avermelo detto ieri, ma ero molto sta poca e temo di essermelo perso." Disse Lucinda, fingendo di ragionare. "Sarà un viaggio per tutta l'Inghilterra. Se finiremo per tempo inizieremo da qualche altra parte, forse in Spagna o in Francia, ma sarà improbabile." Spiegò l'uomo con la stessa calma che aveva utilizzato il giorno prima. Di nuovo la figlia non poté fare a meno di pensare che la cosa fosse sospetta. Ma non disse né fece niente. Quando il signore finì di parlare ci fu un momento di silenzio e poi, visto che nessuno aveva altro da aggiungere, il signor Malfoy fece per andarsene. "Buon viaggio allora. Dovreste andare a riposarvi appena dopo cena, dal momento che domani dovrete svegliarvi presto." Fu tutto ciò che Lucinda aveva da dire. "Ci vedremo tra un mese, spero." Dissero i due genitori all'unisono. Che cosa carina, pensò la ragazza.con un sorriso ebete stampato in faccia Lucinda si alzò dal divano e se ne andò verso la cucina, dove a breve sarebbero apparse le portate che lei avrebbe dovuto servire in tavola. Così fu e, circa un'ora dopo i fatti che vi ho appena raccontato, avreste potuto vedere la ragazza sfrecciare in camera sua per vedere se aveva ricevuto lettere dai suoi amici. Lo stesso fece Draco.
"Secondo te ci credono?" Chiese Narcissa quando fu sicura che entrambi i figli non fossero all'ascolto. "Draco non lo ha dubitato nemmeno per un secondo, ma lei è troppo furba. Sa che non andremo in giro per l'Inghilterra a cercare creature fantastiche, anche perché ne tu ne io abbiamo esperienza in quel campo, Cissy. Ma non credo sospetti che andremo a cercare il Signore Oscuro." "Ma sei sicuro che stia tornando?" Chiese la moglie al marito. "L'hai visto anche tu che il Marchio sta diventando più scuro, dannazione! Hai avvisato Piton?" "Sì, ma ha detto che non può venire per non destare sospetti." "Vile e codardo. Non so come faccia a fidarsi di lui..." Borbottò Lucius. "Andiamo a letto, Lucius. Domani dovremo svegliarci presto, e tu sei irritabile, quando sei stanco." "Sì, sì. Andiamo a letto." Borbottò l'uomo.
Non vi descriverò le avventure dei signori Malfoy, vi basti sapere che non furono del tutto infruttuose ed ebbero un ruolo importante quando, circa un anno dopo, alla fine del torneo Tre Maghi, ci fu la resurrezione di Lord Voldemort.

Lucinda Malfoy: la fenice e l'ordineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora