Remember

Girasoli

Era una bellissima giornata soleggiata.
Abbastanza calda, ma Antonio non se ne lamentava, anzi. Se il clima fosse rimasto stabile, il raccolto sarebbe sicuramente stato meraviglioso. Non vedeva l'ora di poter raccogliere i pomodori. Soprattutto perchè così avrebbe potuto sfruttare l'occasione per invitare i suoi amici, o comunque gli altri Stati, per fare una festa (e magari avere una qualche mano in più ad aiutare).

Decise di fare una passeggiata in giro, magari avrebbe avuto l'occasione di aiutare qualche turista. Gli piaceva vedere i turisti apprezzare i monumenti, i paesaggi, le spiagge, la cultura e altro ancora del Paese.
Prima di uscire diede un'occhiata alle sue tartarughe, sorridendo appena le vide, e si mise un cappello di paglia. La giornata sembrava essere meravigliosa.

Antonio vagò per le vie della periferia per un po', nella speranza di trovare qualche turista più avventuroso che avesse deciso a dare un'occhiata alle zone più "abituali".
Ne trovó un po'.

Incontrò una coppia che stava cercando un buon posto dove mangiare bene (a un prezzo più moderato rispetto al centro). Toni si perse qualche minuto a parlare dei piatti tipici della zona, consigliando di andare ad una panetteria nelle vicinanze, dove facevano anche dei panini. 
Dopo non molto trovò un uomo inglese che disse di essere un fotografo e che stava facendo foto per un progetto. Antonio chiese del progetto e gli consigliò un paio di posti dove potesse fare foto meravigliose. Prima di salutarsi, l'uomo chiese allo spagnolo se potesse essere il soggetto di un paio di scatti. Toni accettò volentieri e allegramente si mise in posa.

Antonio vagò ancora un po', ma incontrò solo gente del posto, che salutò gioioso. Lo spagnolo si ritrovò a passeggiare lungo dei campi di fiori. Si mise a canticchiare alcune melodie, e quasi si mise a ballare, quando d'un tratto notò qualcuno in lontananza.

Subito pensò ad un turista, ma poi s'accorse che era una figura familiare. O meglio, la lunga sciarpa che portava era familiare.
Colto dall'illuminaziome agitò un braccio in aria per salutare e affrettò il passo in direzione della persona.

《Ehy, Ivan!》chiamò, ormai vicino.
L'uomo sembrò stupirsi un attimo, ma poi si rilassò e salutò lo spagnolo.

《Cosa ci fai qui, Ivan?》iniziò a chiedere Antonio, scrutando curioso il volto dell'uomo più alto di sè.
《Oh, uhm... Avevo deciso di farmi una vacanza ed era da un po' che non venivo qui.》rispose sorridendo timidamente. Non si aspettava di incontrare Spagna.
《Davvero?》chiese allegro Toni, 《Se vuoi posso farti un tour! Oh, e nei prossimi giorni iniziamo a raccogliere i pomodori! Faremo anche una fiesta! Vuoi unirti?》propose.
Ivan ne fu stupito, ma sorrise e accettò.

《Un'occasione per diventare un tutt'uno con Madre Russia》mormorò il russo, nascosto dietro la sciarpa. Un'aura inquietante sembrò avvolgerlo, un'aura che avrebbe terrorizzato chiunque. A parte Spagna, a quanto pare.
Toni rise e si spiegò meglio: 《Fusoso, no, no. È più un'occasione per avere mani in più per raccogliere pomodori e stare un po' assieme. Per svagarsi, insomma》.
Il russo rimase incuriosito e interessato.

《Vuoi che ti offra qualcosa da bere o da mangiare? Un piatto buonissimo è -》
《Veramente ho già mangiato》
《Oh, capito》Antonio si fermò a riflettere. 《C'è qualcos altro per cui posso esserti d'aiuto, allora?》sorrise.
Ivan annuì, tenendo lo sguardo sul campo di fiori: 《Dovrebbero sbocciare i girasoli in questo periodo e mi ero messo a cercare un posto dove ce ne fossero》.
《Da me non cresce quasi nulla, neanche i girasoli che avevo provato a piantare》aggiunse sospirando.
Antonio si fermò a ponderare per un attimo, le braccia consorte e lo sguardo perso nel campo fiorito.

Dei girasoli... Sí, c'erano dei bei campi pieni nella zona dove sbocciavano.

Colto dall'illuminazione, Antonio alzò la testa di scatto, in direzione di Ivan.
《Ci sono dei campi vicino a casa mia, anche se dobbiamo camminare un po' per arrivarci》esclamò, voltandosi e iniziando a camminare. Ivan si affrettò a seguirlo.
《Spero non sia un problema》sorrise in direzione del russo, che era diventato improvvisamente entusiasta.