Joshler: ECCHECCASPIO SONO TROPPO BELLINI

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Un bel giorno, l'arcobaleno che per comodità chiameremo Arcobaleno, decide quindi di diventare un essere umano, poiché dopo tutti quegli anni passati ad osservarli avevano destato in lui un interesse profondo nei loro confronti. Il problema era che nessuno poteva contenere la dose di bellezza e preziosità di Arcobaleno, perciò il nostro eroe stava per arrendersi, quando notò un bambino. Un bambino talmente puccioso e prezioso che se il male l'avesse toccato, si sarebbe disgregato. Incuriosito, rimase con lui per un paio d'anni e si convinse che lui era l'unica persona in grado di contenerlo.
Perciò, all'età di 10 anni, quel bambino americano di origini giapponesi aveva in sé l'entità pucciosa di un arcobaleno.

Perciò, all'età di 10 anni, quel bambino americano di origini giapponesi aveva in sé l'entità pucciosa di un arcobaleno

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Questo bambino passò alla storia come Joshua William Dun.
O Jishwa, come lo chiamerà il protagonista che adesso si aggiungerà.

Quest'altro personaggio non vive distante da Joshua, una mezz'ora di macchina mettiamo. Ma le loro storie sono diverse.
Tanto per cominciare, lui non ha un arcobaleno che vive dentro di lui. Lui ha un'ombra oscura che lo perseguita. Tutto quello che vuole lei, è la sua morte. La morte del ragazzo che si chiama Tyler Robert Joseph. E ci provò svariate volte.

«Come mai sei sempre in casa, Tyler? Come mai non esci mai, Tyler? Perché nessuno ti invita a casa sua, Tyler? Tyler, rispondimi

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«Come mai sei sempre in casa, Tyler? Come mai non esci mai, Tyler? Perché nessuno ti invita a casa sua, Tyler? Tyler, rispondimi. Sai che è così. Non puoi negarlo. Nessuno ti vuole adesso e nessuno ti vorrà mai. Andiamo Tyler, sai che è così.» diceva spesso l'ombra che il ragazzo chiamava Blurryface, o semplicemente Blurry. Sapeva che aveva ragione, lo aveva sempre saputo.

 Sapeva che aveva ragione, lo aveva sempre saputo

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Shipper's Guide To The MarvelousWhere stories live. Discover now