Capitolo 15: From Copenaghen with love (Parte 1)

Začať od začiatku
                                    

"Chris, la gente ci guarda" disse Michael

"Non ti è affatto dispiaciuto quando ci siamo baciati al Central Park" e la lingua di Chris invase la bocca di Michael con forza e desiderio.

"Stasera ho voglia di scoparti Michael, non sai quanto. Spero che mi permetterai di farmi entrare dentro di te" e Chris prese la mano di Michael posandola sulla sua erezione

"Vedremo" disse Michael sorridendo.

Si ricomposero appena la hostess passò a ritirare il vassoio della colazione. Sia Michael che Chris si lanciarono un'occhiata d'intesa, poi il fotografo strinse la mano del suo compagno di viaggio, ed insieme guardarono l'aereo atterrare in quel piccolo angolo di paradiso che si chiamava Danimarca.

Non fu per nulla difficile trovare l'entrata della metropolitana. Chris aveva già tutto il percorso segnato sul navigatore del cellulare. Michael infatti non si preoccupava che strada imboccare o a che fermata scendere, aveva capito che Chris aveva tutto sotto controllo, quindi decise di assaporare gli odori della città. La temperatura era più bassa rispetto all'aria afosa di New York. Tirava un vento gelido che quasi tagliava la faccia. Ma a Michael non importava. L'aria era più fresca, più pulita, frizzante, piena di nuove occasioni.

Salì in metro e, mentre Chris cercava il luogo esatto dell'albergo, da quanto aveva intuito era vicino al teatro dell'Opera. Michael si perse nel guardare il panorama. Gli alberi erano spogli, nudi e tristi, ma si calavano alla perfezione nell'atmosfera di Copenaghen. La città era gotica, barocca ma allo stesso tempo raggiante e luminosa. Diede uno sguardo ai palazzi stretti e lunghi con colori sgargianti, alle piste ciclabili, alle automobili che compite rispettavano il codice della strada.

"Hadsome, dobbiamo scendere" disse Chris portando Michael alla realtà.

Spontaneamente Michael si aggrappò allo zainetto di Chris. Molta gente scese alla loro stessa fermata e, con la paura di perdersi, si avvicinò a Chris. Al fotografo piacque molto questo contatto così naturale, abbozzò un sorriso compiaciuto.

"Ma non dirmi che quello è l'albergo dove pernotteremo!" esclamò Michael stupefatto.

"Sì perché? Non ti piace?

Era il miglior albergo di Copenaghen, l'Hotel D'Angleterre, il più lussuoso, il più celebre "Ma tu non sai che negli anni '50 in questo stesso albergo hanno girato alcune scene de Il sipario strappato?"

"E sarebbe?" domandò curioso Chris

"Ma come, uno dei film di Alfred Hitchcock più belli. Quello con Paul Newman, per intenderci"

"Sei tu l'esperto di cinema qui" sorrise "Dai andiamo che se no rischio di fare tardi al mio appuntamento con l'editore" e Chris prese la mano di Michael.

"Non ci posso credere, sta accadendo tutto così fretta" pensò mentre entrava nella hall dell'albergo.

Tutto era luminoso, così stiloso, così alla moda, tutto come lo ricordava nel film. Il solo pensiero di essere lì, in quel posto così cinematograficamente importante, gli fece andare il cuore in un brodo di giuggiole. Michael si guardava intorno come se fosse nel paese dei balocchi. La hall era grande come un palazzo. C'erano i lampadari di cristallo che illuminavano lo spazio antistante alla reception come se fosse giorno; c'era una miriade di tappeti persiani, le poltrone erano di seta di fiandra, c'era persino un bar.

"Michael?" lo riportò alla realtà Chris "La nostra stanza è già pronta, è al quarto piano"

Non si accorse che non aveva più il trolley con se, ed un ragazzo con giacca, cravatta e capelli impomatati, lo stava trascinando verso l'ascensore "Proprio come nei film"

Forbidden LoveWhere stories live. Discover now