Capitolo 15: From Copenaghen with love (Parte 1)

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Come al solito l'aeroporto JFK era una giungla. A qualsiasi ora del giorno e della notte non c'era un attimo di pace e tranquillità. Turisti che vanno, uomini d'affari che restano. Nonostante il largo anticipo, Chris e Michael, arrivarono giusto in tempo al gate e si imbarcarono qualche minuto prima che si chiusero le porte dell'aereo. 

Michael si era calmato, aveva lasciato al controllo bagagli tutto il nervosismo e tutta la sua insoddisfazione. Non gli sarebbe capitato tanto spesso un viaggio in Europa ed, a questo punto, decise di godersi tutto, rilassarsi e non pensare ad Adam. Avrebbe affrontato i problemi lunedì pomeriggio, una volta tornato alla triste realtà.

Doveva ammettere però che Chris era davvero molto gentile ed accorto nei suoi confronti. Lo fece accomodare vicino al finestrino, posò il bagaglio a mano di Michael sopra la cappelliera e gli allacciò perfino la cintura.

"Stai comodo? Tutto ok?" disse Chris

"Ora si che mi tratti come un principe" disse Michael

"Sono un uomo di parola" sorrise "E non sai cosa ho intenzione di combinarti quando saremo soli io e te in albergo" sussurrò Chris

"Quali sono i tuoi programmi?" chiese Michael mentre cercava di cambiare discorso. Al momento non aveva ancora razionalizzato il fatto che c'era la reale possibilità che avrebbe fatto sesso con Chris.

"Ho due appuntamenti con due case editrici differenti. Credo che sarò libero questa sera per cena, ma domenica mattina avremo la giornata tutta per noi. Te lo prometto. Non ti farà vedere sole le mura dell'albergo" e gli schioccò un bacio sulla guancia.

Michael abbozzò un sorriso. Sentiva che l'aereo stava per decollare. Tutto stava per diventare troppo realistico, non c'era possibilità di tornare indietro. Ora doveva cercare di essere se stesso, di indossare la maschera della tranquillità.

"Copenaghen, sto arrivando!"

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Il volo è stato piuttosto tranquillo, o così credeva Michael, dato che ha dormito tutto il tempo. Si è svegliato quando ha sentito uno delizioso odore di caffè e cornetto. Si è accorto che Chris ha vegliato su di lui per tutto il tempo, come un angelo custode.

"Sei un dormiglione" disse

"Si, te lo avevo detto che avevo tanto sonno"

"Fra mezz'ora atterriamo. Mangia qualcosa"

Michael addentò con piacere il cornetto, la fame si faceva sentire. Il sapore era totalmente diverso da i dolci che era solito mangiare. Il cornetto era saporito e profumava di buono, lo divorò in appena tre morsi. Michael sorseggiò un po' di latte e caffè e poi si sporse verso il finestrino. Il panorama era da mozzare il fiato. 

Sotto di loro c'era un mare cristallino, di un turchese quasi etereo, e man mano che l'aereo cominciava a scendere di quota, Michael notava che fra quelle piccole isolette si stagliano paesini pittoreschi con cottage che si affacciavano sul mare. Quasi istintivamente Chris scattò una foto con la macchina digitale che aveva appesa al collo.

"Ma cosa fai? Sono un mostro"

"Sembri un bambino al Luna Park. E smettila di dire che sei brutto. Sei un amore"

Chris baciò Michael sulla bocca, il ragazzo voleva opporre resistenza, voleva scostarsi, ma alla fine cedette all'impulso. Chris era pur sempre un ottimo baciatore quindi non si poteva dir di no. Fu un bacio flebile e veloce ma fece girare la testa ad entrambi. La mano di Chris scese sulla coscia di Michael, la palpeggiò in maniera intensa e decisa "Hai un sapore più dolce del solito. Devi mangiare più spesso un cornetto danese prima di baciarmi"

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