Capitolo 46- Nuovi alleati, nuovi segreti

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I Ribelli si preparano per un corto viaggio, entusiasti che stavolta potranno riposare maggiormente rispetto all'ultima battaglia.
Vito resta sempre più pensieroso sul fatto che avere qualche piccola spia sarebbe di ottimo giovamento per loro.
<< Non ci pensare neanche!>> Gli apostrofa la moglie.
Lui la cerca con lo sguardo ma fa finta di non aver sentito.
<< Tanto lo so che mi hai capito!>>
Il re sbuffa seduto sotto un albero, agli argini del paese che a poco verrà attaccato, mentre David continua ad emanare ordini a tutti i suoi uomini in attesa della venuta dell'esercito di Demon.
<< Non ho capito in realtà!>> Fa finta di nulla il re.
<< Davvero? Solitamente tu sei il primo a ordinare e voler essere il primo a correggere gli errori degli altri! Organizzi una battaglia in ogni singolo particolare, mentre oggi sei seduto lì a rimuginare sulle parole di Angela!>>
Vito alza un sopracciglio.
<< Magari sono semplicemente vecchio e stufo di combattere! Sono pochi i miei antenati che hanno vissuto così a lungo a causa delle guerre e sotterfugi dell'eredità! Io invece sono ancora vivo e a combattere!>>
Esmeralda alza gli occhi al cielo.
<< Se vuoi morire combattendo fai pure, ma non permetterò ad una vita innocente di morire su un campo di battaglia! Ci siamo chiariti?>>
Vito le sorride amorevolmente.
<< Tranquilla, non farei mai una cosa del genere! Inoltre non sono così vecchio e stupido! Ho già dato tutti i comandi, e appena David avrà finito farò ancora un giro di controllo, non voglio troppe sorprese! Infondo Demon sa essere particolarmente innovativo quando si tratta di un attacco a terra!>>
Esmeralda annuisce e si siede al suo fianco.
<< L'unica cosa che possiamo fare è inseguirli tramite Anna e Ludovico, loro due sono i migliori in quel campo! Vedrai che scopriremo il loro segreto!>>
<< Sai che mi  fa rabbia sapere che quel maledetto uomo possa ancora riuscire a fregarmi così! Certe notti vorrei non averti ascoltato e averlo ucciso già diec' anni fa!>>
Esmeralda non riesce a protestare che il figlio arriva per chiedere consiglio allo zio, interrompendo quella discussione piena di interrogativi.

Anastasia si pettina i lunghi capelli, ora che non c'è Demon, può andare a trovare Roy con tranquillità, inoltre il ragazzo si è completamente chiuso da quando si è trasformato, in quanto non vuole proprio saperne della propria natura.
La duchessa s' inoltra per i corridoi bui, ma più tranquilli in assenza del marito.
Davanti a una porta, due guardie sono immobili e, vedendola, iniziano ad agitarsi e a borbottare tra di loro.
<< Desidero incontrare Roy!>>
Una guardia, alta e muscolosa sbuffa.
<< Il consigliere sta attuando un progetto per il duca, quindi non è disponibile milady!>> esclama questo.
Anastasia pone le mani sui fianchi scocciata, ricordando la lotta vinta contro il duca che non voleva assolutamente che lei incontrasse Roy. Dopo un pò di tempo ha scoperto che il giovane si attiene maggiormente alle prestazioni quando incontra la duchessa, dunque ha permesso a quest'ultima di incontrare Roy.
La guardia osserva con impazienza la duchessa, infine la lascia entrare.
Il soqquadro del laboratorio la lascia sempre perplessa. In quella stanza lavorano in dieci come matti sulle antiche tecnologie, e a capo di tutti ci è Roy, però Demon non si è mai più fidati del ragazzo, quindi nella stanza vi sono ben dieci guardie che osservano per filo e per segno ogni mossa che fanno.
Purtroppo Demon non si fida minimamente di Roy, e teme che da un momento all'altro possa tradirlo, per questo motivo, ogni volta che entra o esce dal laboratorio gli frugano nelle tasche e controllano che non porti nulla dietro; inoltre ha sempre fra i piedi due guardie che non gli permettono di fuggire neanche volendolo, e lo seguono perfino in camera da letto che quando dorme. In pratica non ha via di fuga e non può contattare nessuno all'esterno, benché ci abbia provato più volte futilmente.
Anastasia si avvicina alla sua scrivania, dove lui ha gli occhi piantati sullo schermo, tant'è che non si è accorto di lei.
<< Ehi! Bell' addormentato!>>
Lui si alza di scatto e sospira di sollievo nel vederla.
<< Scusa ero concentrato!>>
La duchessa si siede sulla scrivania, ignorando gli sguardi colpevoli delle guardie.
<< Cosa stai creando per Demon?>>
chiede, anche se non le interessa più di tanto.
<< Un grande schermo! Demon vuole che tutti i cittadini lo vedano durante i discorsi pubblici, quindi ho ripreso vecchie telecamere e le ho collegate a questo schermo gigante! È  fantastica l' antica tecnologia mi chiedo se...>>
Prosegue parlando di vecchie tecnologie e come sono venute in mente ai loro inventori e le sorprese da parte del pubblico.
Anastasia lo guarda incantata; benché non apprende appieno certi paroloni, è sempre entusiasta di apprendere qualcosa sul passato.
Un cenno di tristezza appare sul volto della duchessa, preoccupando l'amico.
<< Ho detto qualcosa di sbagliato?>> chiede.
<< No, tranquillo, stavo solo pensando che questa per te è un prigione, ma grazie alla tecnologia puoi andartene molto più lontano di tutti noi!>>
Lui le accarezza la guancia.
Appena tutto questo sarà finito, ti farò vedere il mondo!

Roy saluta Anastasia, ritornando al proprio lavoro, dopo quella felice chiacchierata. È da anni che sta cercando di fuggire dalle grinfie del Demon, ma ogni volta che pensa che lascerà sola la duchessa, gli si stringe il cuore.
Non c'è notte in cui non pensa alla sciagura accadutagli. Ora che è un Vittorioso sarà per sempre alle strette di Demon.
Quello che più ripudia però non è il duca, bensì se stesso. Non riesce neanche a guardarsi allo specchio, perché significherebbe notare che non sta affatto invecchiando, dunque è immortale.
Fregandosene delle guardie si è sempre tagliato distruggendo gli specchi nella camera, finché il duca non ha ordinato di eliminare tutti gli specchi dalla sua camera.
Una sera, preso dalla vergogna e il disgusto nei propri confronti, ha tentato il suicidio cercando di tagliarsi la testa con una coltello.
Le guardie glielo hanno impedito, inoltre gli è stato ordinato di non permettergli mai più di usare lame o oggetti taglienti. Viene tarchiato anche mentre dorme e non ha privacy neanche nel bagno.
In poche parole non può far nulla del proprio corpo a meno che non sia il duca stesso ad ordinargli di far qualcosa.
Con il pollice e l'indice si massaggia le palpebre per la stanchezza causata dalle troppe ore davanti allo schermo, mentre oscuri pensieri inoltrano la sua mente.
Sono senza via di scampo!
Pensa a malincuore; poi però gli vengono in mente i momenti trascorsi con Anastasia, e trova la forza in lei per continuare a vivere.
Se lui muore, lei commetterebbe qualche sciocchezza, oppure Demon potrebbe punirla per ciò che ha commesso lui, e questo non può sostenerlo.
Sullo schermo appare improvvisamente una casella ricca di simboli scritti verticalmente.
Roy si stupisce da quella casella di testo, quando nota che qualcuno continua a inserire i simboli, quasi come se stesse scrivendo.
Prende carta e penna e inizia  decifrare i segni, fino a capire che il cerchio corrisponde con la A, una stella a B e via dicendo.

M-I-C-H-I-E-D-O-P-E-R-C-H-È-L-A-V-O-R-I-A-M-O-P-E-R-U-N-O-S-T-R-O-N-Z-O-C-O-M-E-R-O-Y-C-H-E-P-E-R-C-O-N-T-I-N-U-A-R-E-I-P-R-O-P-R-I-S-T-U-D-I-S-I-È-T-R-A-S-F-O-R-M-A-T-O-I-N-U-N-V-I-T-T-O-R-I-O-S-O!

-Mi chiedo perché lavoriamo per uno stronzo come Roy che per continuare i propri studi si è trasformato in un Vittorioso!- Sostiene uno.
Roy spalanca gli occhi sorpreso che i propri collaboratori pensino questo di lui.
Preso dalla rabbia risponde con il loro stesso metodo di scrittura.
- Quello stronzo di Roy non si è strasformato volutamente in un Vittorioso, è stato quello vostro amato Demon a farmi questo!- scrive rabbioso.
Tre visi dei suoi collaboratori sbiancano ed alzano lo sguardo su di lui, mentre uno di loro si guarda attorno per capire se i soldati hanno capito o visto qualcosa.
- Ci scusi! Non volevamo offenderla signore!-
Risponde uno di loro.
Roy scuote la testa sconsolato.
-Anche voi odiate Demon?-
Nessuno risponde per una decina di minuti, tant'è che Roy inizia a preoccuparsi di aver scritto qualcosa di sbagliato, e che presto le guardie lo tortureranno.
- Sì!- rispondono finalmente.
Il ragazzo tira un sospiro di sollievo.
- Allora ho bisogno del vostro aiuto dato che non siete controllati quanto me!-

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora