Capitolo 49- La biglia

97 6 0
                                    

David sente il frastuono proveniente dal bosco causato dalla battaglia in corso; con un balzo sale su un tetto ed osserva i bambini correre verso il boschetto ormai sani e salvi.
Gli umani corrono terrorizzati verso le abitazioni, mentre altri urlano a gran voce i nomi dei propri figli. Il principe si mostra dal tetto a tutta la gente.
<< I vostri figli stanno Bene! Li abbiamo messi al riparo! Ora correte tutti a salvarvi!>>
Ma nessuno lo ascolta realmente perché ormai gli zombi stanno infestando la città. David dà l'ordine di partire con la pioggia di frecce evitando di colpire gli abitanti. Il caos è totale, uomini dagli occhi di ghiaccio corrono per ogni dove sbattendo con porte di case per poter entrare e azzannare un pò di carne, pochi sventurati che sono rimasti per strada vengono mangiati come se nulla fosse, e mentre abbatti uno degli zombi che prova a mordere una donna altri due zombi si avvicinano per poterla finire.
David scende dal tetto per poter combattere direttamente sul campo all'arrivo dei soldati, invitando i propri uomini a seguirlo per la vera battaglia. Gli uomini di Demon spostano gli zombi rimasti dalle porte delle abitazioni alla ricerca dei bambini, ma David li placca e li attacca con tutte le forze. Resta sorpreso nel ritrovare tanti giovani con una forza sorprendente a combattere. Più di una volta si è trovato in difficoltà e solo l'esperienza e la velocità gli hanno permesso di non ferirsi. Molti dei soldati sono armati con spade speciali di un composto scuro rispetto a quelle normali, ma in grado di far male ai vittoriosi.
David colpisce con un pugno uno degli zombi e lancia un pugnale alla gola di un soldato quando si trova davanti i sovrani.
<< David! I tuoi fratelli sono scappati!>>
Il principe annuisce e colpisce dritto al cuore un Vittorioso quando la madre lo raggiunge e gira la testa per finirlo.
<< Sono con Mat, li ho trovati che gironzolavano qui poco prima della battaglia, ormai devono essere al sicuro nel boschetto>>
Esmeralda emette un sospiro di sollievo, quando un gruppo di nemici si avvicina pericolosamente a loro. Vito sussurra alla moglie. << Vai da loro e proteggili!>>
La regina annuisce e, con un balzo, si trova a correre sui tetti verso la boscaglia.
David e Vito si guardano negli occhi e ripartono alla battaglia.

Esmeralda corre a più non posso verso la boscaglia nella direzione data dal figlio. Quando finalmente sente delle lamentele e pianti dei piccoli. Il soldato che li sta guidando si mette all'allerta e li fa tacere. I bambini però continuano a lamentarsi mentre Lorenzo e Nihal li guardano truci.
Esmeralda sbuca da dietro l'albero e la guardia le lancia un pugnale che la colpisce sul braccio.
<< Oh mio Dio! La regina! Scusatemi Vostra Altezza!>>
Alcuni bambini scappano nel vedere quella scena; mentre altri vengono contenuti dai piccoli vittoriosi.
<< Tranquillo- si toglie delicatamente il pugnale- non mi procurerà ferite!>>
Esmeralda poi volge lo sguardo accusatori verso i figli e la nipote dispettosa, mentre quest'ultimi fanno finta di nulla.
Il fracasso dei bambini però ricopre ogni altro rumore e i Vittoriosi non si rendono conto del pericolo finché dalla boscaglia non appare lo stesso omone che poco prima aveva colpito la regina in battaglia. Esmeralda si mette sull'attenti avanti ai bambini con il ribelle, ma il nemico non è solo e presto sono circondati.
<< Sembrava strano che non vi fossero bambini in città- sostiene il gigante mentre si avvicina pericolosamente- ci devo ringraziare Esmeralda, abbiamo tutti i bambini a nostra disposizione adesso e senza il minimo sforzo!>>
La regina si guarda cupa attorno e comprende che sono troppo lontani dall' epicentro della battaglia per avvisare i compagni. Tira fuori un pugnale da sotto al corpetto e lo lancia verso quel gigante ma l'altro lo schiva veloce, mentre quello dietro di lui viene centrato appieno in viso.
<< Arrendetevi e non vi torcerò un capello, ma dato che non ho disposizioni riguardo a voi da parte di Demon; potrete sempre avere l'onore di essere mia concubina>> gli altri soldati ridono di gusto alla battuta mentre la regina chiude gli occhi e conta i passi attorno a lei.
Quindici in tutto, e noi due non saremo mai in grado di batterli.
Riapre gli occhi e inizia a lanciare pugnali per ogni dove creando un lieve scompiglio. Il compagno invece si dibatte con l'uomo più vicino e lo colpisce in pieno torace mentre con l'altra mano prende la spada del nemico e si prepara a battersi con altre tre persone.
<< Bambini scappate il più lontano possibile!>>
Lo scompiglio è totale, alcuni dei soldati si mettono ad inseguire i bambini mentre gli altri cercano di bloccare i ribelli. Esmeralda continua a tenere alla larga da sé quei soldati tra colpi di spada e lanciando pugnali bei punti strategici dei nemici. Urla mentre corre verso un soldato e salta quando gli è vicino torandogli un calcio in viso e si gira indietro mentre lancia un pugnale alla gola di un altro. Il compagno invece si trova messo peggio da solo circondato da sette soldati e presto lo colpiscono su un ginocchio tagliandoglielo via completamente ed insieme lo trattengono a terra per ucciderlo crudelmente.
I bambini corrono ovunque, Nihal corre su un albero con appresso due bambini e quando vede che si sta avvicinando un soldato, prende una delle stelle da combattimento che ha rubato in armeria da William e lo lancia verso il nemico, ma questo è molto più veloce di lei e lo evita.
<< Sei un Vittorioso!>>
La bambina non si lascia intimidire e scende dall'albero. Corre sotto le gambe del soldato il quale si piega a guardarsi tra di esse. Nihal, ancora a terra, gli tira un calcio in faccia facendo perdere l'equilibrio al nemico che va a sbattere rovinosamente la testa contro uno degli alberi girandola in malo modo e muore. La ragazzina vomita per l'accaduto mentre gli altri bambini la incitano a nascondersi prima che arrivino altri Vittoriosi; ma prima che lei riesca a risalire sul tronco, un soldato la vince per la vita e la tira a terra. Nihal esausta, sbatte la schiena e si ritrova con le mani legate; e senza che riesca a dire: ma, si ritrova chiusa in un fagotto e portata via.

Lorenzo corre nella direzione opposta alla sorella con altri bambini, ma presto si ritrova davanti ad un zombie. I bambini urlano di terrore, allora lui prende coraggio e sguaina la piccola spada che gli ha regalato il fratello e corre verso il mostro e proprio mentre sta per colpirlo sulle gambe, questo starnazza a terra per il colpo di uno sconosciuto.
<< David!>>  il fratello maggiore lo abbraccia calorosamente.
<< Lorenzo, dove sono mamma e Nihal? La battaglia si è conclusa in città ma continuavamo a sentire segnali di lotta!>>
Il bambino punta lo sguardo da dove si svolgeva il combattimento e mentre i grandi vanno in soccorso alla regina, lui accompagna i più piccoli che si sono salvati dai loro genitori.

Angela corre a più non posso lontano da tutto e tutti, ma nonostante la super velocità, sente dietro di sé i passi dei soldati che si avvicinano. Scorge un albero cavo e s' intrufola all'interno. Ha il fiato corto, ma questo non le permette di perdere la ragione. Si stringe con le braccia le gambe verso il petto.
Quando hai paura conta fino a cento dice sempre Nihal! Uno.. due.. tre..
Un soldato si avvicina pericolosamente alla sua posizione. La bambina trattiene il fiato e le lacrime che non smettono di sfuggire ai suoi occhietti. Un'ombra la lascia completamente al buio, mentre dentro di sé prosegue con la cantilena.
Nove.. dieci.. undici...
<< Ah eccoti qui!>> una mano le prende una gamba e stavolta Angela urla di paura e morde la mano al nemico. Esce dal nascondiglio correndo tra le gambe del soldato e inizia a scappare anche se è stanca e  vuole tornare dalla madre.
Un vittorioso esce dal nulla e la prende per la maglietta.
<< E con te siamo a tredici!>> l'altro soldato li raggiunge furioso.
<< Quella marmocchia è mia! Mi ha morso!>>
L'altro se la ride alla grande e lega le mani e i piedi della bambina.
<< Zitta piccola! O ti lascio nelle mani del mio compagno e li per te saranno guai seri! Quindi se non vuoi morire TACI!>>
Angela si arrende e chiude gli occhi per non singhiozzare.

Il gigante tiene inchiodata all'albero con i pugnali i quattro arti della regina; mentre con i compagni sghignazza per la facilità con cui sono riusciti a catturarla. Esmeralda gli sputa in un occhio mentre con lo sguardo lo accusa per il rapimento dei bambini. In cuor suo spera che i suoi figli e Angela siano riusciti a fuggire.
<< Allora ragazzi, che facciamo? La portiamo con noi sull'isola o gli facciamo vedere come ci divertiamo?>> gli uomini se la ridono con poche buone intenzioni.
Poco lontano da loro, la battaglia sembra giungere al termine, ma questo sembra non importare a nessuno. Un vittorioso corre a perdifiato nella loro direzione fermando il divertimento dei presenti. <<Il re si sta avvicinando! Scappiamo prima che sia troppo tardi!>> il gigante sbuffa e lecca dal collo fino alla guancia della regina che resta disgustata da quell'azione.
Una freccia vibra vicino al suo orecchio conficcandosi per terra mentre un'altra colpisce l'occhio di uno dei soldati.
Gli uomini di Demon iniziano a fuggire con a seguito il gigante che fa un occhiolino alla regina.
<< Ci rivedremo sgualdrina!>> e con questo la colpisce con un pugnale dritto allo stomaco e scappa.
David raggiunge la madre e la libera dai pugnali, mentre la regina urla di dolore e cade a terra esausta. A seguito arriva Vito con i ribelli e la solleva da terra con l'aiuto del nipote.
<< Uomini inseguili!>>
<< Hanno preso i bambini! Nihal, Lorenzo e Angela sono con loro!>> urla la regina disperata.

Nihal si contorce nella propria sacca finché una mano la libera da quella prigione e la sbatte in uno stanzino completamente illuminato con le pareti che presentano un cielo con qualche nuvola. La stanza è piena di giocattoli e bambini divertiti. La bambina resta a bocca aperta e percorre la navata finché non attraversa la porta e si trova in un giardino con scivoli ed altalene. Corre verso l'esterno riscontra una rete per tutto il perimetro, il quale si affaccia sul mare. Senza accorgersene un drone la segue dall'alto come se la riconoscesse in mezzo a tutti gli altri bambini.
<< Nihal!>> sente una voce familiare richiamarla quando voltandosi trova la cuginetta Angela che l'abbraccia calorosamente.
<< Ma dove siamo?>> chiede Nihal.
<< Credo su un isola! Ho girato tutta la rete e oltre c'è solo mare!>>
Nihal annuisce stranita. << cos'è quello?>> indicando il drone.
Il giocattolo volante si avvicina e le lascia in mano una pallina in vetro, facendole segno con un ala della tasca.
<< Ehm.. grazie!>> Ringrazia piuttosto disagiata e la mette in tasca.
<< Bene ora vediamo come fuggire da qui! O almeno che cosa fanno da queste parti con tutti noi bambini!>>

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora