Capitolo 3- La prigione di vetro

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Napoleone trema al cospetto di una figura così potente come Vito.
<< Sono informazioni riservate>>
Il sovrano lo raggiunge in pochi passi e sovrastando sulla sua figura.
<< Io sono il tuo re! Non c'è figura superiore ad essa! Demon sarà il tuo comandante ma IO comando su di lui e su tutti voi! Ora dimmi come vi siete procurati questi vetri!>>
Il capitano si fa piccolo piccolo.
<< Demon ha mandato molti uomini alla ricerca di vecchi volumi che provenissero dal pre- Guerra ed uno di essi trattava appunto su questi vetri speciali!>>
<< A quando corrisponde il ritrovo di quei libri?>>
Napoleone inizia a spostare lo sguardo a destra e sinistra in cerca di una via di fuga.
<< Questo non lo so! Non mi è saputo dire.>>
Il re si tranquillizza.
<< Demon dovrà rispondere a non poche domande quando lo rivedrò! Adesso conducici alle nostre stanze e se ci sono altri scherzi come quella dei vetri ti spedisco nell'altro mondo!>>
Napoleone si allarga il colletto della divisa.
<< Allora ci devo comunicare che in questo edificio troverete molte cose che arrivano dal mondo pre- Guerra.>>
Esmeralda trattiene il marito per un braccio e chiede:
<< Quante per l'esattezza?>>
La porta si apre in automatico in una grande sala.
<< Beh, direi tutto è tecnologico qui!>> afferma l'americano.

Esmeralda resta a bocca aperta difronte a ciò che vede.
Le persone si muovono da un posto all'altro tramite dei lunghi tappetoni.
Le stanze sono tutte collegate dal pavimento, e ogni parete contiene tasti e schermi con cui comunicare con le altre persone.
Ovunque sono sistemati divanetti e altri tablet tramite i quali si possono dilettare le persone.
I Vittoriosi però sono rivestiti di tuniche bianche dai capelli fino alla punta dei piedi.
<< Cosa portano quegli uomini?>>
Chiede David.
<< Sono di protezione nel caso in cui qualcuno si trasformi. In teoria sono resistenti ai Super e ai loro morsi.>>
<< I super?>> Si aggiunge Sophie.
<< Gli uomini trasformati dalla malattia di Alessandro li chiamiamo così. Sono così potenti che ironicamente qualcuno li ha soprannominati così e da allora abbiamo mantenuto il sostantivo.>>
Un uomo travestito di bianco s'inchina difronte a sua Maestà e mostra una piccola scatola sottile che, se viene toccata, accende un piccolo proiettore che mostra una faccia ben conosciuta, Demon.
<< Napoleone mi può firmare cortesemente qui?>> chiede gentilmente.
Il capitano scrive qualcosa con il dito e congeda l'uomo.
<< Piccole prassi da eseguire. Dobbiamo sempre sapere quali isole vengono usate, per non rischiare di smistare la gente sullo stesso luogo. >>
Vito annuisce con fare grave.
<< Quante persone vengono a chiedere asilo qui?>>
Napoleone sospira.
<< Molte. Non ho stimato un numero ma di solito arrivano almeno dieci navi al giorno simili alla vostra. Il problema maggiore è che le isole sono poche quindi, alcune volte, siamo costretti a lasciare la gente in mare prima di accoglierli da noi.>>
Esmeralda immagina mille sfollati tra uomini e Vittoriosi che cercano una via di salvezza e sono corretti a navigare per giorni a bordo.
<< Ci sono stati casi in cui arrivano dei malati?>>
Napoleone sembra piuttosto a disagio da quella domanda.
<<Per ora ne sono arrivati undici che presentavano i sintomi della malattia, ma è abbastanza Alvaro riscontrare perché le persone hanno paura e prima di salpare controllano se vi sono malati o meno. Adesso seguitemi, vi mostro un macchinario medico che riconosce subito se ci sono problemi. Confesso che è la prima volta che lo usiamo perché me abbiamo solo uno e finora qui siete venuti solo voi, ma intendiamo usare la residenza per altri nobili.>>
Esmeralda sorride perché quell'uomo ha un modo di fare tutto suo.
Salgono su un tappeto ruotante che li conduce all'interno di una stanza azzurra con una parete completamente di vetro che si affaccia al mare.
Un uomo e una donna, rivestiti completamente di bianco, si presentano loro.
<< Vi presento Nina e Gerard, i nostri medici professionisti. Le donne sono pregate di andare a destra e gli uomini a sinistra.>>
La ragazza s'inchina difronte alla regina.
<< Benvenuti vostra altezza! Faremo dei piccoli controlli per accettarci se ci sono problemi.>>
Esmeralda abbassa la testa per ringraziarla e indica alle donne di seguirla.
Si trovano in un altra stanza completamente vuota.
<< Che scherzo è questo?>> Esclama Sophie.
Nina sorride e batte le mani. In un batter d'occhio appagliono dalle pareti mille armadietti azzurri.
<< Vi consiglio di cambiarvi ed indossare il camice.- poi vede la neonata tra le braccia della regina- Posso?>>
Esmeralda è restia, ma gli concede questo onore.
<< È bellissima! Sarà una bellissima principessa!>> Commenta la ragazza.
Una ad una, le donne vengono condotte davanti ad un cassone che assomiglia pieno di luci azzurre che si apre dall'alto premendo su un pulsante verde, che si illumina a intermittenza.
<<Questa tecnologia è lo Spios. Permetterà di avere un quadro generico sulla vostra performance e, nel caso in cui vi è presente la malattia, inizia a emanare un rumore assordante e la luce, da azzurra, diventa rossa. Prego mia regina, si sdrai comodamente. Sentirà qualcosa entrarle nel braccio, ma sarà questione di minuti che tutto finisce. Le consiglio di chiudere gli occhi se le danno fastidio le luci.>>
Esmeralda si accomoda sul morbido tessuto bianco e chiude gli occhi.
Come previsto sente un leggero bruciore sul braccio ma subito passa.
Cosa ne penserà Vito di tutta questa tecnologia? Deve ammettere che può essere utile per scoprire in anticipo chi si ammala!
Dopo pochi minuti sente qualcuno toccarle il braccio.
<< Abbiamo finito mia signora.>>
Le ripone in braccio la bambina in braccio e richiama altre donne per eseguire la stessa manovra.
Intanto la regina si siede in un salottino ed allatta l'infante.
Sente una forte mano che le tocca la spalla.
<< Lo sai che riconoscerei i tuoi passi lontano un miglio!>>
Si volta per baciare il marito.
<< Purtroppo in questo posto è difficile camminare senza farsi sentire.>>
Accarezza la figlia.
David li raggiunge con Lorenzo in braccio.
<< Questo posto è stramitico!>> Commenta
Vito però non è dello stesso parere.
<< Io penso che sia tutta una montatura, queste tecnologie funzionano solo tramite l'elettricità e mi chiedo dove la stanno prendendo.>>
Si guarda attorno come se questo potesse aiutarlo a risolvere il mistero.
All'improvviso appare una donna vestita di rosso.
<< Buongiorno! Sono S.I.N.D.Y.! Sono un ologramma, cioè una riproduzione della mia persona in 3d. Sono la vostra guida in questo posto e vi aiuterò ad orientarvi in questo posto.>>
Il re passa la mano attraverso l' ologramma.
<< Incredibile che siano arrivati a tanto!>> esclama.
S.I.N.D.Y. non se ne preoccupa
<< Mi segua vostra maestà, la conduco nelle vostre stanze.>>
La figura si sistema su un tappeto mobile e attende la coppia regale.
Esmeralda porge uno sguardo verso le proprie guardie, e con un sospiro, si allontana da esse.
Appena si allontanano un altra immagine di S.I.N.D.Y. compare dietro di loro per guidare gli altri profughi.

Esmeralda esclama di felicità appena entra nella propria stanza.
Benché sia spoglia contiene il letto più morbido su cui abbia mai dormito.
Naturalmente le lenzuola sono ricamate di lino bianco, donando una maggiore morbidezza al tutto.
La stanza inoltre contiene un armadio a muro che appare magicamente ogni qual volta che batti le mani; mentre il comò è enorme e contiene qualunque cosa che una donna possa desiderare, peccato che Esmeralda si è truccata soltanto il giorno del matrimonio, perché a Rimina non ci sono molti trucchi o accessori utili per rendersi belle, e quelle poche che esistono vengono utilizzati solo per le grandi cerimonie.
Si sdraia emozionata e socchiude gli occhi. Vito la raggiunge e posa i neonati tra di loro.
<< Se lo desiderate nella stanza affianco abbiamo posizionato due lettini per i principini>>
La regina sente il cuore sobbalzargli nel petto, come se qualcosa di oscuro voglia allontanarla dai figli.
<< No! Sposteremo i lettini qui, vicino al letto!>>
S.I.N.D.Y. non sembra arrabbiata e scompare sotto i loro occhi.
La porta si apre all'improvviso e due uomini in tuta bianca si mettono a correre per spostare il più velocemente possibile i lettini.
Dopo un breve inchino se ne vanno di fretta e furia.
I sovrani si guardano interrogativi e riappare l' ologramma.
<< Perdonate la fretta ma non sappiamo ancora se siete malati o meno e non vogliamo rischiare.>>
Esmeralda comprende.
<< Ora vi lascio riposare. Quando avrete bisogno di me basta chiamarmi ed io appaio immediatamente.>>
Vito sbuffa e, una volta che S.I.N.D.Y. scompare abbraccia la moglie.
<< Non so ancora come ci siano riusciti, ma appena torna Demon sicuramente dovrà rispondere a non poche domande!>>
La regina gli sorride e lo bacia appassionatamente, ma sempre con precauzione perché teme di essere sorvegliata. Da quando sono arrivati sente sempre gli occhi su di sé, anche in quel momento di intimità.
<< Shh, adesso riposiamo e godiamo di questa opportunità!>>
Si addormentano coccolandosi, e nemmeno i figli li svegliano come se capissero che i genitori necessitano di riposare.

Durante il pomeriggio Vito si sveglia per un bruciore assurdo sul braccio.
Si alza dal letto senza svegliare la moglie e si guarda per capire meglio.
Nel punto esatto in cui è stato punto nota una lucina azzurra che continua a pulsare, ma il suo corpo vuole rigettare il contenuto.
Senza pensarci si strappa il microchip dal braccio, e poche gocce di sangue ricoprono il pavimento perché subito guarisce la ferita inflitta.
Osserva il microchip che a contatto con l'aria diventa improvvisamente rosso.
Con uno sbuffo lo getta nell' immondizia.
Un' altra cosa a cui dovrà risponderne Demon.
E si sdraia nuovamente nel letto per star accanto alla moglie.

La Regina e il Ribelle                                     -Un Mondo da Salvare-Where stories live. Discover now