capitolo 12.

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Byran entrò e appena vide Cameron fece una faccia un po' stranita così parlai subito prima che Cam potesse dire qualcosa di stupido.

-          Beh Bryan, sarai contento di sapere che papà ci ha affidato un avvocato per le faccende dell'azienda e disponibilità dei nostri clienti, ovvero Cameron. – Finsi un sorriso

-          Davvero? Amico, ora lavori per me, fico! – venticinque anni buttati al vento. Picchiai la mia fronte con la mano e poi parlai.

-          Bene, il contratto abbiamo appena finito di firmarlo quindi Cameron, ora puoi andare  Bryan, a meno che tu non voglia sostituirmi dimmi come mai sei qui, devo tornare a lavoro. – appena pronunciai la parola 'lavoro' Cameron fece finta di tossire, ricevendosi un'occhiataccia di qualche secondo, non potevo permettere che mio fratello si accorgesse di qualcosa.

-          Si, ero venuto a dirti che tra poco dovrò fare una riunione sui bilanci, quindi se vuoi puoi già andare a casa, ma lasciami la tua auto perché ho bucato una gomma e non ho la mia ora.

-          Si certo, ed io come torno a casa? Volando?- dissi in tono di 'capitan ovvio'. A quel punto Cameron parlò.

-          Puoi venire con me.

-          Oh, perfetto. Ora Sara vai, che ho del lavoro da iniziare. – Lo guardai allibita.

-          Si, ma vai nel tuo ufficio così chiudo il mio.

-          Ah vero- si grattò la nuca nervosamente- ciao sorellina, ciao amico!

Ci fu un minutò di silenzio, dissi a Cameron di aspettarmi giù e mentre riordinavo la mia scrivania pensavi a cosa fosse successo. Era strano ma quando Cameron mi baciava era come se mi mancasse l'aria e allo stesso tempo mi sentissi più viva. Scossi la testa, uscii dal mio ufficio chiudendolo a chiave e scesi dove trovai Cameron appoggiato alla sua Porche che guardava fisso il cellulare, così feci un colpo di tosse e lui mi sorrise per poi farmi segno di entrare in auto. Quando arrivammo vidi una ragazza sulla porta di casa di Cameron e appena se ne accorse anche lui, imprecò. Beh, prima se le scopa poi le odia? Ti impari.

-          Devi aiutarmi- disse. Lo guardai con uno sguardo che era tra 'ora ti impari' e 'come cazzo potrei aiutarti'.- tu scendi solo con me, non parlare lascia fare a me ok?- Sbuffai ed annuii.

Arrivati davanti la porta di casa sua vidi una rossa molto bella che lo guardò con sguardo truce. Lui pronunciò solo il suo nome però.

-          Melany?

-          Veramente sono Emily- mi scappò una leggera risatina, al pensiero che lui nemmeno si ricordasse il suo nome. Lei se ne accorse e mi guardò – tu invece chi saresti? – la guardai con sguardo omicida ma prima che potessi dire qualcosa Cameron rispose.

-          Lei è Sara.. la mia ragazza. – lo guardai confusa, ma poi capii che era quello il suo 'devi aiutarmi' così stetti al gioco.

-          Cam amore, dobbiamo andare per favore- lui mi sorrise e si girò verso la rossa.

-          Melany.. ehm Emily, insomma scusa per l'altra sera ma l'ho fatto solo perché avevamo litigato, mi dispiace. – lei mi guardò male, annuii e se ne andò.

Cameron aprì la porta e appena la chiuse si fiondò sulle mie labbra. Lo respinsi, non so perché, ma lo feci. Mi guardò stranito e mi prese la mano facendomi salire su per le scale portandomi così in camera sua aprendo la porta e facendomi sedere su una delle sdraio che c'erano nella sua terrazza.

-          Quindi, bambolina ora non ti va più di baciarmi?

-          Cameron smettila di chiamarmi bambolina.

-          Rispondi alla mia domanda tu! – lo disse in tono gelido, ma sembrava essere quasi preoccupato.

-          Cosa vuoi sentirti dire? Dimmelo su. Vuoi sentirti dire che ho voglia di baciarti? Si, ne ho voglia, ciò non toglie che penso di te che tu sia un idiota e che non verrei mai a letto con te. – era una bugia, lo volevo come non mai, ma lui era davvero un idiota, e non volevo più stare male per qualcuno così. Con Dan, non avevo mai provato certe sensazioni e questo mi spaventata ancora di più.

-          Perché pensi che io sia un idiota?

-          Perché usi le donne come degli oggetti, perché mi chiami bambolina con il tono di chi ha vinto un trofeo, e perché dopo esserti infilato nelle mie mutande mi snobberesti, anche se, io non sono come la rossa di stamattina quindi l'ultimo particolare non può diventare realtà. La verità è che hai solo paura, di provare qualcosa, ed io lo capisco Cameron, non mi sono mai innamorata nonostante io abbia già avuto una storia. Semplicemente penso che tu sia idiota perché tu voglia esserlo, anche se a volte quando sei con me, mi sembra che per un momento tu non sia così.. poi parli però.

-          Sara, è che tu.. io con te.. mi fai essere diverso tu.

My bad neighbour// C. D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora