Capitolo 16

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Amy

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Amy

Sono sopraffatta dal potere, quasi non riesco a respirare. Troppi amuleti, il sangue brucia nelle mie vene ed un caldo mi assale, ma ignoro tutto.

Mi stringo a Yulya ed entriamo sicure nella sala. Eleonore inizialmente sembrava sorpresa, mentre adesso si ricompone. Briana e Kain combattono contro alcuni oscuri in difesa del Custode Annesley e di sua moglie, la cosa che non lascia indifferente nè me, nè Yulya è la presenza accanto ad Eleonore del Custode Kireyev, che pare essere sotto il suo controllo. Per fortuna l'amuleto dalla pietra gialla è ancora al suo collo, dobbiamo mettere in atto quanto abbiamo pianificato, ma allo stesso tempo non lasciar trasparire nulla o saremo perduti. Gli uomini degli Annesley cercano di fronteggiare gli altri Corrotti e noi cerchiamo di raggiungere Kain e Briana con non poche difficoltà.

-Custode Deveraux finalmente!- Esclama il padre di Kain, guardando i figli che lo proteggono preoccupato.

Yulya per un attimo sembra voler raggiungere suo padre, ma Akim la tiene ferma.

-Padre! Padre sono io, sono Yulya!!- Urla a squarciagola, dopo aver visto che Eleonore si sta avvicinando ulteriormente a lui.

Il Custode Kireyev si volta per un istante verso di noi, poi scatta tenendosi la testa tra le mani, un gemito di dolore fuoriesce dalle labbra prima serrate. Le parole di Yulya sembrano risvegliarlo.
Che ci sia ancora speranza per lui? Lo spero così tanto, lei finge di essere forte ed indomabile e da un lato queste caratteristiche le appartengono, ma dall'altro non si rende conto che chiunque, anche i più forti, hanno un lato fragile.

-Yu... Yulya... Sai già cosa fare- biascica, non può davvero chiedere a sua figlia una cosa del genere, eppure ho imparato bene a conoscere la durezza dei Kireyev. La sento sussultare accanto a me e vedo Akim stringerla in quello che ora sembra più che un tentativo di fermarla, un abbraccio consolatorio. Rivedo me, Jess ed Aiden in loro, spero che adesso i miei amici siano realmente al sicuro.

Eleonore è notevolmente infuriata da questo improvviso risveglio e prima che noi passiamo fare qualsiasi cosa, un sorriso raggelante le si forma sul viso e su quegli occhi immersi nelle tenebre. Un fascio di luce oscura si sprigiona dal suo amuleto nero come la pece ed affonda dritta al cuore del Custode, che resta a bocca aperta sconvolto da quello che pare essere un dolore lancinante. Porto una mano alla bocca sconvolta, mentre David mi stringe ed io affondo il viso sulla sua spalla. Non voglio guardare uno spettacolo tanto orribile, il senso di colpa mi schiaccia.

-Shh, andrà tutto bene- ripete al mio orecchio come un mantra.

-Noo!!- Dopo pochi minuti di silenzio, quest'urlo agghiacciante e disperato di Yulya ci fa staccare e quasi non bastiamo io con David ed Akim a trattenerla. È una furia, non ho mai visto tanta rabbia.

-Yulya fermati! Non fare stupidaggini!- Una voce baritonale sovrasta le altre, Kain respinge un Oscuro e poi ritorna a fissarla, è uno sguardo così profondo, così carico di significato che ha un incredibile effetto calmante su di lei. Akim li fissa mal celando la delusione, quando siamo sicuri che non voglia correre da Eleonore, la lasciamo.

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