Capitolo 14

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Amy

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Amy

Mi stringo al suo corpo, affondando il viso nel suo collo. Mi godo questa stretta rassicurante ed il profumo della sua pelle, divenuto la mia dolce ossessione. Potrei stare qui ore ed ore senza aver bisogno di nient'altro.

-Sei felice Amy? Sei felice con me?- Chiede d'un tratto. Aggrotto le sopracciglia e sposto il viso dal mio posto preferito, per guardarlo nelle sue profonde lame d'argento.

-Si- affermo con convinzione e ritorno a stringermi a lui.

-Nonostante il mio pessimo carattere e la mia testa dura?- Domanda ancora, mascherando con l'ironia quella che ha tutta l'aria di una domanda seria.

-Ammetto che non è tutto rose e fiori, ma quale coppia non discute? Non credo sarei in grado di rinunciare a noi, a ciò che provo con te... Insomma come possono le persone stare lontane per più di cinque minuti?- Chiedo sinceramente sorpresa.

-Stai dicendo che mi vuoi solo per il sesso formaggino? Così mi fai sentire usato- Ribatte falsamente offeso -certo non metto in dubbio di essere piuttosto bravo- aggiunge altezzoso.

Stava per dire qualcos'altro, ma gli do una gomitata facendolo tossire.

-Diamine Amy, per essere così esile colpisci forte- si lamenta.

-Te la sei cercata!- Ribatto con un sorrisetto.

-Ti voglio per molto più di questo e lo sai bene- aggiungo ritornando più seria -ma tu?- Ricordo le parole che mi ha rivolto quando era ubriaco ed il riferimento a Valerie.

-Smettila. Non dubitare mai di quello che provo per te, nonostante le cose orribili che potrò dire o fare, non devi mai dubitarne Amy- la sua stretta si fa improvvisamente più forte, come se avesse paura di vedermi scomparire da un momento all'altro.

-E poi credo che i graffi sulla mia schiena ed i tuoi gemiti mi perseguiteranno a vita!- Sussurra maliziosamente, facendomi arrossire violentemente. Mi ferma il braccio prima di ricevere un altro colpo.

-Guarda che mi piace questo tuo lato, sei dolce, appassionata, innocente, a volte furiosa altre ragionevole e calma. Nessuna mai Amy potrà distrarmi da te, nessuna mai potrà prendere il tuo posto. Togliti dalla testa Valerie, togliti dalla testa qualsiasi altra ragazza, ci sei solo tu- dice con la sua voce profonda, rassicurandomi su quelle che sono state parole dette con rabbia.

-Ma ora, per quanto vorrei tenerti tutto il giorno qui- mi sorride maliziosamente -c'è qualcosa che dobbiamo fare- mi spinge ad alzarmi.

-E sarebbe?- Aggrotto le sopracciglia incuriosita.

-Andiamo da mia madre- spiega, facendomi rimanere a bocca aperta. Anche se tradisce un'espressione tesa.

-David, se non te la senti non voglio costringerti. Se hai bisogno di altro tempo...- Mi blocca con un bacio che mi toglie il fiato. Preme le sue labbra morbide sulle mie, invadendo ed appropriandosi della mia bocca. Il mio cuore sobbalza e come se il mio corpo fosse dotato di una sua volontà, si abbandona a lui ed affondo le mani tra i suoi capelli sottili. Poi si stacca, lasciandomi a boccheggiare ed a guardarlo stupita.

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