Capitolo 1

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Zelda's pov

Midna era esattamente come Link l'aveva descritta. La conoscevo da appena mezz'ora e già provavo una certa invidia verso di lei.

Quando io e Link eravamo stati accolti dal suo sorriso allegro lei si era subito presentata con aria gioviale. Era una donna alta decisamente più di me, per guardarla bene dovevo girare all'indietro il collo, e anche Link le arrivava appena alla spalla.

Ci aveva subito informati del fatto che fossero arrivati quasi tutti, tranne un certo Dark che viaggiava insieme ad un altro ragazzo, Vaati. Nessuno dei due nomi mi diceva nulla. La rossa di era subito offerta di aiutarmi a sistemare le mie cose ed io avevo accettato timidamente.

Fu così che ci trovammo in quella che sarebbe stata la mia stanza per lungo tempo. La porta si affacciava su un lunghissimo corridoio dove stavano tutte e dieci le camere da letto. Era una stanza quasi tutta di legno, letto, pavimento, scrivania, armadio, cassettone, tutto era di liscio legno levigato.

Sistemando i vestiti che mi ero portata dentro il grande armadio a due ante mi capitò spesso di posare lo sguardo su Midna, che stava cercando, sotto mie indicazioni, di appendere un poster dei Coldplay al muro. La ragazza era interamente coperta di nero. Indossava degli anfibi neri e dei leggins neri, con sopra un paio di corti shorts neri (all'interno della casa faceva abbastanza caldo, così ci si poteva permettere di vestirsi in modo abbastanza leggero) e una maglia nera con sopra un teschio con le maniche a pipistrello. Il suo modo di vestire scuro faceva risaltare il pallore innaturale della sua pelle e il rosso deciso dei suoi capelli lisci e lunghi fino alle spalle.

Mi sembrava che fosse la classica persona che fa subito amicizia con tutti, che lega in un attimo con gli altri. Che sa stare in mezzo alla gente. Bastava notare il suo modo di atteggiarsi e di parlare per capirlo. Sembrava essere esattamente tutto ciò che io non ero. Amichevole, divertente ed allegra.

- Ti piacciono i Coldplay, eh? - aveva detto lei, quando era riuscita a mettere dritto quel poster e aveva fatto un passo indietro per vedere completata la sua opera non poi così incredibile.

- Dire che mi piacciono sarebbe poco - risposi io - Tu cosa ascolti?

- Metal, principalmente. Troppe band per elencartele tutte, e poi non credo ti interesserebbe. Comunque, cosa ti porta nella casa di una perfetta sconosciuta?

- Avevo voglia di cambiare aria - risposi io, che ero andata a prendere alla valigia lenzuola, piumone e copriletto - E di conoscere persone che ancora non sapessero nulla di me.

Lei sorrise alle mie parole - A volte è davvero bello poter ricominciare tutto dall'inizio.

"Se si potesse dimenticare tutto il passato sarebbe anche meglio " pensai tra me e me.

La ragazza guardò l'ora sul telefono, per poi rivolgere lo sguardo rossastro verso di me - Scusa, sta iniziando a farsi tardi adesso. Devo andare a cucinare qualcosa per stasera, ci vediamo quando avrai voglia di uscire!

- Ehm, va bene. Allora a più tardi...

Midna uscì, e la stanza che fino ad un secondo prima sembrava intrisa del calore sprigionato dalla rossa divenne improvvisamente più vuota e fredda.

Finendo di sistemare le mie cose, mi capitò di guardarmi allo specchio. In quegli anni non mi ero più preoccupata di come mi vestivo, o di come apparivo agli occhi degli altri. Prima tenevo tanto a curarmi di me stessa, mi faceva sentire bella.

VaaZel! Modern AUWhere stories live. Discover now