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Dopo pochi minuti arrivò la polizia.
Portò i due terroristi fuori e noi uscimmo dal bunker.

Tornai a casa di Stefano qualche ora dopo.
Appena entrata in casa Salvatore mi abbracciò.
"Tutto okay?"
"Si"
"Mi hai fatto preoccupare. Non ho intenzione di perderti un altra volta Emily.. Che ti sia chiaro"
"Non mi perderai" Dissi stringendolo.
Sentii vibrare il cellulare.
Mi staccai dall'abbraccio e presi il telefono.
'Numero Sconosciuto'
Guardai Sal.
"Chi è?"
"Non lo so.."
Risposi.
"Pronto?"
"Emily, senti, lo so che-"
"No Andrea. Te ne devi andare a fanculo. La strada è semplice: C'è una strda, un incrocio, un pallazzo e un'antenna e dall'antenna ti butti sotto, okay? Ciao, anzi, Addio"
E chiusi.
Salvatore iniziò a battere le mani. "Un premio a questa ragazza grazie"
"Grazie, grazie"
"Sto uscendo" Disse il ragazzo.
"Dove vai?"
"In giro.." Disse uscendo.
Alzai le spalle e andai in camera di Ste.
Il moro era seduto sulla sua sedia, con e cuffie nelle orecchie a giocare a qualche gioco.
Non si era accorto che fossi entrata.
Mi avvicinai al ragazzo e gli toccai la spalla.
Fece un urlo decisamente poco virile e buttò le cuffie a terra per lo spavento.
"Vaffanculo Emily"
"Su su, lo so che sotto sotto mi vuoi bene.. A che stai giocando?"
"The Last Of Us"
"Uhh adoro 'sto gioco vado a prendere la sedia di Sal"
"Se vuoi puoi sederti qua" Disse indicando le sue gambe.
"Okay.." Dissi sedendomi sopra le sue gambe.
"Non so come uscire di qui" Mi disse.
"Posso?"
"Si, tieni" Mi porse il controller.
Cliccai qualche tasto e fu fuori da quella specie di tunnel.
"Macomehaifatto?"
"Bastava andare a destra e cliccare la 'x'"
"Ah.." Riprese il joystick e ricominciò a giocare.
Pogiai la testa sulla spalla.
Sentii il suo cuore battere regolarmente.
Ad un certo punto mise in pausa il gioco.
"Emi, ti va di uscire con me sta sera? Io e te.. Da soli.."
"Okay.."
Finalmente.
Andammo al pranzo al McDonald's.
Il pomeriggio passò veloce.
Mi andai a vestire.
Misi una felpa bordeaux e dei jeans neri di pelle.
Legai i capelli in una coda di cavallo.
Misi un goccio di maschara e un rossetto del medesimo colore della felpa.
Come scarpe misi le superstar.
Entrai in camera di Stefano che si stava sistemando il papillon.
"Il papillon? Addirittura!" Chiesi sorridendo.
"Per una serata speciale.. Ci vuole un abbigliamento speciale.. Sei bellissima.."
Arrossii.
"Andiamo?"
"Si"
Andammo al sushi.
Mi aprì la portiera e mi fece scendere.
Il locale era uno dei più famosi e costosi di Milano.
"Stefano al 'sottovoce'? Ma sei pazzo?"
"Tu tranquilla.." Mi prese la mano ed entrammo.
Una cameriera si avvicinò a noi.
"Signorino Lepri! Prego, mi segua" Ci portò ad un tavolo.
Ci sedemmo e la ragazza se ne andò.
"Ho vinto un concorso e adesso posso venire quando voglio sensa pagare." Mi spiegò.
"Ah"
Una volta finito di mangiare salimmo in macchina.
"Metti questa" Disse il moro mettendomi una benda.
"Perchè?"
"Tu mettila"
La presi e la misi sugli occhi.
Dopo mezz'ora circa la macchina si fermò.
"Siamo arrivati, non toglierti la benda."
Mi fece scendere dalla macchina.
Feci qualche passo avanti accompagnata dal ragazzo, che poi mi tolse la benda.
Eravamo in un lago.
Delle lucciole volavano intorno a noi rendendo l'atmosfera bellissima.
"Stefano è... Meraviglioso"
Sorrise.
"Vedi quelle due stelle?" Chiese indicand due stelle vicine.
Annuii.
"Ecco, quelle due stelle siamo io e tu. Così lontani.. e mentre così vicini.. beh Emily.. non so se lo sai.. ma io ti amo" E detto questo mi baciò.
Un bacio che attendevo da tantissimo tempo.
Sorrisi e pogiai le braccia sul suo collo e lui sui miei fianchi.
"Anche io ti amo Stefano, non sai quanto"
Dopo qualche minuto che ci baciavamo ci sedemmo a terra.
Io con la testa sul suo petto e lui con le braccia sulle mie spalle.
Restammo in quel posto magico per fino a quando non sentimmo dei rumori... Ambigui e quindi tornammo a casa.
Una volta arrivati Stefano aprì la porta di casa.
Le luci erano spente, quindi Salvatore non era ancora tornato.
Era uscito la mattina e non era ancora tornato?
Qualcosa non quadrava.
Chiamai Sal.
"Chi chiami?"
"Sal" mimai con le labbra.

"Pronto?" Rispose una voce femminile.
"Emh.. sto cercando Salvatore.. è lì?"
"Si.. ma chi sei?"
"La sorella"
"Te lo passo subito"
Ci fu qualche secondo di silenzio.
"Pronto?" Sta volta era Sal.
"Sal, dove sei?"
"I fatti tuoi mai? Non torno a casa, ciao" Disse freddo per poi chiudere la chiamata.

"Mh.. secondo me Sal è fidanzato" osservai.
"Cosa te lo fa pensare?"
"Punto primo: È uscito sta mattina dicendo che andava "IN GIRO".
Punto secondo: Prima di lui ha risposto una ragazza, e dal tono che usava sembrava gelosa... Quindi.."
"Ci deve dire qualcosa." Disse Stefano.
"Già"
"Ho sonno.." Si lamentò il ragazzo.
"Andiamo a dormire"
Misi il pigiama e mi sdraiai nel letto chiudendo gli occhi.
Dopo o minuti anche Stefano si sdraiò.
Spense la luce e mi schioccò un sonoro bacio sulle labbra, sussurandomi:"Buonanotte piccola".
Probabilmente pensava stessi dormendo.
Si sdraiò e mi abbracciò.
Sorrisi.
Dio quanto lo amavo..


Bella.
Sono uscito dalla melma.
Da una stalla ad una stella.
No occhi basta.
Come state?
Io bene.
Il capitolo a luci rosse sarà nel prossimo capitolo.
Contenti?
Bene.
IO
FRA
37
GIORNI
INCONTRO
I
MATES
Quindi se qualcuno ci và me lo dica così fangirliamo insieme.
Yeee.

#StolkerMe

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Save Me. - Stefano Lepri (In Revisione)Where stories live. Discover now