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La mattina seguente mi ritrovai in un posto completamente diverso da quello dove mi ero addormentata la sera prima.
Ero sdraiata in un letto dalle coperte blu, esso era attaccato al muro completamente bianco con qualche poster attaccato. C'era, ai piedi del letto, un mobile con sopra tantissimi peluche.
Dal lato opposto della stanza c'era una scrivania con sopra tu computer e, sulla sedia era seduto un ragazzo moro con le cuffie nelle orecchie.
Mi sedetti sul letto con un espressione stranita in volto.
Perché mi trovavo lì? E soprattutto, dov'ero?
Il ragazzo seduto sulla sedia si girò e disse:"buongiorno bella addormentata."
"Perché mi trovo qui? E tu chi sei?" Chiesi presa dall'ansia.
"Ciao anche a te. Sta mattina stavo passeggiando nel parco e ti ho vista. Eri bianca ed avevi le labbra blu. Da lontano mi sembrava che non respirassi, mi sono avvicinato per controllare e non era così. All'inizio avevo pensato di portarti in ospedale ma, dato che non avevo la macchina è nemmeno i soldi per chiamare un taxi, ti ho portata qui. In tutto ciò io mi chiamo Stefano, e tu?"
"Umh.. Emily." Mi alzai.
Non avevo intenzione di rimanere a casa di uno sconosciuto, per altro tempo. Poteva essere uno stupratore, e mi metteva ansia.
Il ragazzo di fronte a me portava gli occhiali neri, aveva i capelli castani e aveva una barbetta leggera.

"Dove vai?" Mi chiese.
"Fuori." Risposi prendendo lo zaino.
Il rumore di un tuono risuonò nella stanza, facendomi sobbalzare.
"E vorresti uscire con questo tempo?"
"Quando finirà di piovere vado." mi sedetti di nuovo sul letto guardandomi le scarpe.
"Va bene Emily. Posso farti una domanda?"
"L'hai già fatta."
Lui alzò gli occhi al cielo e sorrise. "Posso quindi?"
Annuii.
"Perchè dormivi nel parco nel bel mezzo di Novembre?"
"Lunga storia."
"Dai, spiega."
"Per forza?"
"Se ti va, ti ascolto."
Non ne avevo la minima voglia, era un completo sconosciuto e non pensavo dovesse sapere cosa avessi passato.
"Non me la sento."
"Vuoi che ti racconto qualcosa io?"
Alzai le spalle.
"Beh, inzierei col dirti che mi chiamo Stefano Lepri e ho ventitré anni. Sta mattina stessa ho scoperto che la mia ragazza, con la quale sono stato per due anni, mi ha tradito con il mio migliore amico. Non ci sono rimasto molto male, lo avevo capito da tempo, ma adesso che ne ho avuto la conferma, sono un po'.. Sconvolto."
"Che merda." dissi.
"Già, mi sento usato e deluso. Insomma, erano le due persone più importanti della mia vita, dopo mia madre, ed essere tradito da entrambi nello stesso momento é molto brutto."
"Lo immagino. Non l'ho mai provato, ma devi sentirti veramente uno schifo. Non fartene una colpa però, non é colpa tua. É la tua ex che é troia e il tuo ex migliore amico uno stronzo, senza offesa." dissi sorridendo.
Anche lui sorrise. "Nessuna offesa, lo sapevo già."
"Comunque, vedo che ti piacciono i peluche." dissi guardandomi intorno.
"Tantissimo, me li regalano i miei fan."
"Fan?" Chiesi.
Non avevo la minima idea di chi fosse, ma mi trovavo con un ragazzo che avrebbe potuto essere famoso e mi sentii importante per qualche momento.
"Sí, Ho un canale YouTube e sono tra i più famosi in Italia. Ho due milioni e passa di iscritti e con i miei migliori amici, abbiamo un gruppo che é uno dei più importanti di Italia." Disse sorridendo.
"Complimenti." dissi, sorridendo a mia volta.
"Davvero non mi hai mai visto?" mi chiese.
"No, mai, non sono una tipa che segue Youtube, ecco."
"Oh, capisco. Beh, vuoi qualcosa da mangiare?"
Annuii sorridendo.

Save Me. - Stefano Lepri (In Revisione)Where stories live. Discover now