Ti ho ritrovata

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[POV Sans]

Lasciai Error da solo nell'antivoid bianco a vedersela con un Ink preso dai postumi di un incubo. Non avevo affatto intenzione di aiutarlo a trasportare uno scheletro, soprattutto se quello scheletro era la causa di tutto quello che ci stava accadendo.

Perché, si insomma, ci aveva giurato che questo sarebbe stato un viaggio di nozze tranquillo, che non ci sarebbero stati problemi, che le AU che stavamo per visitare erano all'interno di una Pacifist, ma ovviamente no!

Ovvio che, se ci sono pericoli all'interno del multiverso, guarda caso, in qualche modo, dobbiamo centrare sempre qualcosa noi, no?

Attraversai il portale e per un secondo non credetti a quello che vidi.

Perché dovevamo sempre finire in quel posto?

Le care e vecchie vetrate decorate con la Delta Rune, le solite gigantesche colonne ioniche, le piastrelle gialle e arancioni posizionate a scacchiera...era tutto così familiare e allo stesso tempo diverso.

La luce filtrava dai finestroni illuminando l'intera sala e donandole un aspetto solenne.

Osservando meglio, nei raggi di luce che viaggiavano da un lato all'altro della Hall, si potevano vedere delle piccole particelle di polvere fluttuare pacificamente nell'aria.

Polvere.

'siamo nell'incubo di Frisk' pensai 'possibile che...'

Uno strano movimento proveniente dall'entrata della Hall catturò la mia attenzione.

Mi voltai e notai che anche Error e Ink erano arrivati e che il portale dalla quale eravamo passati era scomparso.

Non si poteva più tornare indietro.

Presi coraggio e cominciai a camminare verso dove avevo visto qualcosa muoversi. Ci misi poco a capire che, dietro il baule si trovava un'umana.

La mia umana.

Quello che vidi, però, mi fece rabbrividire.

Eravamo davvero sicuri di non essere più nel mio incubo?

Davanti a me era seduta con la schiena contro il baule, l'ottava anima caduta nell'Underground, la Frisk che avevo incontrato, per la prima volta, molto tempo fa.

Ma non fu quello, che mi fece ribrezzo.

La Frisk bambina era pallida e ricoperta di polvere. Lontano da lei, nell'ombra di una colonna, potevo vedere un coltello sporco.

Il primo istinto che ebbi fu quello di scappare ma resistetti.

Al contrario mi avvicinai al coltello e me lo misi in tasca.

Anche se non mi piaceva l'idea di ridare quest'arma in mano a mia moglie, sapevo che le sarebbe servito in futuro.

Dopo un lungo sospiro per calmare i brividi, mi posizionai davanti a Frisk nel tentativo di attirare la sua attenzione, ma niente da fare. Il suo petto si alzava e si abbassava lentamente e fu lì che mi accorsi che stava dormendo.

Se non fosse per la polvere e per i brutti ricordi, credo che avrei trovato la scena molto carina.

Ma la polvere e i ricordi c'erano e presto avremmo dovuto combattere contro un incubo reale, quindi allungai un braccio e appoggiai la mia mano ossuta sulla spalla di Frisk nel tentativo di svegliarla il più tranquillamente possibile.

Non appena le toccai la spalla, la vidi svegliarsi.

All'inizio sembrava tranquilla ma non appena mi vide si irrigidì e si spinse contro il baule, come se la mia vista l'avesse terrorizzata.

AFTER THE END 2 (Annullata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora