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Erano passati dieci giorni da quando Cassie era stata dimessa, durante quest'arco di tempo non veniva a scuola per via della riabilitazione, e anche delle bende che dovevamo essere cambiate regolarmente

Col fatto che Emily lavorava tutto il giorno era Justin ad occuparsi della ragazza, quasi aveva paura di toccarla per non farle male, non ancora

Ogni mattina andava a casa sua, le preparava la colazione e poi stavano lì a vedere la tv, oppure a fare qualche compito, oppure in silenzio a fissare il muro, per non guardarsi negli occhi

Ma entrambi sapevano che questa situazione non si sarebbe mai risolta continuando in questo modo, entrambi avevano delle cose da dire, ma entrambi avevano anche paura di sbagliare

Justin aveva appena chiuso la porta della stanza di Cassie, dopo essersi assicurato che questa stesse dormendo
Rimase davanti alla porta per qualche minuto, con la mano sulla maniglia, incerto se scendere in salotto o rimanere lì a guardarla

Se lo diceva ogni giorno 'oggi le parlo' ma poi rimandava tutto al giorno dopo, e il giorno dopo ancora

In realtà non sapeva nemmeno lui perché faceva così, non sapeva nemmeno cosa dovesse dirgli, non sapeva niente

L'unica cosa che sapeva era che il peso di quanto successo lo schiacciava ogni giorno di più, come se fosse un masso attaccato alla sua schiena che gli impediva di andare avanti, che gli impediva di non ricadere nei ricordi, nei rimorsi

Delle volte gli capitava di ripensare alle prime volte in cui si vedevano, alle prime volte in cui tutto questo era per lui solo un gioco, e per lei qualcosa di troppo importante

Ma sotto sotto anche per lui era importante, lo nascondeva a se stesso per proteggersi, forse anche per protegger lei, ma a che scopo?

Dopotutto quello che era successo era solo colpa sua, della sua arroganza, del fatto che non riuscisse a tenersi una persona stretta senza paura di ferirsi e di ferirla

Si morse l'interno guancia sentendo il cuore andare un po' più veloce, abbassò la maniglia aprendo la porta ed entrando

L'unico rumore nella stanza era il lieve respiro di Cassie mentre dormiva, la mano sotto al cuscino e l'altra vicino al viso, i capelli raccolti in un codino scombinato è la bocca leggermente aperta

Justin sorride davanti a quella scena, sembrava una bambina che dormiva dopo una lunga giornata di giochi e di divertimento

Si sedette sulla poltrona accanto al letto attento a non far rumore, poi si guardò attorno

Le pareti erano di un color pesca, con qualche quadro qua e là, mensole un po' ovunque ricoperte di CD e libri, qualche poster e foto di quando Cassie era piccola

Si soffermò su una foto in particolare, Cassie sorrideva con i vestiti sporchi di fango mentre aveva un piede immerso in una pozzanghera

La prese attento a non far rumore è la osservo da vicino

Di tanto in tanto spostava lo sguardo dalla foto a Cassie, incredulo che quella sia cresciuta così tanto, rimanendo sempre bellissima

"Justin?" disse una voce impastata dal sonno, ma alle sue orecchie sempre bellissima come se fosse la melodia più bella che avesse mai sentito

Justin non spostò lo sguardo dalla foto, forse perché non voleva smettere di ammirare quei ricordi impressi per sempre o forse per paura di tornare alla realtà, per paura di guardarla di nuovo meglio occhi

Cassie rimase in silenzio, aveva ancora gli occhi pesanti, probabilmente nemmeno aveva focalizzato chi ci fosse davanti a lei, forse aveva messo in secondo piano quanto fosse successo prima dell'incidente

La ragazza si mise a sedere stiracchiandosi un po', dopodiché tolse la piccola fotografia dalle mani di Justin "Sto parlando con te" disse con tono quasi serio, per poi ridere

Il ragazzo alzò gli occhi incontrando quelli di lei, sentendo una strana sensazione allo stomaco, non riuscendo a mantenere il contatto e distogliendo subito lo sguardo

Cassie capì questo suo comportamento, ma preferì restare in silenzio

Di colpo ricordò tutto, le vennero alla mente tutti i cattivi ricordi, l'immagine di Justin con quella ragazza

Il sorriso che aveva sulle labbra si spende subito, e il suo sguardo si spostò dagli occhi del ragazzo alla fotografia che aveva in mano

"Non riesco a-" inizio Justin richiamando l'attenzione di Cassie, che posò gli occhi sulle sue mani incapace di guardarlo negli occhi

"Non riesco a capire cosa sta succedendo" disse sospirando, guardandola negli occhi

"Io-io non volevo tutto questo okay? Non ho mai voluto una ragazza fissa, non ho mai voluto impegnarmi, non ho mai voluto niente di tutto questo.
Poi sei arrivata tu, e con il tuo essere terribilmente irritante e sexy hai mandato a puttane tutto quanto. È vero, volevo solo scoparti, ma perché allora ho avuto tanta paura di perderti? Cazzo, se ora tu non fossi qui ma sette metri sotto terra io.. i-" la sua voce fu interrotta da un singhiozzo, mentre cercava di nascondere le lacrime sentendosi terribilmente ridicolo mentre crollava davanti a lei

Cassie si sentiva impotente davanti a quella scena, cosa poteva fare?
Aveva i muscoli completamente congelati, il cuore le batteva a mille ed era come se fosse un gesto impensabile abbracciarlo, come se avesse paura di toccarlo

Si tolse le coperte delicatamente avvicinandosi a lui, sedendosi sulle sue gambe nella maniera più delicata possibile, non facendolo apparire un gesto volgare, strinse a se quel ragazzo che tanto aveva avuto paura, che tanto aveva sperato di poterla riabbracciare come in quel momento

Eppure le sembrava che l'incavo del suo collo fosse l'unica cosa di cui avesse bisogno, l'unica a rimettere ogni singolo pezzo al suo posto

Sciolse l'abbraccio continuando a rimandare seduta su di lui, prese il suo viso tra le mani, guardando i suoi occhi color nocciola e poi le labbra

Si avvicinò delicatamente baciandolo dolcemente, non quei baci pieni di passione e desiderio, un semplice bacio che racchiudeva tutta la sofferenza che entrambi avevano vissuto, un bacio di 'bentornato'

Si staccò dalle sue labbra per poi guardarlo negli occhi di nuovo "Non abbiamo ufficializzato nulla mi pare" disse sorridendo di poco

Justin prima non capì, dopo si fece tutto rosso quando si rese conto che quello di quello che voleva Cassie

"Ho fatto arrossire Justin Bieber, potrei sentirmi onorata" disse ridacchiando, prendendosi gioco di lui

Il ragazzo miss una mano dietro la nuca imbarazzato "Cassie Stonem" iniziò sentendosi stupido "Vorresti iniziare ad uscire con me?"

La ragazza sorrise per poi lasciargli tanti piccoli baci a stampo sulle labbra, come se quelli fossero la sua risposta

Rimasero lì, nascosti in quella piccola stanza, e nessuno dei due necessitava altro

Bastava essere insieme.

ANGOLO AUTRICE

LO SO CHE MI ODIATE MA NEL MENTRE SONO STATA ASSENTE HO SCRITTO CINQUE STUPENDISSIMI CAPITOLI CHE PUBBLICHERÓ PRESTO AAA SONO FIERA DI ME (due AW due ehhehe e uno mh) mi capisco sola OKAY

COMUNQUE SIETE PAZZE SIAMO ARRIVATI A DIECIMILA LETTURE CIOÈ ROTOLO DIECIMILA PERSONE CHE LEGGONO I MIEI DISAGI AAAAA

vi amo tutte ciao

STAY TUNED

*agita la manina*

CANZONE CAPITOLO: end of the day- one direction

PLAYLIST spotify: InLoveWithBiebs//ff

Just Sex.- Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora