4. Ricky

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Gli occhi di Ricky si aprirono piano, mostrandogli la schiena nuda di Matt.

"Mh, buongiorno a me!" pensò sorridendo. Le sue braccia cinsero il corpo di Matt che russava forte, cullato dal leggero venticello che entrava dalla finestra aperta. "Finalmente domenica!" si disse. "Una giornata senza lavoro, in una casa perfetta, con un partner perfetto, in una storia perfetta. Sarà un giorno tutto per noi, senza nessun altro. Che meraviglia!"

Piano piano, senza svegliare Matt, sciolse l'abbraccio e scese dal letto, dirigendosi verso il bagno, adiacente alla camera.

Uscito dalla toilette, scese le scale che portavano nel salone. Attraversò la stanza fino a giungere nel piccolo cucinino e preparò la colazione.

Il caffè usciva lento, mentre i cornetti nel forno erano quasi pronti.

"Dovrebbe essere domenica ogni giorno!" pensò Ricky entusiasta, tirando fuori i cornetti e riempiendo le tazzine di caffè bollente. Mise tutto su di un vassoio di legno, con sopra incisa una piccola caffettiera. Lo afferrò per i manici di metallo e si diresse nuovamente nella camera da letto.

«Matty è ora di fare colazione!» strillò allegro, arrivato in cima alle scale.

Matt non rispose e Ricky varcò la porta.

«Tesoro, è ora della colazione!» disse dolcemente al compagno addormentato.

«Mangiala tu!» sbadigliò Matt, girandosi dall'altra parte.

Ricky aprì la bocca per protestare ma Matt lo interruppe ancora prima di proferir parola. «Anzi, vieni pure tu che, qui dentro, si sta comodissimi» Si mosse, portandosi le ginocchia al petto, in posizione fetale.

Ricky si sentì offeso: dopo tutto quello che aveva preparato! "Eh, no, bello mio! Questa domenica non la passerai nel letto a ronfare come un tricheco sazio" pensò Ricky, giurando vendetta.

Posò delicatamente il vassoio sul comò, corse ad aprire le persiane, lasciando che il sole arrivasse sul cuscino di Matt per fargli aprire gli occhi.

Matt rispose con un grugnito infastidito. «Altri 5 minuti»

«Svegliati, dai, c'è un sole meraviglioso, sembra che sia arrivata l'estate in anticipo. Non puoi proprio restare tutto il giorno a poltrire nel letto!» incalzò Ricky con tenacia.

«Non sia mai!» lo beffeggiò Matt.

Ricky rise. «Non prendermi in giro, pigrone! Svegliati!»

«Sono sveglio, sono sveglio... Non mi stressare!» si irritò Matt.

«Guarda, tesoro, ti ho portato la colazione a letto» disse Ricky, fiero del suo stesso gesto.

Matt si voltò a guardarlo. «Come farei senza di te?»

Ricky sospirò. «Come sai essere dolce quando vuoi!»

«Però la mangiamo in sala da pranzo... come le persone civili!»

Ricky aprì la bocca per controbattere. «Cosa? Non sarebbe più una colazione a letto, Matty! Perché vuoi ammazzare ogni mio tentativo di farti capire che ti amo?»

«Perché non sono un uomo del Paleolitico» fece Matt, dolcemente. «Non mangerò dove dormo, chiaro?»

«Mi sento offeso» disse l'altro mettendo il broncio , ma solo finché Matt lo baciò, facendolo tornare a sorridere. Decise di arrendersi e gli trotterellò dietro fino alla sala da pranzo, dove consumarono la colazione.

«Ti va di andare a fare un giro per negozi, quando finiamo?» propose Matt, ancora in boxer.

Ricky, che lo stava fissando, con sguardo perso, gli rispose distrattamente. «Sì, sì, come vuoi...»

Vietato arrendersi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora