Capitolo 4: Secrets

687 34 6
                                    

«Cos'è la ragazzina non sa le regole?»

Regole? Quali regole? Di cosa stanno parlando?

«Di cosa state parlando?» chiedo
«Olly zitta» dice Cameron alzandosi «Ti conviene andartene McCarty»
«Me ne vado, ma non è finita qui.» borbotta andandosene così com'è arrivato
«Ora tu mi spieghi di che cazzo di regole stava parlando.»
«Non qui e non ora.»
«Cazzo Cameron cosa mi stai nascondendo?!» sbotto
«Niente di importante..»
«Allora potresti benissimo dirmelo sai?!»

Senza nemmeno rispondermi se ne va lasciandomi da sola al tavolo, da qui lo vedo entrare in macchina e andarsene.
Perfetto.

Prendo la borsa, il bicchiere di Coca-Cola ed esco pure io dirigendomi verso casa maledicendo mentalmente quel coglione del mio migliore amico per avermi lasciato da sola.

«Olivia!» sento urlare alle mie spalle

Mi giro e vedo un ragazzo correre verso di me.

«Cosa ci fai in giro da sola a quest'ora?» chiede
«Aaron giusto?»
«Esatto, ma non hai risposto alla mia domanda» dice affiancandomi
«Ero al Mc con Cam.. Mi ha abbandonata li» sbuffo alzando gli occhi al cielo
«Che stronzo.. Io stavo andando da Nash, vuoi venire?»
«Magari non mi vorranno vedere..»
«Nash e Mike sono fatti così, quando ti conosceranno saranno più simpatici» spiega
«Va bene»
«Dimmi qualcosa di te» chiede
«Beh come sai sono stata adottata otto mesi fa da Grace, da quel che so sono figlia unica e non ho mai conosciuto i miei veri genitori.. Tu invece?»
«Io qualche settimana fa ho scoperto di avere una sorella minore ma non so dove sia e vorrei tanto trovarla.. Mi piacerebbe avere qualcuno di cui prendermi cura..» dice arrossendo
«Hai animali?»
«No ma vorrei un cane, tu ne hai mai avuto uno?»
«All'orfanotrofio c'erano dei gatti randagi che ci tenevano compagnia ma niente di più»
«Siamo arrivati» dice

Entriamo nel vialetto della villetta e, una volta arrivati davanti alla porta di casa, suona il campanello tre o quattro volte di fila provocando delle urla da parte di Nash che ci viene ad aprire sbuffando.

«Ma sei coglione o cosa, ci sono le chiavi sotto lo zerbino!» sbraita
«Zitto Grier e facci entrare» dice Aaron
«Olly!» urla Taylor trascinandomi in casa «Non eri con Cameron?»
«Mi ha lasciata al Mc..» sussurro
«Domani lo ammazzo» borbotta
«Giochiamo alla play?» propone Nash
«Fifa!» urla Aaron

Mentre loro giocano io sono seduta sulla poltrona con le gambe al petto e la testa poggiata sulle ginocchia mentre li fisso fino a quando lo squillare del mio telefono non mi distrae.
Cameron mi sta chiamando.
Blocco, nuovamente, lo schermo e poso il telefono sul tavolino sbuffando facendo voltare Aaron il quale mi guarda interrogativo.

«Tutto bene?» chiede
«Si si tranquillo»
«Olivia... Vuoi giocare alla play con noi?» mi chiede Nash
«Ehm... non sono capace» dico imbarazzata
«Potremmo insegnarti!» urla mio fratello
«Sarebbe solo... Okay ma smettila sei inquietante» dico ad Aaron, il quale mi sta fissando con uno sguardo da cane bastonato
«Yeee» urlano Taylor e Aaron

Mi siedo tra Nash e Aaron e prendo in mano il controller.
Non è la prima volta che gioco a fifa; da Sammy, un ragazzo che venne adottato l'anno scorso, quando andavo da lui giocavamo solo a fifa e mi divertivo tantissimo.

«Non ditemi nulla, voglio fare da sola» dico
«Ma non così non saprai come fare le azioni!» ribatte Nash
«Fatemi fare, che vi costa» sbuffo
«Va bene, ma se perdi non piangere eh»

Io e Nash iniziamo a giocare e per il momento nessuno dei due ha fatto goal fino a quando, senza che me ne accorga, Nash con un suo giocatore mi ruba la palla e segna.

«E siamo a uno» se la ride guardandomi
«E anche l'ultimo dolcezza» dico sorridendo acidamente

Ora inizio a giocare seriamente e anche lui se ne accorge.

Fine partita

«E meno male che non sapevi giocare!» dice Aaron
«Ho perso.. Ho appena perso contro una ragazza» mormora Nash ancora con il controller in mano
«Ma da chi hai imparato a giocare?» mi chiede Taylor
«Segreto» dico andandomi a risedere sulla poltrona

Loro riprendono a giocare mentre io, dopo poco, mi addormento in una posizione a dir poco scomoda.

Il giorno dopo

«Olly.. Olly sveglia..» sussurra qualcuno
«Va via e lasciami dormire»
«Olly dobbiamo tornare a casa, la mamma è furiosa» dice Tay

Con quelle parole mi alzo di scatto facendo scontrare la mia fronte con la sua.

«Ma che ore sono?!» borbotto
«Le cinque del mattino»
«E tu hai osato svegliarmi a quest'ora?! Io ti ammazzo»
«Quella che dormiva eri tu, non noi» dice Aaron
«Sono troppo stanca per insultarti» dico reggendomi a Taylor
«Si si, noi andiamo. Se non ci vedrete più sappiate che vi puzza il culo» ride Taylor trascinandomi fuori da casa Grier

«Sali in macchina su»
«Mhmh»

Entro in macchina e manco il tempo di allacciarmi la cintura che mi addormento con la testa contro il vetro.

A Last Step|| Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora