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"Autocontrollo Kara. Autocontrollo. Calmati."

Si ripetè di continuo l'eroina, facendo respiri profondi, inspirando ed espirando.
<< Okay, ce la posso fare. >> Sussurrò ancora, rimanendo vicina alla scrivania della segretaria di Lena Luthor che la stava osservando come se fosse un fenomeno da circo.


<< Entro con te. Andrà tutto liscio come l'olio. >> Le disse Alex che aveva mantenuto la parola data qualche ora prima, afferrandole e stringendole la mano.


<< Grazie Alex, sei la mia ancora! >> Annuì e rispose la biondina, torturandosi il labbro inferiore, quasi a sangue.


<< ...e il tuo ancora... ma ora devi importelo... fai conto che sei venuta qui nei panni di Supergirl... hai più autocontrollo quando sei lei... >> Sussurrò di rimando la rossa, trascinandola praticamente davanti la porta dell'ufficio della dirigente, posando la mano libera sulla maniglia...


<< Non proprio ma... >> ma ecco che venne stoppata dalla donna "estranea" li dietro:


<< La Dirigente avrebbe parecchi appuntamenti... vi sto facendo questo favore perché mi ha fatto appuntare che la signorina Danvers poteva passare quando voleva... però se ci avete ripensato... >>, ed Alex intervenne immediatamente salvandosi in calcio d'angolo:


<< No no, entriamo! Grazie. >> Così dicendo strattonò leggermente la sorellina e bussò alla porta.
Quando sentirono la voce di Lena dire "avanti", fù il momento...
La rossa spinse la porta, aprendola, e Kara avanzò a piccoli passi, molto lenti,
piuttosto indecisi.


<< Signorina Luthor! >> Esclamò la Danvers maggiore, richiamando l'attenzione della mora che si ritrovò impreparata; la segretaria non l'aveva avvertita visto quel trattamento speciale riservato alla bionda e non collocò quel timbro femminile ad una persona a lei familiare,
così appena alzò gli occhi ed incontrò per errore quelli blu di Kara, un tuffò al cuore la fece sobbalzare e rimanere sbalordita e sorpresa, ma ovviamente notò subito dopo da chi proveniva la voce che aveva parlato...


<< Qual buon vento!? >> Fece rivolgendosi ad entrambe per poi alzarsi e stringere la mano alla rossa che superò la sorella e con disinvoltura la salutò: ma più che disinvoltura sembrò un gesto di sfida.
Lena sogghignò.


<< Buongiorno a te, Kara! Vedo che sei tornata operativa...sono passata alla CatCo nei giorni precedenti e mi hanno detto più di una volta che ti eri data malata... >>
"Guarda caso. Supergirl in fin di vita e Kara sparisce."
<< Guarita? >>


<< Si è rimessa. >> Rispose tempestivamente Alex al posto della sorella che la guardò impanicata.


<< L'importante è questo. >> Commentò divertita Lena, tornando alle sue scartoffie, abbassando lo sguardo, cosa che fece anche Kara, sentendosi persa, vuota...
Quel nuovo rapporto, se così si poteva chiamare, fra lei e la Luthor non le piaceva affatto.
Era troppo strano, faticoso, brutto...tornare alle origini...
"Non abbiamo poi condiviso...più di tanto, no?"


<< Volete un caffè, cappuccino, qualche dolcetto o... >> Tentò la mora continuando a tenere lo sguardo fisso sui suoi documenti, fingendosi troppo occupata e concentrata,
mentre la verità era un'altra...
Avere la biondina a qualche metro da lei, percepire quella tensione nell'aria, quel distacco,
la stava disarmando e ferendo...ma doveva indossare la maschera, quella da Luthor,
priva di sentimenti, che non siano odio, vendetta, indifferenza e via dicendo...nulla a che fare con amore, amicizia, dolcezza, gentilezza....niente di tutto questo...


<< No. >> Rispose risoluta Alex, per poi venire fulminata da Kara, che riprese la frase:


<< Sono qui per un articolo. >>


<< Oh, naturalmente. >> Sibilò Lena, annuendo delusa.
Non poteva aspettarsi altro, altrimenti sarebbe venuta senza segugio.

<< Sono qui per chiedere alla sorella del più noto oppositore degli Alieni sulla terra,
di rilasciarmi un'intervista esclusiva su quello che è successo e sul nuovo dispositivo di cui si vocifera in giro... >>


<< Voglio mostrarti una cosa... >> Disse successivamente con tono malizioso,
che a Kara non sfuggì, e neanche all'altra; la dirigente si alzò e andò ad aprire una piccola cassaforte di metallo da cui ne estrasse qualcosa...


<< Cos'è? >> Chiese curiosa la rossa, spizzandola da tutti i lati.
Una sola mossa falsa e le avrebbe fatto pagare tutto, con gli interessi.
Il cuore di Kara era puro, innocente, ingenuo e lei lo aveva calpestato, sbriciolato in mille pezzettini.
Non poteva fargliela passare liscia.


<< Il famoso dispositivo. >>


<< A che serve? >> Domandò nuovamente Alex.


<< Rivela presenze aliene...permette di individuare chi non è un vero essere umano. >> Spiegò in poche parole Lena, facendole capire dall'espressione che non aveva paura di lei.


"Oddio..."
Pensò Kara.
<< Impressionante. >> Commentò invece l'eroina fingendosi incredula...
O forse lo era veramente, ma non nel modo che Lena pensava o si aspettava.


<< Si, però non è ancora sul mercato, stiamo ancora solo sviluppando il prototipo,
ma vogliamo che si trovi in tutti i negozi di tutte le città Americane. >> Continuò elettrizzata
la più grande.


<< E come funziona? >> Domandò preoccupata la giovane, battendo sul tempo la sorella.


<< E' un semplice test della pelle...okay, ti faccio vedere com'è un esito negativo. >> E dicendo così, Lena posizionò il suo pollice sull'oggettino; bastarono così pochi istanti e la lucina verde spuntò, dando conferma.
<< Visto? >>


<< Bene... >> Sibilò Kara a quel punto.
Funzionava davvero.

A Whole New World!Where stories live. Discover now