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La sera della festa arrivò e Kara si ritrovò nella spiacevole situazione di doversi dividere tra la lei reporter e la lei in veste di Supergirl come ulteriore servizio di sicurezza...


...


Entrando fu sommersa da una marea di persone, bellissime donne e uomini tutti vestiti eleganti e con abiti firmati, tavoli banditi con cibi di tutti i tipi, da quelli dietetici per le top model che non potevano permettersi di sgarare, a quelli più calorosi per i buon gustai; altrettanti camerieri che sembravano voler somigliare a dei pinguini e musicisti che avrebbero intrattenuto la serata; ovviamente non mancavano gli imbucati e i giornalisti pronti a fare foto, video per sparare qualche assurda falsità.

Si osservò attentamente intorno con sguardo perso e bisognoso: dov'era Lena?
L'emozione era stata sostituita dall'agitazione, dal nervoso, dalla paura...
Dopo quel bacio focoso, aveva ancora più timore di farsi sgamare, temeva il peggio.
Come si sarebbe dovuta comportare con lei?
Non era molto famosa per saper nascondere la sua ansia, per recitare un copione o cose simili, Kara era un libro aperto, per tutti, era cristallina, soprattutto per Lena.
Continuò per qualche istante a guardarsi intorno e niente; successivamente però,
la sua attenzione fu rapita da una fisionomia a lei familiare: Mon-El.
Aveva avuto realmente il coraggio di presentarsi? E dove lo aveva trovato quell'abito?
Con quali soldi? L'aveva rubato?
Strinse i pugni dalla rabbia; doveva controllare quella gelosia, ma proprio quando stette per trovare il suo giusto equilibrio, autoconvincendosi di entrare e mantenere la parte dell'amichetta gentile, notò che il ragazzo aveva con sé una rosa rossa.


<< Pure? No, caro mio, hai esagerato. Ora te ne dico quattro. >> Disse a bassa voce ringhiando e partendo in quarta verso di lui, ma qualcun altro le posò una mano sulla spalla scoperta dal vestito e subito si irrigidì.


<< Kara! Sei venuta!? >> Disse sorpresa, Lena, spuntando dal nulla.

<< Naturalmente! >> Rispose sorridente la biondina, imbarazzata.
"Dai, Kara...puoi farcela. Fai proprio come hai detto: fingi che quel bacio non ci sia mai stato.", ma quel tocco lieve e delicato le fece venire la pelle d'oca su tutto il corpo.


<< E' davvero un piacere vederti. Sono felice che tu sia qui. >> Continuò la mora,
trovandosi in difficoltà, anch'essa impacciata nel ripensare alla notte scorsa...
Perché quei pensieri improvvisi?
Kara era...Kara, si, non era, non poteva essere Supergirl.


<< Come potevo mancare? Comunque, complimenti per l'organizzazione. E' impeccabile! >> Si complimentò di nuovo Kara, indicandosi intorno.

<< Grazie...anche tu non sei niente male, dico davvero. Stai benissimo. >> Si complimentò con la giovane, sinceramente, guardandola dal basso verso l'alto, più di una volta.
Quel vestito bianco perlato, attillato, le stava veramente bene.
Sembrava una stella.
Brillava di luce propria.


<< Ti ringrazio, ma sempre troppo buona. >> Commentò la Danvers, arrossendo.


<< Ma è la verità sciocchina... abbiamo poca autostima per caso? >> Ridacchiò simpaticamente la mora, dandole dolcemente un colpetto sulla spalla.


<< Forse... >>


<< E sbagli! Non ti manca niente. Credimi! Ehm...senti, c'è anche Supergirl, per caso? >> Chiese interessata ed ansiosa la più grande, in un secondo momento, incupendosi.
Cominciò infatti a giocherellare nervosamente con la collana lunga che portava al collo e
Kara capì al volo.


<< Sono certa che starà arrivando... anche se ho sentito in giro alcune voci che dicevano di averla già individuata...starà facendo una ricognizione. >> Rispose titubante la giovane improvvisando la prima cosa che le passava per la mente.

Lena annuì abbassando lei il capo.

Sembrava essersela bevuta.
Fortunatamente, per ora l'aveva scampata.


<< Il tuo amico? Mike? Ha deciso se venire poi? O c'ha rinunciato? >> Chiese giocosamente,
non immaginandosi di ricevere quel tipo di risposta:


<< Si, è qua in giro. >> Fece scocciata, la bionda, ticchettando il piede a terra.
Brutto segno, o buono, dipendeva dai punti di vista.


<< Allora vado a cercarlo, così gli do il benvenuto. Ci vediamo dopo, okay? >> Lena non aveva la minima voglia di incontrare quel bradipo, ma doveva pur continuare con il suo
piano no? Altrimenti come avrebbe potuto ottenere ciò che voleva?


<< Okay... >> Sibilò Kara, sconsolata per poi vedere Lena mischiarsi nella folla, scomparendo in un batter d'occhio.


<< Sono così facile da sostituire? >> Si chiese sbalordita e con un mal di fegato pazzesco.



...



<< Ehi, Mike? >> Lo richiamò la mora, trovandolo dopo un paio di giri.
Il ragazzo si voltò e sgranò gli occhi, sorpreso e scioccato da tale bellezza.


<< Signora Luthor! >>


<< Signorina, grazie. >> Precisò lei, contrariata.


<< Mi scusi...che piacere vederla. >> Esordì lui, incantato.
Ci mancava poco che sbavasse: uomini!
Che brutta razza.

"Il piacere NON è mio, purtroppo."
Si disse fra sé e sé.

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