Capitolo 28

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<Su forza non abbiamo tutto il giorno!> urla mia madre per la cinquantesima volta in mezz'ora di tempo che stiamo caricando la roba sui Suv per portare nella nostra ricognizione. Carico il borsone con tutte le armi che potrebbero servirmi con un grugnito poco signorile che lo accompagna. <Se Cory lo ripete un'altra volta, sarò costretto a tapparli la bocca con calzino puzzolente di Jaxon> sbotta Sven al mio fianco a dir poco irritato. Rido di gusto immaginandomi la scena, con mia madre scandalizzata e che quando passa lo stupore, inizia a picchiarlo assatanata. <Cosa ci trovi di tanto divertente?> mi chiede scocciato, guardandomi storto. <Mi immagino la scena, tutto qui> gli dico mentre scoppio a ridere più forte di prima, seguita dal mio compagno. <Vi siete fatti di acidi per caso voi due? Non è neanche l'alba e voi ridete come pazzi, ma che problemi avete?> sbotta Storm guardandoci male mentre tiene una cassa tra le braccia. <Lascia perdere, ormai gli abbiamo persi> si intromette Dragos scuotendo la testa mentre noi continuiamo a sogghignare. Storm sbuffa irritato e scarica la cassa nel baule della macchina, oggi si è alzato con la luna storta. <Come mai così irascibile? Non ha trovato nessuna che ti ha soddisfatto sta notte?> gli chiedo ironica a Storm che sbuffo per la seconda volta e se ne va, salendo sull'auto in silenzio. <Mi sa tanto che hai ragione> mi sussurra Sven ghignando divertito. Gli do una pacca amichevole per poi salire entrambi sulla macchina seguiti da Dragos e Jaxon che si mettono nei sedili posteriori. <Alannah?> chiedo voltandomi indietro, sperando con tutta me stessa che abbiano risolto i loro problemi. <Sta ancora dormendo> mi dice Dragos, strizzandomi l'occhio e con il viso raggiante. Sospiro sollevata e gli sorrido, un peso mi si è tolto dal cuore e ora non mi rimane che togliere quello più pesante, sconfiggendo i giganti di ghiaccio. Sven mette in moto l'auto ma il grido di Alannah ci fa arrestare. <Fermii!> ci urla mentre corre verso di noi, sbracciandosi come una pazza. <Parti Sven, svelto!> gli urla contro indemoniato Dragos, con il viso preoccupato. Quindi, non gli ha detto niente sulla nostra partenza, lasciandola senza nessuna spiegazione e cercando di proteggerla, ma visto che potrebbe servirci la sua magia patteggio per lei. <Prova a partire e ti faccio dormire sul divano per sempre> minaccio il mio vichingo che si gira stupito e con gli occhi fuori dalle orbite. <Diavolo no!> e arresta la macchina mentre le imprecazioni di Dragos mi fanno fischiare le orecchie. Alannah apre la portiera e raggiante ci saluta, ma quando posa lo sguardo sul suo compagno si rabbuia e facendo finta che lui non esista inizia a parlare con Jaxon che le regge il gioco. Dragos guarda male mio fratello, mettendo il broncio e voltandosi verso il finestrino a guardare la strada per tutto il viaggio. Io partecipo poco alla loro conversazione e mi rintano in un mondo tutto mio. Sven è peggio di me, guarda serio la strada davanti a se con il viso teso mentre Jaxon e Alannah sono gli unici che sembrano allegri e non sentono la tensione di tutti noi. Sento una stana sensazione che mi attanaglia lo stomaco, mentre ci avviciniamo sempre di più nel punto dove ci sono state le maggiori sparizioni dei componenti del branco. Appena parcheggiamo al limitare del bosco il mio sesto senso mi dice che c'è qualcosa che non va, mi giro in direzione di Sven che è sceso anche lui dalla macchina come una scheggia. <La senti anche tu questa strana sensazione?> gli domando mentre il suo viso si rabbuia ancora di più <Sì, e non mi piace per niente> mi dice andando a prendere le armi nel bagagliaio e lo seguo armandomi fino ai denti. Tutti gli altri seguono il nostro esempio e si armano a più non posso, mia madre mi passa davanti e poggiandomi una mano sulla spalla mi sorride tesa. Anche lei ha questa brutta sensazione e questo vuol dire niente di buono. Quando tutti sono pronti ci incamminiamo all'interno del bosco che è alle pendici del monte Kebnekaise. Sono la prima del gruppo e con il mio olfatto seguo la scia leggera che hanno lasciato i giganti di ghiaccio, che ci porta sempre più all'interno della vegetazione. Sven è al mio fianco e subito dietro di noi ci sono i miei genitori, Storm, Jaxon, Ruven, Maggie, i guerrieri Berserker e i miei, Dragos e Alannah che chiudono la fila e stanno litigando animatamente. Arriviamo ad una radura con una cascata e un piccolo laghetto dall'acqua cristallina, è uno spettacolo meraviglioso però qui la traccia dei giganti di ghiaccio è intensificata, sono passati di qui pochi giorni fa. <Sono vicini> avverto tutti che subito si raddrizzano e si mettono in allerta su ogni rumore minaccioso che percepiscono. Seguo la scia che porta vicino al laghetto e li perdo le tracce, senza dare spiegazioni mi butto dentro l'acqua ghiacciata e nuoto fino alla cascata. <Sei impazzita!> mi urla Sven che si sta addentrando anche lui nell'acqua seguito da tutti. <Fermi! Ruven, aspetta qui con i tuoi guerrieri. Gli altri mi seguano!> ordino mentre scopro che dietro la cascata c'è una caverna naturale e che la traccia dei giganti riprende da qui. Con l'elemento del fuoco accendo una piccola palla di fuoco sul mio palmo, illuminando all'interno della caverna mentre gli altri mi raggiungono. Cominciamo ad addentrarci e ad ogni passo che muovo la sensazione si intensifica, facendomi rabbrividire. Ad un certo punto la caverna diventa più ampia fino a trasformarsi in un ambiente circolare, che può contenere centinaia di persone e con diversi cunicoli posti uno ad ogni metro di distanza. E' troppo silenzioso per i miei gusti e avverto gli altri mentalmente di tenersi pronti ad attaccare ad ogni evenienza. Aspettiamo senza quasi fiatare e all'improvviso un tremore sconnesso al suolo ci fa sobbalzare all'unisono. Impugno le mie spade seguita dagli altri e sbucano da ogni cunicolo centinaia di giganti, con il loro occhi gialli e le zanne in bella mostra ci guardano famelici riversandosi all'interno della zona circolare e al centro appare una donna dai capelli rossi e ricci e gli occhi nocciola, con un sorriso diabolico in volto. <Lavonne> sento ringhiare mia madre dietro di me e mi irrigidisco sentendo il nome dell'acerrima nemica che ha perseguitato i miei genitori. <Bene, bene guarda chi si rivede, la mia adorabile figlia traditrice e la sua amichetta sgualdrina con sua figlia tale e quale alla madre> ci dice Lavonne guardandoci dalla testa ai piedi, provo una rabbia profonda per questa donna che ha osato insultare mia madre e Maggie, vorrei solo sbranarla. Sven sentendo la mia tensione mi afferra il polso trattenendomi <Non fare sciocchezze>mi ammonisce e cerco di calmarmi facendo respiri profondi. <Come hai osato liberare i giganti di ghiaccio!> gli urla contro Maggie, infuriata come non mai. Lavonne scoppia a ridere per l'ira della figlia <Attaccate!> ordina ai giganti prima di sparire in una nuvola di fumo. Non faccio neanche in tempo ad insultarla mentalmente che i giganti ci sono addosso e digrignando i denti gli attacco con una furia selvaggia. La battaglia impervia e sembra che più ne uccidiamo e più aumentino di numero. Siamo in svantaggio numerico e sono riusciti ad accerchiarci, ma senza scoraggiarci anche se siamo tutti sfiniti, continuiamo a tenere testa a queste bestie. Con il fiatone corto e con il mio sangue che mi cola fino alle labbra, dovuto ad un gigante che mi ha sbattuto la testa contro la parete di roccia, mi guardo attorno e mi accorgo che ho perso quasi tutti i miei guerrieri. Mia madre e mio padre sembrano gli unici che non hanno subito qualche ferita grave, mentre Storm ha una ferita al braccio sinistro e Jaxon al petto. Sven ha uno squarcio profondo sulla gamba e anche se zoppica riesce ad ucciderne due in contemporanea. Dragos e Alannah combattono fianco a fianco, proteggendosi a vicenda mentre Maggie lancia sortilegi che prima li immobilizzano e poi li fa contorcere dal dolore. <Non c'è la faremo mai, siamo troppo pochi> urla a Sven mentre mi avvcino a lui uccidendone uno che lo voleva colpire alle spalle. Anche con l'intervento tempestivo di Ruven e i suoi guerrieri siamo troppo in minoranza numerica. Ormai stento a reggermi in piedi e con la ferita alla testa che non riesce a emarginarsi sto perdendo un mucchio di sangue, parlo mentalmente a Maggie dicendole il mio piano di ritirata e lei mi annuisce. Forza un ultimo sforzo, mi dico uccidendone altri quattro<Ritirata!> urlo a squarcia gola per farmi sentire nel casino della battaglia. In quel momento Maggie usa la magia per immobilizzare tutti i giganti di ghiaccio, permettendoci di scappare dalla caverna. Usciamo tutti di fretta, e reggendo Sven che non riesce più a stare in piedi per la ferita alla gamba ci buttiamo nel laghetto che si chiazza di rosso per il sangue che perdiamo. L'ultima ad uscire è Maggie, imperlata di sudore e con il viso pallidissimo, che viene sorretta da Ruven.Arriviamo sulla sponda e vedendo che non c'è la fa più con un ultimo sforzo faccio comparire una barriera di fuoco nell'entrata della caverna, lasciando il tempo ai due di raggiungerci sulla sponda. Alcuni giganti di ghiaccio temerari provano ad oltrepassare la barriera infuocata, ma rimangono inceneriti. <Andate alle macchine! Svelti> dico digrignando i denti e tenendo alta la concentrazione per la barriera. Sento che tutti fuggono via, tranne Sven che rimane al mio fianco e mi guarda torvo. <Vattene!> gli urlo sentendo le forze venirmi meno. <No, non ti lascio da sola, per giunta sul punto di svenire> mi dice incazzato e stringendo i pugni. Stringo i denti e prendendo l'ultimo briciolo di energia, faccio partire dalla barriera un serpente di fuoco che va all'interno, uccidendo un gran numero di gigante. Sentendo le loro urla come sotto fondo il mio campo visivo si fa oscurato, fino a portarmi nelle tenebre. <Astrid> urla Sven prendendomi nelle sue braccia e questa è l'ultima cosa che sento prima di perdere conoscenza e abbandonarmi nelle braccia del mio vichingo.

My Alpha 2 : Inside the iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora