Capitolo 7: Il ritorno

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Negli episodi precedenti di "Pirates of Equestria"...

-Le mane 6 e il piccolo Spike, per colpa di Pinkie Pie, si trovano tele traslate in un altro mondo, per esattezza dentro un libro piratesco. Li fanno la conoscenza di strani personaggi quali capitan Jack Sparrow, il suo braccio destro Gibbs e altri in seguito. Compreso che non potranno tornare a casa prima di aver aiutato Jack e la sua ciurma nella loro impresa le mane 6 e Spike si imbarcano con loro e con una ciurma molto variegata tra spettri, ubriaconi e ammassi di muscoli. Nel frattempo ad Equestria la sovrana princess Celestia è molto preoccupata per scomparsa di princess Twilight e le sue amiche e così per sopperire a questa mancanza, sta come al suo solito a non fare nulla seduta sul trono della sala reale del castello di Canterlot, fino a che non le arriva notizia di un alicorno che sta minacciando il regno. Così presa dal panico, trascina sua sorella Luna alla Celestia-caverna, e dopo aver appurato che nessuno dei suoi Celestia-veicoli andava bene per la missione, se non quelli che aveva venduto per comprare il Pantene per i capelli e quant'altro, le due principesse decidono di chiamare qualcuno di speciale per aiutarle...-

...Molto Cooming soon dopo...

...Il fumo si diradò completamente e le tre figure si palesarono in mezzo alla stanza. Erano tre uomini, quello centrale vestiva con uno spolverino beige che arrivava quasi a toccar terra e in testa portava un cappello a tesa larga del medesimo colore, gli occhi erano gialli e i capelli lunghi e neri, in mano teneva appoggiato alla spalla destra una doppietta a canne affiancate Benelli; il ragazzo a destra aveva i capelli biondi gli occhi azzurri e vestiva con una giacca di pelle nera, un paio di jeans grigi e delle Vans nere, indossava un anello di cristallo sulla mano destra e nella mano sinistra aveva un anello di acciaio insieme ad un fucile sovrapposto Olympia; il ragazzo a sinistra invece aveva i capelli neri e gli occhi del medesimo colore, indossava una giacca da moto un paio di jeans e scarpe moderne, in mano teneva un fucile a pompa SPAS 12. I tre rimasero per qualche secondo immobili al centro della stanza quando l'uomo di centro disse "chiamato?!" poi si girò verso il ragazzo alla sua sinistra notando qualcosa di strano sopra la sua testa "perché hai un cartello sopra la testa con scritto "SPOILER!!!"?" disse indicando un'insegna al neon luminescente e volante che indicava il ragazzo. "Perché tecnicamente lui non è ancora comparso" disse il ragazzo di destra "si è vero però non ne potevo più di aspettare così sono comparso in questa, tanto non siamo nemmeno sicuri su come sia fatta la mia faccia e tanto, tempo che comparirò nell'altra si saranno già dimenticati di me" concluse di dire il ragazzo a sinistra. "Pff. Fai come vuoi" disse l'uomo di centro prendendo una sigaretta e mettendosela in bocca, "Twiligth non voleva che tu smettessi di fumare?" disse il ragazzo alla sua destra, "vedi per caso Twiligth qui in giro?" disse l'uomo accendendo la stecca tramite uno Zippo argentato, poi avanzò nel salone. "ERA APERTO! C'ERA PROPRIO BISOGNO DI FARLO ESPLODERE!?!?!" urlò Luna sollevando un pezzo del portone della sala. "Non sarebbe stato fico allo stesso modo" disse il ragazzo con il Franchi SPAS 12, "lascia perdere Luna, tanto con quello che abbiamo dovuto spendere per telefonare da una dimensione ad un'altra per chiedere se venivano a risolvere i nostri problemi non ci resta altro che aggiungerla ai costi" disse Celestia seduta sul suo trono, "io te lo avevo detto che le extraurbane non erano comprese nella tariffa" disse Luna cercando di recuperare i pezzi che si erano salvati delle porte. "Bene, ora passiamo agli affari" disse Celestia, "ah ecco, parlavamo proprio di questo venendo qui" disse l'uomo al centro facendosi avanti, "tu sei Dante Vail, non è vero?" chiese Celestia, "in persona, ora potremmo parlare del nostro pagamento?" disse sfregando le dita fra loro, "ma certo. Fateli entrare" disse Celestia. Dai portoni sfondati arrivarono una serie di pony trasportanti nove carretti carichi di lingotti d'oro. "5 tonnellate di oro, divise equamente fra voi tre" disse la principessa. Dante si avvicinò ad uno dei carri e prese un lingotto soppesandolo, poi gli diede un morso e sorrise, "accettiamo" disse. "Come accettate?" disse Luna, "nei racconti che abbiamo letto noi quando chiamavano dei mercenari e gli offrivano una grande quantità di ricchezze essi non accettavano mai e facevano il lavoro a gratis in nome dell'amicizia" disse poi stupita, "già, ma come ha detto lei, noi siamo mercenari, la definizione è questa, un essere che combatte per una causa che non è la sua a scopo di trarne un vantaggio materiale superiore a quello che otterrebbe un soldato della stessa categoria svolgendo la stessa funzione" disse Dante riponendo il lingotto nel mucchio, "quindi siamo molto lieti di accettare la vostra offerta" disse il ragazzo con lo SPAS 12, "nel cortile c'è un Western star 4900 Ex con rimorchio, caricateli pure li" disse il ragazzo con l'Olympia. Luna abbassò la testa, "hanno prosciugato le casse dello stato, e tutto in modo legale" disse sconsolata, "nessun problema, basterà alzare le tasse e tornerà tutto a posto" disse Celestia non curante del problema. Mentre le guardie reali riempivano il rimorchio del Western star 4900 Ex con i lingotti d'oro i 3 nep-class e le principesse camminavano lungo i corridoi del castello parlando del da farsi. "E ci avete fatto venire qui per uno stupido alicorno?" disse il ragazzo con i capelli neri bloccandosi di colpo "shhh, calma David, pensa all'oro!" gli sussurrò nell'orecchio il nep-class biondo. "Amm continuate pure" disse Alexander facendo l'occhiolino a David. Celestia riprese il discorso e mentre spiegava i dettagli della missione ai 3 nep-class, il gruppo giunse nei giardini reali del castello. Dante stava per accendere un'altra sigaretta ma poi si bloccò vedendo cosa c'era davanti a lui "ditemi che non è quello che penso...", "cosa?" chiese la regnante "quella" rispose Dante indicando la statua di 4 metri che ergeva davanti a lui; era una figura femminile un po avanti con l'età per niente attraente con una gonna, una camicia e degli occhiali, la chioma era folta e vaporosa ed era in posa con le braccia aperte quasi a ricordare il cristo redentore di Rio de Janeiro. "Ah niente solo la statua della mia cara amica Faragonda, voi non avete una sua statua nel vostro giardino?" rispose con nonchalance Celestia "no, e non ci tengo ad averla" disse Alexander. "Ah a proposito potrei chiamarla per farvi aiutare da lei", " no no grazie non mi serve carne da cannone, qua ce n'è già fin troppa, noi 3 bastiamo glielo assicuro, anzi io basto, loro sono d'avanzo" rispose Dante.

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