Chapter 26: Sleepless

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[Calum]
Sorrido piano guardando la ragazza tra le mie braccia, la mia felpa troppo grande sul suo corpo esile e snello ed un profumo che riconosco essere quello delle sue lenzuola tutto attorno.
"Non hai sonno?" Domando, stupito che non si sia ancora addormentata, come in genere succede tutte le sere intorno alle undici quando crolla, salvo poi svegliarsi intorno alle due.
Soffrendo d'insonnia, le ho detto più volte che non è salutare che dorma a singhiozzi, ma lei si ostina a dire di essere abituata così ed io davanti ai suoi occhi determinati non riesco a fare altro che cedere.
Poppy sorride piano, scuotendo la testa sul cuscino: "non faccio nulla tutto il giorno se non mangiare, dormire, leggere e guardare film, come potrei essere stanca?".
"Quindi stanotte non saró l'unico ad aspettare l'alba".
"Mi sa proprio di no" conclude con un sorriso fiero, quasi di vittoria, che la rende più simile ad una bambina che ha ottenuto ció che vuole che a una diciassettenne solare e tranquilla, e tutto questo non puó che farmi sorridere e spingermi a chinarmi su di lei, baciando quelle labbra che hanno il colore delle fragole e la consistenza dello zucchero filato.
"Ti mancano gli allenamenti e le partite?" Domanda all'improvviso, guardandomi curiosa, nei suoi occhi uno scintillio particolare, e annuisco, piano, cercando anche solo di ricordarmi come sia giocare a calcio.
Sono passati meno di due mesi, eppure sembra essere una vita, come se il calcio e l'Inghilterra appartenessero a una dimensione parallela, a un universo vicino ma allo stesso tempo lontano in qualche modo complementare a questo.
Anche qui a Sydney di tanto in tanto gioco, allenandomi come posso, con il figlio di otto anni dei vicini di casa o con i ragazzi al parco, talvolta arruolando anche Ashton e Michael che sembra seguire il calciatore ovunque vada, nonostante non mi siano chiare le loro dinamiche interne.
Eppure, non è la stessa cosa.
Non è come sentire sotto le scarpette la consistenza dell'erba curata, il suo odore pungente appena tagliata, la fatica, l'adrenalina della partita che scorre nelle vene al posto del sangue e la soddisfazione di vincere.
"Mi mancano, ma quando sono con te un po' meno" rispondo sinceramente, pensando ogni parola che lascia le mie labbra.
Poppy, anche rimanendo in silenzio, ha lo straordinario potere di farmi sentire a casa, di farmi sentire bene, di farmi sentire quasi vivo.
Ed è strano, perchè io sono vivo, eppure con lei è come se lo fossi di più.
Riesce a tirare fuori tutto ció che giace seppellito dentro di me, ed è semplicemente bellissimo.
Come lei.
"Pensavo non sarei riuscita a rimanere lontana dal ghiaccio, e per la maggior parte del tempo non voglio altro che tornare a pattinare, eppure di notte, con te, no. Voglio solo rimanere qui con te, un po' come se la notte fosse il nostro momento" confessa, arrossendo leggermente, abbassando la testa come se fosse in imbarazzo, ma io le alzo dolcemente il mento, volendo vedere la trasparenza dei suoi occhi che... Dio, com'è possibile innamorarsi di due occhi?
E non del loro colore, ma di tutto ció che esprimono.
Quella determinazione d'animo, quella voglia combattiva che sembra sprigionare da ogni poro, ma una dolcezza intrinseca e una solarità che ho riconosciuto caratterizzare Poppy sempre, nel bene e nel male.
"La notte è il nostro momento" ripeto, più deciso ma con un sorriso sulle labbra che fa sorridere di rimando anche Poppy che alza la testa per raggiungere le mie labbra.
"Promettimi che appena guarisco mi porti in un altro dei tuoi posti. E anche al posto più bello del mondo, ho bisogno di rivederlo" mormora, guardandomi negli occhi, ed io annuisco, accarezzandole poi il fianco con il pollice.
"Non devi chiedermelo, puoi andarci quando vuoi. Ora è anche il tuo posto... Il nostro posto, ma anche solo tuo. E ti prometto che appena toglierai la fasciatura ti porteró in un altro posto... Anzi, so già dove".
"Dove? Dove?" Domanda con la stessa aria da bambina che aveva prima, ma stavolta la bambina è curiosa, ed io non riesco a negarle ció che vuole.
"Ti dico solo che saremo in alto... E ci sarà una vista davvero bella" concludo, lasciandole un bacio sulla fronte che la fa imbronciare leggermente prima che circordi con le braccia la mia vita, chiudendo piano gli occhi.
"Hai sonno?" Domando, accarezzandole piano i capelli mossi, e lei scuote la testa, gli occhi chiusi ed il respiro regolare mentre ascolta il battito del mio cuore.
Eppure, piano piano, la osservo come le altre notti scivolare nel limbo degli addormentati, cullata dalle braccia di Morfeo con la dolcezza di un padre nei confronti della figlia, e con la stessa dolcezza continuo ad accarezzarla finchè il suo respiro non si fa leggero e placido.
E con Poppy addormentata tra le mie braccia capisco che tornare alla realtà della mia vita in Inghilterra sarà molto più difficile del previsto.

Angolo Autrice
Dedico questi aggiornamento a tutti voi cuoricini che leggete questa storia, la votate e la commentata e che siete riuscite a farla arrivare #53 in Fanfiction, che per me è un traguardo enorme, il più grande mai raggiunto su Wattpad.
Quindi grazie mille💖💖
Amore e biscotti per tutte,
Chiara.

Sleepless || Calum Hood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora