Capitolo 14

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Francesca's POV
Stavo per uscire ma quel silenzio tombale venne rotto da una piccola risata.
Rob:<Sai, di solito sono io che me ne vado cosí>mi si gelò il sangue e girandomi lentamente, mi ritrovo Robert Downey Jr nudo, coperto solamente da un lenzuolo
Rob:<Ma dato che tu mi piaci sono voluto rimanere> l'aveva detto con tanta semplicità ma faceva comunque un certo effetto.
Io:<Mi dispiace>dissi avvicinandomi a lui
Rob:<No, no vai pure dal tuo Jensen> disse serio
Io:<Ma...>
Rob:<Anzi,sai che faccio?! Dato che oggi non ci sono le riprese me ne vado a casa forse Susan mi permetterà di vedere i miei figli> si alzò e vení verso di me, poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurò  'Spero che tu non ti ricorda di ieri'.
Uscì sbattendo la porta. Da li in poi non ci contattammo più a mala pena lo vedevo alle riprese perché le scene principali in cui eravamo presenti io, Jensen e Robert erano state fatte all'inizio per precauzione.
Avevo litigato anche con Jensen. Non riuscivo a sostenere più quella situazione. Ci si metteva anche Ryan che mi raccontava tutti i giorni tutte le cose che faceva con Klara, così da farmi ricordare che ero una casinista.
Dopo qualche settimana dalla discussione con Rob andai dal ginecologo per colpa di un piccolo ritardo ma invece di essere una piccola cosa da niente ho scoperto di essere incinta, 2 gemelli.
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Erano tipo 7 mesi che non andavo agli studi. Subito dopo aver scoperto di essere incinta sono andata a parlare con Michael e gli ho spiegato la situazione. Mi diede le ferie di maternità e tenè la bocca chiusa per la privacy.
Ryan aveva giurato che non l'avrebbe detto a nessuno e di questo ne ero felice. Non uscivo quasi piú , alcune volte andavamo al bar davanti casa solo io e Ryan.
Così facemmo anche quella sera, avevamo appena finito di mangiare mentre stavamo aspettando il conto Ryan dovette andarsene per un urgenza.
Uscii da quel bar e attraversai la strada, vicino il mio edificio c'è un piccolo vicoletto poco illuminato dal lampioncino davanti le scale di casa. Ci stavo passando davanti quando due mani mi afferrarono facendomi sbattere la schiena dosso il muro.
Ladro:<Forza mammina,dammi tutti i soldi> mi urlava un uomo con un coltellino in mano e puntandomelo al pancione.
Ladro:<Forza!> urlò. Avevo paura ed ero confusa per la botta al muro, quando una voce che avrei riconosciuta fra mille parlò

•Un copione per 3•  Where stories live. Discover now