Capitolo 35

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RACHEL'S POINT OF VIEW

"Qui devo mettere in evidenza la x, giusto?" mi domandò Chris, mordicchiando il tappo della sua bic nera.
Diedi un'occhiata. "Si, si la x" risposi. La mia amica era venuta a casa mia quel pomeriggio. Dopo settimane, eravamo riuscite ad organizzarci per studiare insieme.
"Okay, dovrebbe andare. A te quanto esce?"
"Ehm.." guardai il risultato sul mio quaderno "Un quarto"
"Cosa?!" sgranò gli occhi. "Ho sbagliato di nuovo!" sbuffò.
Guardai quello che aveva scritto, e capii perché non si trovava con il mio risultato.
"Non hai sbagliato! Hai dimenticato di semplificare per due.. Vedi? Due fratto otto, semplifichi per due, e ti esce un quarto."
"Hai ragione!" ridacchiò. "Questa era l'ultima" sospirò, poi chiuse il quaderno e ripose la penna nell'astuccio color corallo.
"Chris, posso farti una domanda?" chiesi cautamente.
Aggrottò la fronte, notando la mia espressione seria. "Sì, dimmi..."
"Cosa ti succede? Voglio dire... E' da tempo che ti comporti in modo strano" le feci notare.
Scosse la testa lentamente. "Io? Sarei io quella strana?" domandò retorica, incrociando le braccia al petto.
"A malapena mi rivolgi la parola a volte!"
"Ma che dici..." disse con voce bassa.
"Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? Dimmelo, qualsiasi cosa sia voglio risolverla..."
"Io..." fece una piccola pausa, poi continuò "Io sento che mi stai nascondendo qualcosa"
E aveva fatto centro. Era ancora la mia amica più cara, nonostante nell'ultimo periodo ci eravamo allontanate e mi faceva stare male mentirle, ma non potevo raccontarle tutto, sarebbe stato come tradire Jurian, il segreto che stavamo custodendo gelosamente da mesi e mesi.
"Non ti nascondo niente." affermai.
"Ah no? E allora perché ultimamente sparisci in continuazione? C'è qualcosa di grande che non mi vuoi dire e-"
"E cosa?!" la interruppi. "Non devo per forza dirti tutto, va bene?" 
"No, hai ragione. Ma io mi fido di te, ti dico tutto, e vorrei che anche tu ti fidassi di me."
"Mi fido di te! E poi cosa c'entra questo con quello che mi dicesti a Capodanno?"
Sgranò gli occhi. "Ero ubriaca"
"Quello che hai detto, lo pensavi sul serio." precisai.
"Vuoi sapere la verità?!" alzò la voce. Quasi mi spaventava ciò che stava per dirmi, ma almeno avrei finalmente saputo cosa si era tenuta dentro tutto questo tempo. Puntai lo sguardo nel suo e notai la sua espressione mutare, come se ci stesse ripensando.
"Sai cosa? Me ne vado." Raccolse le sue cose e le mise nello zainetto, in fretta. Poi si alzò e si diresse verso la porta.
"Aspetta!" la afferrai per un braccio. "Cosa mi stavi per dire?" 
Si divincolò dalla mia presa. Strinse i pugni e mi voltò le spalle.
"Non è bello essere innamorate di qualcuno che invece ama la tua migliore amica." disse con voce tremante.
Boccheggiai. Aveva scoperto tutto? Era innamorata di Jurian? Non poteva essere, non poteva saperlo. Forse non si stava riferendo a lui. O almeno era quello che speravo.
"A chi ti riferisci?" chiesi, con il cuore in gola.
"E' da un po' che volevo dirtelo, ma poi tu hai cominciato a vederti con lui... Non sapevo che fare!"
"Stai parlando di Thomas?" 
"Sì! Io lo amo, e tu non hai fatto altro che prenderlo in giro, non ti piaceva, ma ci uscivi comunque! Potevo avere qualche possibilità e invece ti sei messa in mezzo, come sempre!"
"A me piaceva Thomas prima, non l'ho preso in giro! E se avessi saputo che ti piaceva non sarei mai uscita con lui! Sei tu che dovevi dirmelo!"
"Non è solo questo il punto! Sei sempre in mezzo, sei sempre un passo davanti a me, qualsiasi ragazzo se dovesse scegliere tra una di noi, sceglierebbe sempre e comunque te! Mi sento sempre inferiore a te in ogni cosa!!!" urlò con le lacrime agli occhi.
"Questo è quello che pensi tu! Non è così, e poi non hai niente per cui sentirti inferiore a nessuno!" cominciai ad alzare anche io la voce.
"Riesci meglio di me in tutto, e quando mi piace qualcuno vengo a sapere che lui muore per te! Come dovrei sentirmi io?! Eh?!"
"Non è colpa mia se Thomas era innamorato di me!" urlai esasperata. "E comunque adesso non stiamo uscendo più insieme..."
"Certo, cosa vorresti dire? Che dopo di te posso farmi avanti io?" domandò retorica, sollevando le sopracciglia. "Che bello essere la seconda scelta!" esclamò ironica.
"Non intendevo dire questo! Come facevo poi a sapere che ti piaceva lui?! Tu non mi hai detto niente!" 
"Te lo stavo per dire, ma poi mi hai cominciato a frequentarlo"
"Mi dispiace..."
Espirò pesante. "Posso chiederti una cosa?"
Annuii. 
"Perché hai smesso di frequentarlo, così all'improvviso?"
"Non è andata proprio così... Lui mi aveva detto che gli piacevo, e anche lui a me piaceva prima, non sapevo se mi piacesse ancora... Poi lui mi ha detto di iniziare a frequentarci, e che poi gli avrei dato una risposta... Ma ti giuro che se avessi saputo... Non avrei mai accettato di uscire con Thomas, credimi." spiegai, sperando che capisse le mie ragioni.
"E poi?"
"Poi ho capito che non provavo nulla per lui... Ed è finita."
"C'è qualcun altro, vero?"
Distolsi lo sguardo. "Certo che no!"
"Rachel, lo capisco quando menti. E sento che è proprio questo quello che mi nascondi."
Scossi il capo. "Non... Non c'è nessuno..."
"Lo sapevo" sbottò delusa. "Se non me lo vuoi dire va bene, ma non aspettarti che poi io ti dica tutto."
"Chris, non posso!"
"Cosa non puoi?!"
Non potevo dirle nulla. "Ti prego" 
"Quindi c'è qualcuno, ma non puoi dirmi chi è questa persona, è esatto?"
"Perché vuoi saperlo per forza?"
"Perché pensavo tu fossi la mia migliore amica!"urlò.
"Ed è così! Ma non insistere, ti prego..." 
"Ho capito" disse prima di aprire la porta e andare via. 
    
    
Erano passati due giorni dalla discussione che avevo avuto con Chris. A scuola continuavamo ad evitarci, anche perché nessuna delle due aveva nient'altro da dire. 
Erano le quattro e mezza del pomeriggio e non avevo alcun compito da svolgere, così Jurian mi aveva invitata a casa sua. Anche lui aveva il pomeriggio libero e saremmo stati un po' insieme.

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