Capitolo 7

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E' già passato un mese. Le cose tra me e Jurian andavano bene, lo facevamo circa tre volte a settimana, quando entrambi ne avevamo voglia. Non sapevo se lui andasse anche con le altre, perchè sapevo che era uno a cui piaceva farlo senza impegni, che aveva tante ragazze. Però, il solo pensiero mi dava molto, ma molto fastidio. Non mi andava di condividerlo. Volevo essere l'unica a farlo stare bene, e l'unica che lui toccasse. Ma non voglio dirglielo... Penserebbe che sono gelosa, e non è così. Ma mi dà fastidio pensare che qualcun'altra lo possa far stare meglio di come lo faccio stare io.

Stasera dovrò vedermi con Jurian. E non vedevo l'ora che arrivasse. I miei sono fuori casa, torneranno domani pomeriggio. Sono andati a trovare un mio prozio, in campagna. Avevo il sospetto che vista la sua età, avesse qualche problema, e avevo chiesto loro se ci fosse qualcosa che non andava, ma mi avevano detto di no, che era solo una visita di cortesia. Ci sarei voluta andare anche io, ma purtroppo avevo scuola, così avevo deciso che ci sarei andata la prossima volta. 

Non appena ho sentito che sarebbero andati, ho subito pensato di chiamare Jurian per stare un po' insieme. Non stavamo insieme da qualche giorno, visto che io avevo avuto da fare con la scuola, per via delle interrogazioni, e dei compiti scritti.

*****

Finalmente sento suonare il campanello. Apro la porta.

"Buonasera signorina" dice scherzando.

"Buonasera"

"Dì la verità non vedevi l'ora di vedermi"

"Forse eri tu quello che non vedeva l'ora..."

"Sì... Forse"

"Vediamo un film?"

"Un film?" mi chiede stupito.

"Si. Che c'è di male?"

"Ah... No niente... Pensavo che volessi... sai..."

"Dopoooo"

"Ah, ecco"

Io lo avevo chiamato, sì per quello, ma anche per passare del tempo insieme. Ovviamente per lui non era così. Io con lui stavo benissimo, mi faceva sentire protetta, come se tra le sue braccia nulla potesse ferirmi... Provavo tantissimo affetto per lui. Volevo fare con lui tutte quelle cose che facevamo insieme, prima che succedesse quello che è successo, ovvero prima di questo "accordo". So che lui mi voleva bene, ma so anche che non vedeva l'ora di saltarmi addosso.

"Allora Rachel, che film vuoi vedere?"

"Ma se non ti va..."

"No no! Mi va!"

"Beh... Non so... Scegli tu... L'altra volta ho scelto io"

"Non lo so.. Tu hai tutti film noiosi!"

"Ehi, guarda che ho bei film"

"Credo sia meglio vedere cosa fa in tv"

"Bah, come vuoi"

Così cominciammo a fare zapping, finchè non trovammo qualcosa da vedere.

Ci mettiamo comodi sul divano, lui si stende ed io mi appoggio a lui.


JURIAN'S POINT OF VIEW

Era passata circa un'ora da quando avevamo cominciato a vedere la tv.

"Rachy?" la chiamo

Sollevo leggermente la testa e noto che si è addormentata. E' così carina. Sembrava un angelo quando dormiva. Dorme così beatamente che mi dispiace svegliarla, quindi cerco anche di evitare di muovermi troppo per non svegliarla. Non riuscivo a smettere di guardarla. E' bellissima, la più bella ragazza che avessi mai visto. Comincio ad accarezzarle i capelli. Sono morbidissimi, e profumati, come sempre... Sembravano seta. Aveva sempre avuto dei capelli bellissimi. Più la guardo, più mi stupisco. Ricordo che da piccola era un po' cicciottella. All'inizio non ci sopportavamo, poi dopo la morte di mio fratello minore, Mike, lei si avvicinò a me. Mi consolava accarezzandomi sulla testa, mentre mi coccolava tenendomi tra le sue braccia. Mi consolava come una madre. Purtroppo in quel brutto periodo mia madre rischiò di impazzire. Per lei il dolore era insopportabile. Aveva sempre lo sguardo perso nel vuoto, lo stesso mio padre. Ed io cercavo conforto in Rachel. Fu da quel momento che diventammo inseparabili. Ed io smisi di prenderla in giro per via del fatto che era cicciottella. E incominciai a difenderla da chi la prendeva in giro. Sentivo di doverla proteggere, e che una persona così meravigliosa non doveva soffrire. Era questo che volevo. Che non soffrisse mai, che fosse sempre felice. Se era felice lei, lo ero anch'io.

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