Capitolo 18

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Bussarno alla mia porta. Io mi misi gli occhiali e andai ad aprire. Mi trovai davanti ad una faccia con un sorriso larghissimo - Sei pronta per divertirti? -
- Michelle non sapevo che saresti venuta anche tu - mi prese la mano - Scherzi? Io non mi perdo mai una festa - mi spinse fuori dalla stanza e andammo giù per le scale - Non vedo l'ora di vedere la tua faccia - stava quasi correndo. Aprì la porta principale e l'aria mi arrivò su tutto il corpo. Davanti a noi c'era un giardino con in mezzo una larga via di terra circondata dai lampioni. Mi voltai. Era un grandissimo castello di color beige. Un balcone era al centro della parete. Non feci in tempo a vedere altro perchè Michelle mi tirò per il braccio. Percorremmo una viuzza circondata da piante e alberi, illuminata da lanterne. Sentì della musica alzarsi sempre di più e Michelle si mise a ballare. Il suo corpo ondeggiava da tutte le parti. Quandò la via finì ci ritrovammo in una grande spiaggia. Era piena di ragazzi: c'è chi era in costume e c'è chi era ancora vestito. C'erano diversi bar e tavoli. Molti erano dentro l'acqua e si stavano tutti divertendo. Michelle si avvicinò a me e si tolse la maglietta. Aveva un costume rosa a due pezzi. Corse verso un tavolo prendendo un bicchiere, bevendolo tutto. Mi fece segno di seguirla. Io lo feci. Quando la raggiunsi si era tolta anche i pantaloncini e stava parlando con Ellen. Lei era mezza nuda. Il suo costume era nero e aveva una marea di braccialetti ai polsi - Voglio che si diverta! Portala in giro! - Mi guardò e mi sorrise - Mi puoi ancora essere simpatica. Bevi questo bicchiere e andiamo a ballare - lo presi. La musica era altissima - Cosa c'è dentro? -
- Che ti importa? Vuoi divertirti o no? - io lo bevvi tutto. Mi bruciò la gola e quando ebbi finito buttai il bicchiere sulla sabbia. Ellen mi sorrise e guardò Michelle - Mi piace - mi prese la mano e mi portò in mezzo alla folla. Tutti stavano saltando e iniziò a farlo anche lei. Sentì Michelle che stava urlando e quando mi girai stava ballando insieme a Zack. Lui non sembrava divertirsi molto. Iniziai a saltare e a divertirmi. Ogni tanto Ellen mi portava dei bicchieri e io li bevevo tutti. Mi sentivo leggera e libera. Dopo un pò qualcuno mi prese la mano e mi portò a riva - Ti stai divertendo? - i sui capelli neri stavano volando per colpa del vento - Si, molto -
- Divertiamoci ancora di più - si avvicinò a me e mi tolse la maglia. Le sua mani mi sfiorarono  la pancia e io sussultai. Mi sorrise e si avvicinò ancora di più. Sentivo il suo respiro sulla mia bocca. Il mio cuore accelerò e le ricambiai il sorriso. Mi prese la vita e le sue dita mi toccarono la schiena. - Chiudi gli occhi - io lo feci. Mi mancava il respiro. Aspettai. Non so cosa. Sentì dell'aria in tutto il corpo e lo stomaco mi sembrò leggerissimo. Sentivo le mani di Michelle sulla schiena e il suo viso vicino al mio orecchio. Mi sussurrò: - Ora aprili - quando li aprì non potevo credere a quello che stavo vedendo. Eravamo in aria. Non più sulla spiaggia. Dalla sua schiena partivano dei raggi di luce, erano trasparenti. Mi mancava il respiro. La guardai. Le nostre faccie erano vicinissime. Mi stava sorridendo - Visto? Non ti stavo mentendo - mi sussurò ancora. Io la guardavo e basta. Era straordinaria. Come era possibile? Tutto questo non aveva senso. Le sue mani si spostarono sui fianchi. Ci stavamo abbassando. La vista da lassù era mozzafiato. Le luci della festa erano piccoli puntini. Eravamo solo io e lei - Tu sei davvero un angelo? - lei annuì - Sei tu che non mi credevi. Ti ho sempre detto la verità - io le presi i fianchi e la guardai dritta negli occhi- Sei meravigliosa- il suo sorriso si alargò - Dobbiamo scendere non posso stare così al lungo, è vietato - annuì. Durante la discesa ci guardavamo e basta. Le sue ali erano grandissime e non erano fatte di piume ma di luce. Mi domandai che cosa sarebbe successo se le avessi toccate. Sentì i granuli di sabbia nei piedi ma lei mi teneva ancora la schiena e io i suoi fianchi. La sua pelle era morbida e soffice. Eravamo vicinissime. La musica era solo un eco lontano. Ma una voce mi chiamò e mi scansai da lei veloce - Gwen eccoti qua! Ti ho cercata dappertutto - Kalea guardò Michelle ma non mi sembrò un sguardo amico. Mi schiarì la gola - Si, ero qua. Dimmi - mi prese la mano e mi spostò da lei - Abbiamo scoperto qualcosa - la guardai - Su cosa? -
- Su di te -

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