Capitolo 8

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Siamo scesi ora dall'aereo, un'oretta di viaggio più o meno, siamo in questo aeroporto, io e Amber stiamo andando in un bar a comprare dell'acqua mentre George ritira le valigie.

"Oddio Grace ancora non ci credo siamo arrivatii" mi urla Amber in un orecchio, io ridacchio, però mi sto preaccupando per George perchè ci ha detto che ci raggiungeva ed è più di mezz'ora che lo aspettiamo.

"Tutto bene Grace?" Chiede Amber
"Veramente, no, George ancora non torna secondo me dobbiamo andare a cercarlo"
"Si anche secondo me, andiamo" si alza da tavolo Amber

"Io lo chiamo al cellulare, tu inizia a controllare quì intorno" mi dice
"Okay vado"

Vado verso la zona dove c'è il nastro trasportatore delle valigie, ma non c'è quì. Richiamo Amber sarà meglio.

"Ehy allora, ha risposto al cellulare?"
"No, non risponde"
"Oddio amber!" Dico con voce cupa
"Cosa?"
"Raggiungimi, vicino alle valigie"
"Arrivo"

"Salve agente,cosa succede quì?" Dico con voce ferma.
"Lei chi è mi scusi?"
"Un'amica del ragazzo a cui sta stritolando il braccio, quindi ripeto cosa succede?"
"Grece, lascia stare, risolverò tutto io" mi dice George
"Ecco brava, da ascolto al ragazzino quà" dice l'agente, iniziando a camminare con George sottobraccio

"GRACEE CHE SUCCEDE?" urla Amber, mentre mi viene in contro
"Stanno portando via George, non mi hanno voluto dire il perché!"
"Cosa stiamo aspettando seguiamoli"
Iniziamo a correre per raggiungerli

"Ancora quì stai ragazzina?" Mi dice l'agente vedendomi
"Si staremo quì finchè non ci saranno date delle spiegazioni" dico irritata
"EH VABBENE ENTRATE CON NOI COSÌ SAPRETE MEGLIO COSA È SUCCESSO" dice la guardia, urladoci contro.

•tre quarti d'ora dopo•

"Quindi lei, George Mccarthy, arrivato al nastro trasportatore, ha avuto una discussione con il ragazzo, di colore, che sta lì a consegnare le valige, okay può raccontarmi di preciso cosa è successo?"

È passata più di mezz'ora siamo seduti intorno ad un tavolo dentro  stanza con poca luce, l'agente è cabiato ora c'è una ragazza, sembra più tranquilla rispetto all'omone di prima, George sta ripetendo le storia anche a lei, questa giornata sembra non finire più. Uff

"Allora, ero lì a ritirare le valigie, avevo detto a quel ragazzo di prendere le tre valigie che stavano per arrivare, quando ad un certo punto mi squilla il cellulare io lo predo e mi giro per parlare mentre mi giro sento che qualcuno sta sfilando il mio portafoglio dalla tasca di dientro mi giro e vedo quel ragazzo con il MIO portafoglio nella mano, allora, gli do un puglio in pieno viso e lo spintono per riprendermelo, intanto siete arrivati voi e avete visto soltato me che picchiavo quel ladro del cazzo" dice George alterandosi

"Allora signor Mccarthy innazitutto moderi il suo linguaggio, ora andrò a avedere il nastro delle telecamere di sicurezza, voi tre aspettatemi quì, quando avrò verificato tornerò per decidere cosa fare di te" dice, apre la porta e và via.

••••》》

"Eccoci, allora abbiamo controllato le telecamere, e mi sono accertata che fosse tutto vero, lo è, quindi potete andare ragazzi, buona serata"

"Grazie anche a lei signorina" diciamo noi

"LIBERI FINALMENTEEE" urla Amber una volta fuori dall'aeroporto
"Sù sù, chiamiamo un taxi che devo pisciare"  dice George saltellando
"Scemo, chiamo io" dico ridendo
"Si,salve un Taxi, all'aeroporto di Norfolk,okay grazie mille"
"5 minuti ed è quì" dico hai ragazzi

"No, no la casa dovrebbe essere quella dopo" dice George al tassista, ci siamo persi un paio di volte, spero che ora ci siamo.
"Emh si è questa allora quanto le dobbiamo?"
"40 dollari"
"Ecco a lei"
"Aspettate vi aiuto a scendere le valigie ragazzi" ci dice

Dopo aver sceso tutte le valigie, cerco le chiavi, apro la porta e, la casa ommioddio è bellissima.

"AHHHH È STUPENDA" urlo e inizio a corrrere sù per le scale, sono piccole e a chiocciola
"Eh cazzoh" urlo
"GRECE CHE SUCCEDE" sento Amber urlare di sotto

"C'è un insetto. Ahhh"
"GEORGE CORRI AD UCCIDEDE L'INSETTO" ulrla Amber, facendosi sentire fino in spiaggia

Si sente giù in salotto George che ridacchia "Arrivoo"

Okay dopo aver ucciso quel coso schifoso abbiamo cominciato a sistemare tutte le nostre cose.
E abbiamo deciso di ordinare qualcosa da mangiare da Internet e farcelo portare.

"Amber è tuo il cinese?"
"Yì"
"Okay" ridacchio, io ho ordinato piatti italiani invece George Messicani.

"Allora vi và di continuare la serie televisiva?" Dice George con entusiasmo
"Sii, vai metto io" rispondo andando a collegare il cavo alla televisione.
"Skins?" Chiede amber dopo aver messo in bocca un pò del suo pollo alle mandorle
"Si quello" rispondiamo in coro

●●●》》

Sento un rumore, tipo un botto, non sò cosa sia, ci siamo addormentati tutti e tre sul divano, con la tv accesa.

Mi alzo con fatica, mi affaccio alla finestra, e vedo i fari ti un'auto puntati contro casa nostra, la macchina però intatta.

"Ragazzi alzatevi, correte un'incidente" cerco di alzare la voce, accendendo la luce della stanza.

"Cosa, che è successo" chiede George grattandosi l'occhio.

"QUALCUNO  HA  FATTO  UN'INCIDENTE   QUÌ  FUORI" dico urlando mentre mi metto le scarpe sulle scale

Esco correndo c'è una bici buttata vicino ad un albero un ragazzo a terra, la macchina nel frattempo è scappata via.

Vado da quel ragazzo, seduto a terra che si tiene la testa con le mani.

"Oddio, stai bene?, ti prego parlami" dico tirandolo sù per una spalla
"Mmh, ho male alla testa e al ginocchio destro" mi dice dolorante
"Okay tranquillo, dai George aiutami ad alzarlo e portarlo dentro" dico mantenendo la calma.

Lo facciamo sdraiare, e Amber prepara un panno umido e la pomata per le contusioni.

"Emm, allora, vuoi che chiamo il 911?"
"No,no, tranquilla, comunque piacere Caleb" dice, mentre sistema il panno sul ginocchio
"Okay allora, Grace piecere, loro sono George e Amber" dico indicando i miei amici.

Lo lasciamo riposare, ora sono nella mia camera e lo sento lamentarsi giù in salone

Scendo le scale, giusto per vedere come sta, se gli serve qualcosa.
Ammetto che è parecchio bello e averlo in giro per casa, è molto imbarazzante.

"Hey" mi dice appena mi vede, ha una voce bellissima
"Heyy" rispondo sedendomi vicino a lui
"Allora, non mi sembri di quì, non hai la nostra cadenza, di dove sei?"
"Umh, non molto vicino da quì è un paesino con pochi abitanti, e tu perché eri in bici a quest'ora della notte, ricciolino?"
"Èh èh, non si può dire" dice ridendo

"Comunque vedo che stai meglio!" Dico sfottendolo
"Un pò, grazie di tutto comunque"
"Tranquillo, basta che ti rimetti"
"Già" dice facendomi un mezzo sorriso

"Allora io vado che si sta facendo troppo tardi, sul serio" dico alzandomi dal divano
"Okay notte Amber" dice con quella voce che mi fà impazzire, di già.

-Elettra🍦

_Love Your SmileWhere stories live. Discover now