pray

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rimasi a guardare estasiata le sue mani portare ai piedi del letto i miei pantaloni, lasciandomi completamente in intimo. mi guardava e si mordeva il labbro, Hoseok sapeva come farmi perdere la pazienza o, semplicemente ero stanca di aspettare. il mio ventre non vedeva l'ora di essere riempito dalla lunghezza del dottore, i suoi pantaloni gli stavano stretti stretti.

"hoseok..." dissi quando la sua lentezza mi fece irritare. "cazzo sbattimi, non ne posso più" ringhiai contro il suo petto, che veniva lentamente spogliato dalle sue mani chiare. lui sorrise, si mise a cavalcioni su di me facendomi sentire la sua eccitazione nella mia intimità, respirai a fondo rilasciando poi l'aria in una nuvoletta.

faceva dei cerchi con il bacino, facendomi dannare ogni secondo di più, lo volevo dentro di me, in quel preciso momento. in realtà non mi importava chi era, cosa voleva o perché era lì con me, la cosa che mi interessava più di tutte era il fatto che finalmente avrei soddisfatto le mie voglie da ninfomane.

quando infilò una mano sotto il reggiseno, nella parte centrale però mi si appannò il cervello, e non per il piacere. "Hoseok..." dissi sorridendo, lui mugugnò incitandomi a parlare "ho voglia di hamburger... possiamo andare a prenderlo?" dissi flebile, arrossendo.

"sono le pasticche, rilassati, non hai realmente voglia. ora lascia fare a me." chiusi gli occhi, concentrandomi sulle sue mani che ormai avevano slacciato l'aggancio e si erano concentrate sulle mutande di pizzo nero, che contornavano i miei fianchi ossuti.

"cerca di non urlare, o qua intorno i vicini sentiranno tutto. secondo i miei calcoli, dato che sono quasi 7 mesi che non fai nulla, il piacere sarà praticamente impossibile da trattenere per te" sussurrò sul mio orecchio, scendendo con le labbra poco a poco lungo la mandibola e man mano fino al bacino, lasciando una scia sensualmente umida.

fece scivolare velocemente le mutande, rilasciai un urletto di stupore, non mi aspettavo tutta questa dominazione. con una mano strinse il seno, con due dita dell'altra mi penetrò. inarcai la schiena, mi sembravano anni che non provavo una sensazione simile. il piacere mi faceva vedere le stelle, lasciai un urlo quasi agghiacciante quando fece scambio in modo davvero inaspettato con il suo membro duro.

con le dita premeva sui miei fianchi, lasciando dei lividi rossi, da quando forte era. la mia gola dopo pochissimo iniziò a bruciare, urlavo come se mi stesse stuprando, in realtà le spinte non erano del tutto profonde e nemmeno veloci. stavo in paradiso, stringevo tra i pugni piccoli le lenzuola bianche. "merda sei così stretta" mugugnò lui facendomi mandare gli occhi all'indietro. ero arrivata al limite.

"Ho-Hoseok. n-non ce la faccio più" sentì le mie pareti stringersi, così aumentò finalmente la velocità delle spinte e la profondità. non avevo minimamente calcolato quanto era grande, non finché non si spinse completamente per farmi urlare il suo nome. venni intorno a lui, con il respiro affannato e la fronte sudata, sentivo i suoi ansimi flebili e lontani, stavo male, mi girava la testa.

una sberla fece contatto con la mia guancia sinistra. "oh scusa Cher ma non puoi assolutamente perdere i sensi, non ora che sei mia" disse digrignando i denti, afferrando ancora più forte e gemendo verso l'alto. ritornai velocemente su quel letto, chi si sarebbe fatto mancare la vista di Hoseok che viene sussurrando il proprio nome?

e così fece, si sfilò da me e riversò il suo seme caldo sul mio busto, facendomi sorridere. "oh Cher sei stata perfetta" disse lui pulendomi il ventre con uno straccio. "no Hoseok, grazie a te, è stato l'orgasmo più bello che abbia mai avuto, addirittura sovrasta quello del mio ex ragazzo..." dissi rannicchiandomi contro il suo petto possente.

feci per parlare ma non lasciai uscire nessun suono. "cosa devi dirmi?" chiese baciandomi la fronte. "possiamo andare a prendere gli hamburger, ora?"

Toughts 🎀Donde viven las historias. Descúbrelo ahora