LA PRIMA LEZIONE DI (QUASI) VITA

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No, non poteva essere, come aveva fatto? Beh, a questo punto avrei dovuto averlo già capito, lui era un Dio. Probabilmente scrivere tutta quella lista era stato inutile, probabilmente sapeva già tutto.

-Beh, allora, dì qualcosa, parla-
Mi ero dimenticato che lui fosse ancora lì davanti a me.

Ero stato scoperto.
Ed ero d'accordo anche io che mentire ad un Dio, di nuovo, non era la cosa migliore da fare in quelle circostanze. In nessuna circostanza direi.

Annuii.
-Ha ragione- sussurrai impercettibilmente. -Beh, wow, non me lo sarei mai aspettato. No aspetta sono un Dio, io so tutto. - Rise, e la sua risata alle mie orecchie suonò come un addio a Rachel, mi ero giocato tutto.

Ed avevo perso.
Ma si sa, anche quando tutto è perduto, niente è perduto per sempre.

Stavo per andarmene dalla sala quando le porte di chiusero. -Va bene- disse Plutone, stupendomi -Avrai una possibilità- Non sapevo cosa fare, ero scioccato. -Cosa intende?- chiesi convinto di non aver sentito bene.
-Ho detto che avrai una possibilità, ti darò un periodo di prova, durante il quale tu dovrai rimediare a tutti i tuoi errori, se riuscirai a capire cosa hai veramente sbagliato e di conseguenza riuscirai a sistemare i tuoi errori, allora riavrai indietro la tua vita...- fece un attimo di pausa -In caso contrario verrai mandato nei campi della pena.-

-G-grazie- balbettai incerto, doveva esserci un trucco, ma per la prima volta mi imposi di non vedere solo il male delle cose.

Uscito dal palazzo andai sotto il mio albero. Decisi di sedermi, per capire quello che mi stava succedendo e rifletterci sopra. Poi, dopo aver capito tutti gli errori che avevo fatto mi sarei alzato e avrei deciso cosa fare.

Ma purtroppo mi addormentai. Quando mi svegliai mi rimproverai per essermi lasciato andare.
Ma capii subito che qualcosa non andava: non mi trovavo sotto il mio pino, negli inferi. Sotto l'albero dove mi ero addormentato. Mi trovavo coricato su una spiaggia. Mi sedetti e mi guardai intorno.

Doveva essere tramonto, il sole stava scomparendo sotto il mare. L'aria era invasa da una luce arancione. Faceva uno strano effetto vedere il mondo dopo così tanto tempo passato sotto terra. Non era più abituato a vedere la luce del sole, a vedere tutto così "reale".

"Chissà quanto tempo è passato, chissà per quanto tempo sono stato morto?" Mi chiesi.

Poi fui invaso da una strana felicità, non felicità felicità, ma qualcosa di diverso, probabilmente orgoglio, ero orgoglioso di essere riuscito ad ottenere ciò che volevo. Ero orgoglioso di aver battuto un dio, lo avevo convinto a lasciarmi andare. Ma anche se per poco avevo esitato alla fine non avevo avuto dubbi. Ottengo sempre quello che voglio.

"Non essere così presuntuoso, in questo viaggio devi mettere da parte l'orgoglio e la presunzione" risuonò ad un certo punto una voce nella mia testa, sembrava Plutone, ma decisi di non farci caso. La ignorai.

Poi pensai alla mia situazione e sorrisi: Ero quasi vivo da mezza giornata e avevo già imparato una lezione: ad un Dio si può mentire la prima volta... ma non la seconda.

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⏰ Last updated: May 11, 2017 ⏰

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Oltre la morte || OctachelWhere stories live. Discover now