Capitolo 15

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Parte Seconda. L'immortale

Prologo.


La ragazza appena udì quelle parole, si pentì, inizialmente, di avergli confidato quello che poteva fare, un simile segreto che aveva mantenuto per così tanto tempo.

Temeva che avrebbe potuto servirsene per scopi non del tutto consoni, che non avrebbe mantenuto il segreto e che combinasse poi qualche sciocchezza.

Dopotutto, se era quella la decisione che aveva preso, non poteva ignorarla dopo che era stata lei a fare la proposta, non poteva permettere che morisse.

Non voleva.

Forse era stato questo che l'aveva spinta a confidargli che lo avrebbe potuto far diventare come lei, un essere immortale, senza specificare nulla nel dettaglio: i loro nemici erano rimasti lì ad ascoltare e, adesso, avrebbe dovuto rimetterli di nuovo al tappeto per mantenere la promessa al ragazzo che giaceva a terra privo di sensi e impedendo a loro di scoprire più del necessario.

Scorse un sorriso che gli incorniciava il volto e capì che sapeva a cosa andava incontro ed era pronto ad affrontarlo. Era veramente un ragazzo impulsivo, si disse tra sé, ma non era uno stolto.

Dopo aver fatto in modo che quegli uomini non fossero più un problema e che non avrebbero visto nulla per non riferire nulla a Vivian, si avvicinò al ragazzo ormai svenuto.

Poteva udire il suo battito cardiaco: era molto debole e non aveva molto tempo a disposizione. Doveva fare in fretta se voleva salvarlo.

Non li aveva uccisi per lui, perchè sapeva perfettamente quale sarebbe stato il suo primo istinto una volta sveglio. Lo aveva provato lei stessa e conosceva bene quella sensazione. Il loro destino era ormai segnato. 

Aveva imparato a controllarsi solo nell'arco dei secoli ponendosi un esilio forzato, lontano dagli umani per un lungo periodo di tempo. La prima persona che aveva incontrato, dall'inizio del suo esilio, era stata quella strega, Vivian. Non si sarebbe mai immaginata che cosa sarebbe diventata poi, altrimenti l'avrebbe uccisa e non salvata, come invece aveva fatto. Per poi arrivare a riprendere contatti con il resto della civiltà solo ottant'anni dopo, proprio con Cam.

Trasformando quel ragazzo, avrebbe dovuto rivelargli le mostruosità di cui erano capaci e come imparare a controllarlo.

Aveva preso a cuore la sorte di quel ragazzo, anche perchè, da quando lo aveva incontrato, aveva risvegliato in lei sentimenti che mai aveva pensato di provare ancora. Oltretutto, dopo millenni, il suo cuore aveva emesso un solo battito cardiaco che solo lei aveva udito quel giorno, ma era stato bello sapere che, nonostante quello che era diventata, aveva ancora un cuore e dei sentimenti.

Fu il motivo per cui, aveva appreso dalle sue pergamene, che poteva trasformare un altro umano facendolo diventare come lei era.

Con cautela, aveva afferrato la sua testa e poggiata sulle sue gambe, come aveva fatto poco prima, si era ferita e aveva fatto colare parte del suo sangue direttamente all'interno della ferita aperta sullo stomaco del ragazzo. Sapendo che non sarebbe bastato, gli aveva bagnato le labbra sperando che gli scendesse lungo la gola, ma era troppo denso il sangue perchè succedesse, così lo bevve e glielo immise direttamente dalla sua bocca alla sua.

Poteva sembrare quasi un bacio passionale il suo, ma in realtà era per un altro scopo, anche se era una bella sensazione baciare quel ragazzo!

Era passato del tempo dall'ultima volta che aveva baciato qualcuno e la sensazione, pensò tra sé, era molto simile.

L'Immortale e L'umanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora