You have been the one for me. 6

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Le 24 ore insieme erano trascorse in modo molto veloce. Avevano passato la maggior parte del tempo a coccolarsi sotto le coperte ignorando l'orologio e il mondo. Ma il mondo non si fermava mai e come ogni volta era giunto il momento dell'arrivederci.
I baci non erano mai abbastanza in quelle occasioni.
"Fai il bravo" raccomandava Claudio
"No sei tu che devi fare il bravo! Non me dire cazzata a Clà! Non me le dire più" e dopo un lungo abbraccio si erano salutati.
Mario tornato a Roma aveva continuato a vivere la sua solita vita da commesso.
Claudio continuava a pensare e ripensare a quella proposta. Il mondo della moda lo affascinava moltissimo. Non voleva rinunciare.
Era importante peró mettere in chiaro delle cose:
"Io e te non abbiamo nessun tipo di rapporto, se non strettamente professionale! Non mi contattare se non è strettamente necessario, io mi limito a delle foto e alla pubblicità sui social!" Aveva chiarito Claudio. Ad Alberto andava bene così, almeno apparentemente.
Durante i primi giorni di collaborazione la situazione si era dimostrata tranquilla, i due ex fidanzati non si erano incontrati direttamente, Claudio si era limitato a scattare qualche foto in giro per Verona.
Anche a Mario sembrava andare bene come situazione. O comunque metteva da parte le sue paure pur di non ostacolare Claudio e i suoi desideri.

La situazione apparentemente stabile peró crolló dopo poco. Quello che inizialmente era solo un lavoro incentrato sulle fotografie si trasformó in una vera e proprio collaborazione. Claudio passava molto tempo nello studio di Alberto, lo aiutava con i vestiti, lo aiutava nell'organizzazione degli eventi. Una sera Alberto, in seguito ad un importante invito per una cena di lavoro con i maggiori esponenti dei brand italiani, chiese a Claudio di accompagnarlo. L'obiettivo era quello di dimostrare di essere una coppia di affari particolarmente affiatata per convincere gli esponenti incravattati a collaborare con loro.
Claudio non sapeva come comportarsi in quella situazione scomoda. Sapeva che avrebbe ferito Mario. Ma come
Poteva rifiutare ora che gli affari andavano cosi bene? Mario avrebbe capito sicuramente!
Aveva 30 anni, non 12. E quella era solo una cena di lavoro. Problemi? No.

Quella sera Claudio indosso la sua camicia bianca, il suo abito nero, la cravatta. Sistemó i capelli, la barba, gli orecchini.
Alberto lo passó a prendere con la sua nuova BMW, e dopo un "Wow, stai benissimo", guidó fino al ristorante.
Il tavolo ospitava 12 signori molto eleganti accompagnati dalle loro mogli o dai loro compagni. Durante la cena mangiarono cibo di alta classe, assaggiarono i migliori vini e parlarono di affari, viaggi, moto, macchine. Era da un po' che Claudio non toccava questi argomenti. A Mario non piacevano queste cose, in genere con lui si discuteva sul titolo del film da vedere, si discuteva sul gusto della pizza da ordinare o su chi doveva fare la doccia per primo. Claudio sorrise al pensiero. Poi la sua mente si lasció trasportare dai discorsi affrontati da quella gente e il ragazzo dagli occhi neri per una notte uscì dalla sua testa.
Durante la cena disparate domande furono rivolte a Claudio. In particolare alla domanda "Che lavoro fa il tuo ragazzo?" per la prima volta Claudio aveva trovato difficoltà a rispondere. Alla parola "commesso" tutte le persone sedute intorno al tavolo avevano accennato un sorriso perfido. Lui l'aveva notato.
Quella fu solo la prima di una serie di cene ed eventi che da quella sera si susseguirono, tutte uguali. Il discorso principale della conversazione girava sempre sulla vita privata di Claudio, quello che per tutti era considerato il bello impossibile.
"Sei sicuro che faccio al caso tuo?", chiedevano.
"Non credi che la differenza cominci a farsi sentire?"
Claudio non rispondeva.

Mario non voleva passare per il solito paranoico di turno e per l'ennesima volta aveva fatto finta di non starci male. Ormai ci era abituato: erano settimane che Claudio si dedicava a quel progetto trascurando il resto. La vocina nella sua testa continuava a ripetergli che era solo un suo brutto presentimento, doveva smetterla di vedere il marcio in tutto. Ma come poteva fingersi cieco di fronte a certe affermazioni?
Per la seconda volta Claudio aveva rimandato il suo viaggio a Roma.
La prima volta doveva partecipare ad una serata in discoteca.
La seconda volta aveva ricevuto l'invito per una cena molto importante.
Non si vedevano da tanto, troppo tempo. La mancava bruciava nel petto di Mario insieme alla nostalgia e alla paura.

Una sera Claudio, accompagnato da Alberto, partecipó ad un evento a Milano organizzato nella supervilla di un imprenditore francese. L'alcool in quelle occasioni non mancava mai. Quella notte in particolare era arrivato il momento di festeggiare perchè in pochissimo tempo il
brand di Alberto aveva raggiunto e superato il record di vendite piazzandosi tra i 5 migliori brand italiani.
Claudio perse in fretta il conto dei bicchieri di champagne ingurgitato. E poco dopo perse anche la cognizione di quello che stava succedendo.

Il mattino seguente aprì gli occhi. Sbadiglió. La stanza in cui si trovava era illuminata da un filo di luce fioca. Fissó il pavimento: la moquette era verde. Dove si trovava? Improvvisamente avvertì un forte mal di testa crescere. Si stropicció gli occhi. Cosa era successo la sera precedente? Pian piano riaffiorarono i pensieri nella tua testa. La villa, l'imprenditore francese, Alberto, lo champagne. Ecco. Alla parola champagne avvertì un senso di nausea. Sicuramente si trovava nella sua stanza d'albergo. "Qualcuno deve avermi riportato qui ieri notte", pensó.
Si rigiró nel letto e accidentalmente con il piede toccó qualcosa di caldo sotto le coperte. Non era il cuscino.
Si giró e rimase sbalordito: Alberto, il suo ex ragazzo, era steso accanto a lui, nudo e dormiva beato nel suo letto.
"Ma che cazz.." pensó ad alta voce immobilizzato. Il telefono squilló. Claudio controlló lo schermo
e improvvisamente fu assalito da una sensazione di forte disagio.
Era Mario.

I nostri occhi che diventano mani. ~ CLARIOWhere stories live. Discover now