Sto lottando per te..., cap. 3

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Capitolo 3. Desideri d'amore

Corrono come il vento su per le scale che portano al tetto, ogni passo sembra farsi più pesante come se le loro gambe fossero legate a grosse pietre, ad ogni scalino le pietre aumentano di volume rendendo sempre più difficile la salita.

 
Tre colpi di pistola rimbombano bloccandoli a metà strada.

È troppo tardi.

Non c'è speranza.

I pensieri negativi si fanno largo nelle loro deboli menti incapaci di pensare che magari ci sia ancora qualche possibilità.

Quel silenzio incredibilmente fastidioso regna nell'ambiente circostante, i pensieri smettono di vorticare inutilmente, le gambe ricominciano a muoversi da sole senza più pesi inutili a fermarle.

Arrivano sul tetto sconvolti dal panorama che li avvolge.
Sangue. Ovunque.

Due corpi giaciono a terra immobili, davanti a loro trovano subito Parsa, un proiettile in fronte ha messo fine alla sua vita, il sangue scorre veloce dalla ferita, gli occhi aperti immobili fissano il cielo, occhi pieni di odio, rancore e ricerca di vendetta verso quel paese che gli ha donato la vita.

Vedono quel sorriso beffardo che tanto hanno odiato, un sorriso creato dal diavolo, un sorriso soddisfatto per il dolore inflitto in tanti cuori.

Ziva lo guarda con profondo disprezzo, per colpa sua ha abbandonato la persona più importante dela sua vita.
Una persona che ha sempre continuato a lottare per lei, per la sua felicità, per la speranza di rivedere di nuovo il suo sorriso.

Alza lo sguardo sull'unica persona che lo merita davvero, una lacrima scende dai suoi occhi mentre si avvicina con calma al suo corpo. Vede scorrere sangue dal suo petto, s'inginocchia in lacrime tentando un sorriso mentre preme le sue mani sulla ferita.

Gli occhi socchiusi di Tony si aprono ancora vivi a contemplare quella splendida visione.

La rabbia fa posto al dolore.

"Vattene, Ziva... non hai più posto nel mio cuore."

Le lacrime scendono più pesanti, quelle parole la colpiscono al cuore come lame affilate.
Continua comunque a sperare, in fondo ha fatto tutto questo per lei...

"Tony... in quel giardino, in Israele, mi hai detto che stavi lottando per me. Ora io sono qui a lottare per noi."
"Ti ho aspettato per troppo tempo... ho smesso di lottare quando ho capito che per noi non esiste un futuro. Siamo destinati a soffrire..."
"Io... ti amo, Tony. L'ho sempre saputo ma ci serviva del tempo per pensare, credevo che per stare di nuovo bene avrei dovuto ritrovare me stessa ma... ora so che per stare bene ho bisogno di te!"

Gibbs osserva la scena da lontano, si commuove nel vedere tutto quel dolore nascosto per così tanto tempo nei loro cuori, si sente responsabile di quel dolore a causa delle sue insensate regole... però... senza quelle regole è sicuro che non si sarebbero mai realmente accorti dei loro sentimenti.

Il loro amore non sarebbe mai stato così forte da legarli per sempre ovunque si trovassero.

Quei limiti li hanno rafforzati, giorno dopo giorno. Si avvicina a loro, inginocchiandosi accanto a Tony, cerca inutilmente di fermare il sangue che esce ancora copioso dalla ferita al petto.

Le sue mani si macchiano di sangue.
Si guardano negli occhi per la prima volta.
Gibbs vede il vuoto nel suo sguardo, vede la morte assalirlo.

"Tony... tu non morirai... hai capito?"

Tony sorride, ricorda la prima volta che gli disse quelle esatte parole... ma questa volta non ci crede.
Questa volta non si salverà.

NCIS - Storie breviWhere stories live. Discover now