Smettila

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Sharlene restava rannicchiata sul sedile della sua auto mentre Robert continuava a guidare senza difficoltà nonostante la macchina non fosse sua.
Quasi provava dolore nel stare in macchina con il suo idolo che la trattava come un animale impaurito per colpa della sua timidezza che la barricava dietro un altro muro a dividerla dal parlare con Robert.
Il suo stomaco brontolò, non aveva dei dollari in tasca e pur di non chiedere a lui di fermarsi a mangiare restò zitta con la fame che aumentava.
Sapeva cosa succedeva se non mangiava per troppe ore per poi ingozzarsi all'ultimo e non le importava, bastava non parlare con Robert e tutto andava bene .
Guardò la strada, abbassando gradualmente lo sguardo non appena sentì un dolore alla pancia che silenziosamente si lamentava. Neanche un minimo accenno di guardare con la coda dell'occhio Robert.
Quasi balzò in piedi non appena sentì la mano calda di Downey posarsi sulla sua pancia, esattamente sullo stomaco. Agganciò lo sguardo sul profilo di Robert che continuava a fissare la strada mentre esercitava una leggera pressione sul suo addome.
Sharlene era rigida, ma non osava spostargli la mano.
Non appena lo stomaco tremò per l'ennesima volta lui tolse la mano con un sorriso soddisfatto in volto.
-Hai fame.
Puntualizzò.
Sharlene non sapeva cosa dire, quindi iniziò a mentire anche se con lui mentire era come  tirare una testata al muro senza farsi male.
-Cosa? No!
Alzò le sopracciglia, scompigliandosi i capelli scuri che lo facevano sembrare un ragazzino.
-Non mi prendere in giro Johnson, hai fame.
Lei si pentì subito di aver negato l'evidenza perché lui l'aveva appena chiamata per cognome, e quando uno ti chiama per cognome vuol dire che è già stufo di te.
Si ammutolì per iniziare una serie di lunghe sgridate interiori mentre abbassava lo sguardo per fissarsi i piedi e sopravvivere al silenzio imbarazzante che si era stanziato nell'abitacolo.
-Oh andiamo, non ti stavo sgridando! Per farmi perdonare ti offrirò da mangiare, conosco un ristorante appena vicino all'hotel che fa dei panini stratosferici.
Sharlene chiuse gli occhi e sospirò, ubbidendo alla volontà di Robert senza accennare a ribellarsi.
Mentre sfrecciavano si massaggiò la pancia vittima di innumerevoli fitte, massaggiandosela lentamente per darsi un po' di conforto.
Fu una doccia fredda sentire delle dita che si posavano sulle sue costole leggermente sporgenti, saggiandone la misura.
-Senti qua che roba! Non mangi molto non è così?
Le si seccò la gola.
Voleva aprire la bocca e dirgli di smetterla, ma non ne era capace e non aveva il coraggio. Era così diversa quando non lavorava. Chinò la testa senza opporre nessuna resistenza, mordendosi il labbro inferiore mentre fissava tutto tranne le dita che le massaggiavano la pancia e il costato.
"Ti prego, smettila." Si ripeteva nella mente, ma dalla sua bocca non usciva alcun suono. Quella mano la stava distraendo dal dolore delle fitte e le dava sollievo, ma lei dentro stava avvampando.
-Va meglio?
Continuò lui, iniziando a far rallentare l'auto.
-Io...
Robert si batté una mano sulla fronte per un secondo, ridendo come un pazzo.
-Che stupido! Mi sono dimenticato che voi fan vi eccitate anche solo se vi sfioro! Sappi che se vuoi saltarmi addosso io sono tutto tuo, piccolina.
Ammiccò oltre ogni limite e Sharlene lo fissò shoccata, trattenendosi dal tirargli uno schiaffo sul braccio.
Downey tolse la mano non appena parcheggiò, fissando per la prima volta la faccia della ragazza.
-Okay, niente sarcasmo con te.
-Bella idea.
-Hai parlato!
Sharlene roteò gli occhi e sbuffò.
Di questo passo sarà dura stare con lui.

*corto perché sto in ansia e devo dormire. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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