La fuga

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"Ora basta!" - la voce del professor Piton sovrastò tutte le altre, tutti gli alunni indietreggiarono eccetto per Larissa che non sembrava affatto intimorita.

Il professore con il lungo mantello nero attraversò il corridoio ormai sfollato solo per permettere il suo passaggio: Larissa lo guardò arrivare con un sorriso smagliante, con aria superiore, forse si aspettava pure un complimento.

Ma invece di essere lodata dall'uomo, quest'ultimo le strappò via la bacchetta di mano con un Expelliarmus e subito acchiappò la povera Silva con un secondo Wingardium Leviosa, adagiandola lentamente sul freddo pavimento di pietra.

"Signorina Kraggle" - cominciò il professore, con tono furioso - "Cosa le è saltato in mente?". L'adulto cercava di trattenere la calma, ma i suoi occhi lo tradivano: erano spaventati tanto quanto quelli di Silva.

Larissa sorrise ancora e, come se nulla fosse, disse allegra - "Stavamo solo giocando, Professore! Sta benissimo, vede?" - indicò Silva che era inginocchiata sul pavimento, ricoperta di chissà quali schifezze fuoriuscite da quelle carcasse; Valery era riuscita a liberarsi ed era al suo fianco, intenta a cercare di calmarla.

La povera Silva era a pezzi: umiliata davanti a tutti, davanti alla sua cotta, davanti al Professore, un disastro su ogni fronte, il collasso era imminente - "Lasciami stare!!" - addirittura urlò contro la sua amica che voleva solo aiutarla.

Severus guardò la sua alunna dall'alto verso il basso, a pochi passi da lui: non poteva fare a meno di rispecchiarsi in lei.

Si rivolse poi verso l'artefice di tutto quel male, di quella sofferenza - "Si rende conto di cosa ha appena fatto?" - il Professor Piton avanzò verso Larissa, arrabbiato e allo stesso tempo esitante.

Lei ancora si rifiutava di affrontare le conseguenze, ancora credeva di essere nel giusto - "Ma non ho fatto proprio niente!".

"Vedremo cosa ne penserà il Preside!" - rispose lui.

Tutti gli alunni assistevano al battibecco, ad ognuno dei presenti era chiaro chi avesse torto e chi ragione ma le voci erano così confuse, così dolorose e assordanti per le orecchie di Silva. Collassò.

"Basta!!" - quel gridò tuonò più forte di qualsiasi altro suono presente nei sotterranei e, proprio come nelle tempeste, Silva scomparì in un lampo trascinando con se l'eco della sua voce.

Valery non fece in tempo a raggiungerla, la sua amica si era già dileguata nei corridoi del piano superiore.

Questa volta urgeva una punizione. Dopo aver visto la Shiverspine allontanarsi, il Professore si rivolse a Larissa - "Dal Preside, subito" - e le voltò le spalle facendo svolazzare il suo mantello con tanta eleganza e al contempo rabbia, che sembrava volesse schiaffeggiarla con quella stoffa nera come le piume di un corvo.

Si fermò a metà strada, davanti a Valery, per rivolgerle la parola dopo pochi attimi di silenzio - "Va a cercare la tua compagna e portala in Presidenza".

"S-Sissignore ..." - il volto di Valery era devastato quanto quello degli altri studenti che fino a quel momento si erano opposti alla tortura, si limitò a far cenno di sì con la testa e corse in corridoio a cercare Silva.

Larissa guardò le sue amiche e i vari Serpeverde, sicura al cento per cento che l'avrebbe scampata e seguì il Professore.

Perché a me?
Cosa ho fatto di male?
Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?

Silva correva, correva senza meta scalando piano dopo piano le torri del castello, aveva bisogno di un posto dove nascondersi, riflettere e, sopratutto, sentirsi al sicuro. I suoi capelli e i suoi vestiti erano inguardabili, era cosparsa di bile e tracce di sangue e iniziava anche a sentire un senso di vomito in arrivo. Ormai non le importava di nulla, desiderava solo sparire, anche se questo significava lasciare indietro Valery.

Dopotutto faccio solo pena!
Sarò solo un peso in meno per lei!!

Arrivata in un corridoio che le sembrava poco familiare, una grossa porta si materializzò sulla parete davanti a lei. Nessuno era nei paraggi, ma qualcosa le diceva che quella porta era lì per lei. Scattò verso di essa e la aprì fiondandosi in quella stanza spuntata fuori dal nulla, trovando quello che stava cercando.

Che bel posto ...

Oh ... quanto tempo è passato?

Non lo so ... ma voglio restare
ancora per un po' ...

Tanto ... nessuno sentirebbe la mia mancanza ...
perdonami Valery.

[Chiedo scusa per il capitolo un po' corto, ma le feste son feste per tutti :-/ ... non picchiatemi vi prego.]

Harry Potter ||Shiverspine||Where stories live. Discover now