Canzone triste

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Stessa storia stessa regola: chi legge senza ascoltare la canzone è un capriolo paraplegico.
Tredici anni dopo.
-Bravo il mio campione!
Batto le mani e do un buffetto ad Exton, il mio piccolo marmocchio. Lo osservo mentre inizia a pasticciare il foglio con il pennarello, disegnando qualunque cosa. Mi alzo dal pavimento dove ero disteso e lo lascio un attimo solo con i suoi amati colori, sorrido alla vista della piccola Avri che dorme nella culla e mi dirigo verso la mia stanza preferita della mia villa: la sala della musica.
Ho bisogno di suonare, ho sempre bisogno di attaccare le dita ai tasti bianchi e neri nel mio pianoforte per sentirmi libero e felice più di quanto non lo sia adesso.
Ho vinto alla fine, ed è stata la vittoria più bella della mia vita.
Ho combattuto al fianco della mia Susan, colei che in questo momento mi si avvicina, sedendosi di fianco a me mentre mi ascolta suonare.
Abbiamo combattuto ferocemente, ci siamo feriti contro i nostri nemici e a volte abbiamo anche litigato, siamo arrivati addirittura ad un punto di non ritorno, ma il nostro amore è stato più forte di qualsiasi sbaglio commesso.
Alla fine la nostra è una storia uguale a tutte le altre, non esiste qualcosa di completamente nuovo a questo mondo.
Però devo dire che essere felici è bellissimo, la vita che ti premia per i tuoi sforzi e che si toglie il cappello poggiandolo sul cuore in segno di rispetto è una grande soddisfazione.
Adesso so davvero chi sono, nonostante la mia vita consiste nel vivere tante vite diverse non mi sono perso il personaggio più importante della mia carriera.
Ed è bello poter guardare indietro e vedere quanto è cambiato da quando passavo le giornate ad aspettare Susan davanti a casa fino a viverci insieme.
Ed è bello anche vedere che le persone attorno a te non disprezzano la tua relazione, anzi, la prendono addirittura come esempio.
Tutti sanno che la amo, e di certo continuerò a farlo.
Così suono, suono per lei, per noi, per la nostra famiglia, per il mio mondo che ho distrutto e ricostruito con le mie mani. Meno tempo impieghi per distruggerti, più tempo ci vorrà per ricomporti.
E questi tredici anni mi hanno forgiato nel carattere, però l'amore mi ha cambiato l'esistenza.
Qualche volta avrò perso la testa, ma Susan si è sempre rivelata la mia unica salvezza, sempre.
L'unica che conosce chi sono davvero, l'unica che ascolterei per ore intere senza mai stufarmi.
E io amo lei e lei ama me: è il cerchio perfetto che si chiude e la vita continua a girare attorno agli anelli.
Sono tornato più sfavillante che mai, oramai il mio nome è uguale a Dio. Alla fine, anche quando credevo che credere in me stesso fosse un illusione, ho capito che tu devi credere, lottare e aspettare e i risultati arriveranno.
Senza di lei mi sento rotto, mi sento una metà che fa parte di un intero.
Senza di lei sono un disastro, i miei pensieri sono completamente bloccati su Susan e finché non la rivedo non sarò mai felice. Continuo ad innamorarmi di lei, ogni volta sempre più di prima.
So che questa è troppa felicità, e troppa felicità alla fine scoppia, i momenti bui arriveranno perché senza di essi non c'è vita.
Quando i momenti bui arriveranno noi saremo pronti, mano nella mano, lasciandoci investire dalla coltre nera.
Le sue mani mi accarezzano lentamente la schiena e le mie emozioni comandano le mie azioni con una melodia dolce e lenta.
Non ho niente di cui avere paura quando lei è al mio fianco.
Senza di lei non sono nessuno, sono una rondine con il guinzaglio lontana dallo stormo.
Dio se sono felice in questi momento, sono felice ogni giorno, sono felice di svegliarmi per specchiarmi nei suoi occhi splendidi.
Con la nostra famiglia, i nostri amici e tutto il mondo che ci applaude felice a sua volta per noi.
Come la prima volta la bacio, senza staccare le mani dai tasti, lasciando che il cuore veda dove metto le dita.
Sento la sferzata di energia e di amore che provo non appena poso le mie labbra sulle sue, quando il suo profumo mi fa sentire davvero a casa e la sua presenza mi tranquillizza quando sono inquieto.
Tredici anni fa avevo dimenticato l'arte dei sogni, ma con Susan ho imparato che sognare e credere rimanendo coi piedi per terra sono gli ingredienti perfetti per vivere, e aveva ragione, ha ragione.
Con lei sono vivo, un bellissimo casino, un disastro che ami condividere con lei perché anche se fa male le nostre esperienze le condividiamo sempre, non ci chiudiamo mai in noi stessi.
Spesso tendo a tenere i miei problemi, anche i più futili, dentro di me, tendo a recitare perché oramai è naturale.
Susan invece legge dentro di me e vede i momenti in cui il mio cuore decide di spegnersi, e mi aiuta parlandomi.
Mi dice ciò che è giusto, affronta il mio orgoglio che troppo spesso alzo come arma e anche se si ferisce continua ad aiutarmi perché crede in me.
È la nostra vita questa, il nostro mondo che inizia adesso.
Non è una storia d'amore con numerosi colpi di scena, ma la vittoria è arrivata prima del previsto e adesso il tempo dei festeggiamenti si è prolungato fino a tempo indeterminato, e va bene così.
Le accarezzo il viso e tolgo le mani dai tasti, concentrandomi sul nostro unirci.
Io sono ancora qua e nessuno ci dividerà, mai.
Senza Susan io sono solo una canzone triste, mentre insieme siamo una sola melodia, l'unica che vorrei sentire. Non voglio chiudere gli occhi in questo sogno perché rischierei di svegliarmi, voglio solo provare tutta la forza e la bellezza incontrastata dell'amore.
Perché senza amore si è soli, senza amore il nostro tempo scorre lento e ripetitivo.
Senza amore è una lagna continua, un eterno stuzzicare il cuore a piangere per sempre, a cancellare con niente il sorriso dal volto.
Perché senza amore le emozioni cambiano e le prospettive si trasformano, le idee mutano e portano alle scelte sbagliate.
Perché io adesso sono innamorato e non smetterò mai di esserlo.
Perché senza amore tutti siamo delle canzoni tristi.

*non avevo più idee per farla andare avanti, quindi ho optato per una storia breve con poche complicazioni ma dolce, come non piace al mio lato sadico. Ma è Natale per tutti quindi mi sento buona nei confronti dei miei protagonisti, ho risparmiato a Roberto e Susanna un sacco di dolore, un giorno mi ringrazieranno. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Alla prossima storia.

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