Supereroe

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Sono in casa mia, da solo. Oramai sono sempre solo in questa casa perché proprio adesso che posso giocare con Indio e tentare almeno di farmi considerare da Deborah loro sono sempre fuori.
È così odioso correre dietro le persone che a volte vorrei scappare lontano e non tornare mai più.
Fuori piove, oramai il cielo piange per me.
Mi alleno un pochino in taverna con i sacchi da boxe per passare il tempo, ma il bello è che non ho neanche voglia di tirare pugni al sacco.
Ho voglia di vedere Susan, questo lo so. Ogni volta che la vedo passare davanti alla mia via corro fuori per salutarla, anche se sembro uno stalker seriale, ma lei mi saluta comunque un po' divertita da questo mio comportamento e poi se ne va a casa.
Vedo qualcosa nei suoi occhi quando mi saluta, come se avesse anche solo paura di vedermi.
Non credo che abbia paura che possa farle del male, non le ho mai dato motivo di crederlo, più che altro sembra che non voglia vedermi per proteggersi da qualcuno.
Come se ci fosse una sorta di sicario pronta a spararle non appena mi sfiora.
Quindi io le mie giornate in attesa di calarmi in qualche altro film le passo appoggiato sul davanzale della finestra, aspettando di vederla.
Mi sento un ragazzino in cotta per una ragazzina, è bello ritornare giovani.
Il problema è che io a volte ho tentato di baciarla di nuovo, ma lei ha iniziato a tremarmi tra le mani e quindi ho dovuto lasciar perdere perché mi preoccupavo per lei.
C'è quella sorta di mistero che alleggia sopra il suo bellissimo viso da quando l'ho baciata in camerino, e che bel ricordo.
Mi sono sentito vivo non appena ho assaporato le sue labbra, è stata una sensazione bellissima.
In pace con me stesso per la prima volta.
Questa volta però Susan ci sta mettendo troppo per tornare a casa, prima passava si e no verso le cinque e mezza del pomeriggio, adesso sono quasi le sette di sera.
Devo andarla a cercare, non ce la faccio a resistere senza vederla.
Cazzo se sono innamorato, sono totalmente cotto e mai ho provato tanta attrazione verso una ragazza.
Afferro la giacca che fortunatamente è risorta da quella serata di pioggia e torno sotto il diluvio universale, le gocce oramai non sono più un problema.
Corro lungo il marciapiede, ma prima di svoltare l'angolo sento un urlo rabbioso provenire dalla strada opposta.
Guardo in quella direzione e vedo ciò che mi fa ribollire il sangue nelle vene più di ogni altra cosa: Daniel.
Ma non è un Daniel tutto carino e tranquillo, è un Daniel incazzato nero che urla contro Susan, la mia Susan.
Sento proprio il diavolo che rompe le catene dentro di me: se osa anche solo avvicinarsi di più a lei giuro che parto a razzo e lo spacco.
Non sono un supereroe, sono solo Robert.
Non appena vedo che le urla tra di loro iniziano a non essere abbastanza corro, corro cazzo facendo finta di sentire il mantello dietro di me che svolazza e la S sul petto.
Non appena arrivo in tempo per evitare che quel mostro tiri uno schiaffo sulla mia piccola lo spingo, facendolo cadere sul marciapiede sporco.
Ben ti sta, stupido essere.
Ho i capelli bagnati che ricadono davanti ai miei occhi e sono pronto a proteggere la mia vita, il mio angelo.
Daniel si alza in tutta la sua statura, sarà di almeno sei centimetri più alto di me, non me ne frega.
Vedo con la coda dell'occhio Susan che trema da capo a piedi, mi scuote per un braccio e posso sentire la sua luce che allontana il mostro, ma questa luce si spegne non appena le sorrido perché quel codardo mi tira un pugno che mi fa girare su me stesso.
Siamo come due lupi pronti ad azzannarsi, e questa è la classica scena dove due ragazzi in piena crisi ormonale si uccidono a vicenda per contendersi la ragazza, ma MAI bisogna permettersi di fare del male ad una donna in mia presenza, soprattutto a Susan.
Sarò solo Robert, ma sono anche un supereroe.
Me la sto tirando troppo, ma sono così. Se non ti sopravvaluti nella vita punterai sempre ad obbiettivi scarsi, diventerai meno di ciò che puoi diventare.
E non appena accenna a tirarmi un altro pugno io parto con le mie mosse imparate quando ero in riabilitazione.
Non sarò lo sfigato che difende la ragazza solo per farsi picchiare di più, sarò quello che mena di più.
-Robert, no!
Susan cerca di mettersi in mezzo, Daniel è a terra con me sopra che lo riempio di pugni, ha un labbro sanguinante e non ci prova nemmeno a difendersi perché l'ho proprio steso in pochi minuti.
Allontano Susan e non ho occhi che per la faccia di merda del suo ragazzo, faccia che avrò il privilegio di spaccare.
Sono arrivato qua solo per vedere il sangue versato, è un mostro troppo bello da poter ignorare.
-Lascialo!
Susan urla ancora di più e mi afferra per le spalle, spostandomi via da Daniel che lentamente si rialza ma non osa attaccarmi.
-Hai visto? È solo un drogato, un violento! Io te l'avevo detto che dovevi starci attenta e non vederlo più, ma non mi ascolti mai!
Daniel torna ad urlarle addosso e io sono già in piedi pronto a finire ciò che avevo iniziato, ma Susan si mette di schiena davanti a me per bloccarmi e fissa dritto negli occhi il suo fidanzato, o ex che forse è meglio.
Sento una parte di me che si dispera per ciò che ho fatto e la parte che so di avere ma non uso quasi mai che esulta.
-Lo vuoi? Allora tienitelo!
Daniel gira i tacchi e corre via, anche se in realtà zoppica velocemente.
Io rido, umiliandolo.
-Scappa coniglio, scappa!
Gli urlo dietro.
Solo una cosa, una sola cosa riesce a farmi scendere dal piedistallo su cui mi sono alzato stasera, solo una cosa può mettermi in riga dopo aver sgarrato: uno schiaffo in pieno volto da parte di Susan.
-Ma dico sei impazzito?
Mi massaggio la guancia violacea e la guardo strano: dopotutto l'ho solo difesa.
Ma vedo quella grande forza che si muove dentro di lei, vedo la grandezza dentro una piccola anima che adesso strilla più che mai per reclamare il suo posto, ed è ciò che inizia a farmi pentire di tutti quei pugni che ho dato a Daniel.
-Ti stava per picchiare!
Mi lamento.
-E io so difendermi! L'avrei fatto ragionare se solo tu non fossi piombato qua e l'avresti picchiato a sangue.
Abbasso lo sguardo, solo adesso si fa sentire la mia parte buona? Alla fine ho creduto di essere un vero supereroe, di fare la cosa giusta, ma si sa che il vero eroe è quello sotto il costume.
Quindi toglimi questa maschera Susan, guardami negli occhi e dimmi se te l'aspettavi.
Mi accarezza gentilmente la guancia che poco prima aveva picchiato.
-Perché sei così maledettamente perfetto per me? Perché cerco di far capire agli altri che sei una persona meravigliosa ma alla fine tu sei il primo a deludermi?
Cosa ho fatto?! I suoi occhi sono la maschera della delusione.
Le accarezzo il viso gentilmente, la sfioro solo per paura che possa ritrarsi al mio tocco.
-Posso rimediare, ma rimedio solo se ci sei tu.
È una morte dolorosa vedere il suo sorriso che non risponde al mio.
-Non oggi Robert, devi cavartela da solo questa volta.
Detto questo mi supera e corre via, lasciandomi con il cuore in mano mezzo rotto e mezzo pulsante.

*il trailer di Spiderman homecoming è la vita più assoluta! Roberto e Tommaso sono troppo belli insieme! Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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