Attacco

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La mano di Susan si sposta gentile sulla mia spalla, la vedo con la coda dell'occhio inginocchiarsi di fianco a me.
-Stai bene?
Smetto di nascondermi dietro le mie mani e la guardo, e sorrido, sorrido sempre quando la vedo, è involontario.
No che non va bene, non va bene un cazzo in questa schifo di vita. Io voglio stare con lei perché in un modo o nell'altro è entrata nella mia vita.
Ma so che puoi soltanto risalire dopo che hai toccato il fondo, ed è questo che voglio fare, con  Susan.
-Dio, no. Non va bene niente Susan, non va bene vivere senza di te.
Le parole sono uscite dalla mia bocca senza la mia autorizzazione, ma non me ne frega più niente. Mi perdo nei suoi occhi. Non so se dopo quello che sto per fare mi risveglierò da un sogno o da un incubo, ma ad un certo punto devo dire basta che così si muore.
Afferro delicatamente il suo viso e la bacio.
Non voglio sbagliare e so che, dopo aver sentito le sue labbra rispondermi, non mi importa più di fare la cosa giusta o sbagliata.
Sono stato così ottuso a fare il timido quando mi abbracciava, sono stato così stupido a chiudermi nella gabbia della mia relazione con Deborah.
Finché sentirò il mio cuore battere in sua presenza saprò sempre di fare la cosa giusta.
Ci alziamo e nonostante tutto le nostre labbra non si staccano. Le accarezzo i capelli e la mia mente è una tabula rasa, il suo profumo ha diradato tutti i miei pensieri.
L'unica persona che osa scendere in campo contro i mostri, contro anche i miei mostri che forse trattengo dentro di me con più forza di qualunque persona.
Perché quando sono solo senza Susan sento il mio cuore esplodere, sento l'urlo che vuole uscire.
Accarezzo i suoi fianchi e il tempo si accorcia attorno le nostre dita adesso intrecciate, un filo eterno e dannato ora e per sempre.
Purtroppo dei rumori dietro la porta del mio camerino mi costringono a staccarmi da lei per andare a controllare e fortunatamente non trovo nessuno scocciatore.
Mi giro già radioso, pronto per assaporare di nuovo le sue labbra, ma non è così.
Susan mi guarda con uno di quei sguardi che mascherano mille pensieri, come lo sguardo di chi ha osato forse un po' troppo.
Non faccio in tempo a parlare che mi spinge via dallo stipite della porta, correndo via da me.
La guardo allontanarsi come tutte fanno, la mia mano è ancora a mezz'aria che cerca la sua oramai lontana.
La sferzata di rabbia mi avvolge e chiudo la porta, guardandomi allo specchio.
Sono sempre più sicuro che la mia vita è una fiction, una serie di sbagli.
Perché non appena prendo in contropiede questa maledetta partita mi arriva una batosta talmente forte da farmi sentire un vero mostro. Vorrei avere i superpoteri per coprire con un salto la distanza che ora mi separa da Susan.
Dio se voglio lottare per lei.
Giusto o sbagliato ho fatto la mia mossa e lei non può tirarsi indietro proprio adesso, forse avrà capito di aver sbagliato, ma so che non è così perché ho letto dentro di lei i miei stessi sentimenti.
Non lascio perdere il ritorno del mio carattere, non aspetto la prossima caduta, il prossimo schiaffo dalla vita che osa anche solo sfidare la mia volontà.
Sbatto un pugno contro il vetro, sentendolo rompersi sotto le mie nocche che si tingono di rosso.
Se potessi prendere a pugni la vita giuro che la spaccherei di botte fino a renderla davvero sul punto di morte.
Devo fare qualcosa per cambiare quindi non mi paralizzo cazzo, voglio tornare quello di prima.
E continuo a rompere il vetro, vedo la mia faccia che si deforma sotto le crepe dello specchio, rimane solo un piccolo spicchio che si sofferma a riflettere i miei occhi pieni di odio e di determinazione.
Sono stanco di combattere per tenermi a bada, sono stanco di lasciar sfuggire dalle mie mani le persone che amo.
È il momento di passare all'attacco e Susan sarà la mia ragione per arrivare fino in fondo, insieme.

*non mi parlate neanche che domani la maggior parte di voi farà il ponte mentre io sarò a scuola a rompermi le palle! Mi piace questa rabbia che sono riuscita a mettere dentro Roberto, ma d'altronde la rabbia non è nient'altro che la forza di un guerriero. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

Sad SongWhere stories live. Discover now