Capitolo 5: Fratellanza 兄弟愛

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Byron's point of view.
Ma che cosa avevo fatto? Avevo lasciato che i miei compagni si prendessero gioco di Nadhia.
E, cosa ancora più brutta, mi ero messo anche io a ridere.
I miei compagni, dopo che lei ebbe risposto alla nostra presa in giro, la fissarono stupiti. Nessuna ragazza avrebbe risposto loro così freddamente.
Jude mormorò:
-Che equilibrio e tecnica, formidabile.
Lo guardai male e ripensai alle piccole goccioline che avevo visto scendere sui suoi zigomi. Nessuno se n'era accorto. Nessuno.
Io avevo lasciato che quattro stupidi imbecilli me la portassero via.
Feci per andarmene e presi il borsone.
-Dove vai, Byron? L'allenamento non è finito.
-Siete degli stupidi. L'avete fatta piangere per qualcosa di inesistente.
-Ma se quella ragazza è piu fredda del ghiaccio!
-Così fa credere. - dissi secco.
-Oh oh oh, Byron Love che si affeziona ad una ragazza. Dov'è lo scontroso e altezzoso dio greco?
-Smettila, Kevin. Siete tutti così attenti a guardare le apparenze che non vi siete accorti che Nadhia ha un cuore. Non è una semplice ragazzina viziata così come non lo sono io. Provate a scavare più dentro l'animo delle persone poi fatemi sapere se ci riuscite.
-Byron ha ragione. Abbiamo giudicato quella ragazza senza nemmeno conoscerla. - disse Mark, il capitano.
-Beh da come camminava..
-Zitto, Nathan! Tu cosa ne sai di una persona? Anche Jude se la crede tantissimo con quel mantello, ma mica glielo rinfacciamo ogni volta!
Jude si girò verso di lui contrariato e noi scoppiammo ridere.
-Mark sei proprio ingenuo, ma comunque grazie per averla difesa. - ripresi io, abbastanza sollevato.
-Abbiamo sbagliato tutti, ragazzi. È la verità.
-Okay, ho esagerato. - sbuffò Kevin.
Era tipico di Mark,essere gentile con tutti.
I ragazzi si guardarono le scarpe. Era evidente che veramente qualcosa non andava.
-Forza, venite con me!
Prima di avviarci verso la destinazione che avevo in mente inviai un messaggio a Nadhia. Speravo che fosse con Nelly e che dopo quest'ultima delusione mi avesse di nuovo abbracciato come faceva lei.
Nel suo modo unico e speciale.
Nadhia's point of view.
Ma chi si credeva di essere? Pensava che con un messaggio io mi sarei sciolta come tutte le altre?
Ammetto che è un bel ragazzo ma non doveva comportarsi come gli altri. Iniziavo veramente a ritenerlo diverso.
Ma mi sbagliavo. Le persone sanno solo illudere, come Lui, come Lei.
Nessuno è a conoscenza del mio passato,solo Nelly e mio padre.
Mi stesi sul letto, finalmente nella mia stanza, e guardai le elaborate volute del soffitto.
Cara mamma...se mi stai ascoltando ti prego di consigliarmi. Secondo te perché Byron e gli altri mi hanno preso in giro? Ho qualcosa di sbagliato?
Sentii il rumore di una trombetta che proveniva da fuori, che interruppe per un attimo il mio momento di quella che consideravo una debolezza.
Mi affacciai al balcone e non ci potei credere.
Byron mi stava sorridendo, il vento gli scompigliava i capelli rendendolo ancora più bello. Ma cosa sto pensando?
Tra le mani, aiutato dai ragazzi della squadra, reggeva uno striscione che recava la scritta:
"Chi ti vuole diverso non ti vuole affatto."
Rimasi colpita profondamente da quel gesto. Mi riavvivai i capelli e scesi, travolgendo Nelly che stava camminando verso il bagno.
-Sorellina?
-Nelly, vieni!
Uscimmo dal portone della villa e andai incontro ai ragazzi.
Mia sorella rimase qualche passo indietro.
-Nelly, che hai?
Nelly li scrutò e poi sbuffò.
-Non ci sono più i ragazzi di una volta.
E rientrò. Scoppiammo a ridere. Nelly voleva sempre essere seria, aveva un bel caratterino (come me, del resto) ma sapevo che anche a lei faceva piacere un gesto del genere.
-Nelly, dove vai?
Mark prese la rincorsa e la seguì. Mia sorella roteò gli occhi, senza fermarsi.
Risi sotto i baffi.
-Nadhia, ci dispiace per quello che è successo. Ti abbiamo giudicato senza conoscerti e siamo stati degli stupidi. Siamo tutti sinceramente dispiaciuti.
Byron aveva preso la parola.
Gli altri urlarono in coro:
-Ricominciamo?
Li studiai attentamente e mi resi conto che loro erano le persone più vere che avessi mai incontrato. Avevano detto ciò che pensavano in faccia, senza risparmiarsi occhiatine e commentini vari, ma poi venivano a chiedermi scusa, ritornando sui loro passi.
Gli altri invece agivano solo alle mie spalle. Colsi nei loro sguardi che loro mi avrebbero sempre parlato di qualsiasi cosa che non andava e non mi avrebbero mai tradita in quel modo.
Nelly faceva finta di essere insensibile, trattava i ragazzi con un certo distacco, ma sapevo benissimo che anche lei in realtà avrebbe voluto abbracciarli. Perché con loro si sentiva a casa.
Esibii il mio miglior sorriso e Byron mi guardò ammirato. Infine, mi abbracciò.
-Io ti voglio esattamente così.
-Byron, staccati.
Si allontanò un po'deluso ma poi gli diedi un bacio sulla guancia, vincendo la mia reticenza, e mi buttai in mezzo agli altri.
-Vi perdono!
Sarebbe nata un'amicizia indimenticabile.

-Comunque sei forte. Dove hai imparato a rispondere in quel modo ai ragazzi?
-Io sono unica, Steve.
Mi guardarono sollevando un sopracciglio e io mi scusai.
-Ma no, dai! Tranquilla!
-Ti abbiamo giudicato male, perdonaci.
-Non preoccupatevi, Nathan e Kevin. Spero che ognuno di voi non fraintenda i miei atteggiamenti. Siete i primi veri amici che abbia mai avuto.
-Perché? Prima non avevi amici?
-Tutti falsi, a causa del mio carattere. Io provo a...essere simpatica,ma non posso cambiare del tutto la mia personalità. Non posso, ci ho provato. Bisogna comprendermi a fondo, capire che in realtà io non me la credo per niente. Amo solo stare bene con me stessa,e scherzo. Non è una presa in giro.
-Ah, tale e quale a Nelly.
-In effetti, sono uguali anche di faccia! Guarda Tod!
Nelly corrucciò le labbra e li guardò con finta saccenza.
-Siamo sorelle, genietti.
-NON MI AVEVI MAI DETTO DI AVERE UNA SORELLA!
Celia le si gettò addosso e io risi per l'espressione imbarazzata di mia sorella.
Peter aprì la porta del salone dove eravamo riuniti.
-Signorina Nelly, suo padre la vuole vedere nel suo studio.
Nelly cambiò immediatamente espressione. Fu un attimo, ma poi si ricompose ed uscì in fretta dalla stanza.
Capivo ogni minimo stato d'animo di Nelly. Era agitata, c'era qualcosa che non andava.
Glielo avrei chiesto dopo.
Mi girai e vidi un'orda di mammut feroci investirmi e urlai di paura.
-ABBRACCIO PANINOSO!!
Mi si buttarono addosso e io scoppiai a ridere, finalmente felice.
Avevo trovato dei nuovi, fantastici amici!
-Ora però levatevi, che puzzate.

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