Ronnye.

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Lunedì mattina, rifiuto generale. Non trovavo  un motivo valido per alzarmi dal letto e pensavo al bel sogno lasciato incompleto, sempre la stessa storia. «Dovrò mettere la sveglia un minuto dopo, magari lo finisco» pensavo tra me e me, consapevole del fatto che fosse una stupidaggine. In fretta mi preparavo per arrivare puntuale alle lezioni, non che io mi preoccupassi di arrivare in ritardo, la mia preoccupazione erano i messaggi minacciosi di Emily: col punto alla fine di ogni frase e con tanto di parolaccia dedicata a me, tipo "non fare tardi, troia."
Mentre mi truccavo cadde lo sguardo sull'orologio. «Cazzo solo già le 7.30!!»
Raccolsi in fretta lo zaino con gli stessi quaderni del giorno precedente e mi lasciai chiudere bruscamente la porta alle mie spalle, strano che non mi fosse arrivato ancora nessun messaggio dalla pazzoide.
Non feci nemmeno in tempo a pensarlo che il cellulare cominciò a squillare all'impazzata. «Pronto?», risposi. «Ancora a casa?! Non sento il rumore delle auto!", era Jasmine carica di energia alle 7.45 del mattino.
«Ti sei addormentata alle 22.00 ieri? Ti sento abbastanza carica.»
«Alle 22.30», precisò lei.
«Dove sei Ronnie?», ecco Emily la pazzoide. «Sto arrivando Hem, oggi non c'è bisogno del nomignolo che mi riservi nei messaggi.»

Niente di stranoWhere stories live. Discover now